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La brezza estiva soffia da dentro la porta aperta nel bar semivuoto. Il Shell Beach Inn profuma di burro caldo e milkshakes al cocco. Stormie ne ha ordinato uno per lei e uno per Buck che, come al solito, è in ritardo.
Questa mattina il suono squillante della chiamata di Stormie ha interrotto a metà il mio sonno. Sognavo le mani di Noah tra i capelli, le sue dita che scalavano il mio corpo come se fosse un pianoforte, le sue labbra increspate dal sapore del sale.
Solo che non era un sogno. É successo davvero e io sono andata a dormire con la mente piena e ancora stordita dai suoi baci.
Per questo, ancora intontita e un po' assonnata, ho risposto con un 'Sì certo, arrivo!' alla chiamata di Stormie che, per l'appunto, mi ha proposto di vederci al bar per discutere delle gare sempre più imminenti.
Maila é seduta di fronte a me e, mentre sorseggia il suo cappuccino aromatizzato alla vaniglia, mi guarda con una strana luce negli occhi, come se fosse in grado di leggere i miei pensieri.
«Ma quanto ci mette?» sbuffa Stormie, mentre l'entrata del bar rimane ancora vuota, senza rivelare la presenza di Buck.
«Secondo me sta dormendo» dice Maila, distogliendo i suoi occhi color cioccolato da me. «In effetti, è un po' prestino».
Non ho controllato l'orologio questa mattina quando mi sono svegliata, ma adesso segna le 7:52.
«Anche i bambini sanno che le onde migliori ci sono la mattina» si giustifica la bionda, rintanandosi dietro la cannuccia del suo milkshake.
Proprio in questo momento, da dietro il bancone, Noah si incammina verso il nostro tavolo con un piccolo vassoio di cornetti appena sfornati. Sposta una sedia e la inchioda accanto alla mia. Indossa una maglietta di cotone azzurra che fa risaltare il colore dei suoi occhi.
Ha l'aria sveglia e vispa anche se, dal momento che è già di turno al Shell Beach Inn, non avrà neanche dormito questa notte. I capelli gli ricadono indomiti sulla fronte, ma lui non sembra farci caso.
Un nodo mi si chiude all'altezza dello stomaco quando, sedendosi, mi appoggia una mano sulla schiena. É un gesto impercettibile e credo che né Stormie né Maila se ne siano accorte, ma ha il potere di farmi sussultare e far alzare la temperatura intorno a noi.
Per fortuna, la porta scricchiola facendo oscillare una cascata di fili di conchiglie, rivelando finalmente la figura di Buck.
«Buongiorno, bell'addormentato» lo prende in giro Maila.
«Non mi avete neanche fatto fare colazione» dice seccato Buck mentre prende posto sulla sedia libera accanto a Stormie.
«E ti sei messo la maglietta al contrario» commenta la bionda indicando l'etichetta bianca. Ci mettiamo a ridere per un momento, ma Buck ci ignora spudoratamente afferrando un cornetto soffice e riempiendosi la bocca di briciole.
«Gli animali sono più educati».
«Gli animali non hanno mai avuto niente a che fare con te Stormie, o con le tue manie psicotiche» nonostante sia chiaramente assonnato, l'ironia di Buck è già attiva.
«Smettila di far cadere le briciole a terra, che poi tocca a me ripulire» dice Noah all'amico. Vuole mostrarsi serio, ma finisce per ridere, di rimando alle facce buffe di Buck.
«Ad ogni modo...» Stormie cerca di riprendere la parola. «Penso che valga la pena allenarsi tutti insieme da questo momento in poi. Intendo anche con Stella» mi rivolge uno sguardo pieno di soddisfazione che ricambio con un sorriso. «E pensare ad una strategia, possibilmente vincente».
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Catch the wave
Romance«Cos'è questa storia delle lezioni di surf, America? Vuoi passare del tempo con me?» Dopo l'improvvisa morte della sorella, Stella Mason ha smarrito la sua luce. Ha completato il primo anno all'università di Boston, ma andare avanti le sembra insos...