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La luce calda del sole filtra attraverso le sottili tende azzurre del Surf Club, inondando l'intero spazio di un'atmosfera dorata.
Accanto a me, Maila sta ancora dormendo, a pancia in giù e con i lunghi capelli sparsi sul cuscino, la mano sotto la guancia.
Mi guardo attorno: i vestiti dei ragazzi sono appallottolati in un angolo a terra, le tavole da surf sono appoggiate alla parete dietro al divano letto, il tavolo di legno trabocca degli anelli di Stormie, collane di conchiglie e clip per capelli a forma di frangipane. Il pavimento sembra un sentiero di cuscini azzurri con ricamate le onde del mare.
Sembra un caos totale, ma c'è qualcosa di rassicurante in tutto questo disordine. Qualcosa che mi fa venire voglia di ritornare sotto le coperte e sognare l'immensa distesa dell'oceano.
Comunque, qualcosa di strano c'è: il silenzio. A parte il soffio caldo del vento e l'infrangersi del mare in lontananza, non c'è nessun rumore e la stanza è vuota. Solo in un secondo momento noto, fuori dalla finestra, la figura di Stormie: é sulla spiaggia a fare stretching, le cuffie nelle orecchie e i capelli legati.
Mi stropiccio gli occhi e vado in bagno a lavarmi la faccia. Il getto di acqua fredda mi sveglia immediatamente e quando torno nella stanza con l'intenzione di mettere un po' in ordine, l'occhio mi cade su un bigliettino abbandonato sul tavolino ai piedi del divano.
'Siamo andati a prendere la colazione.
B. e N.'Sorrido, ripensando alla conversazione di ieri sera con Noah. Al fatto che mi considera parte di questa famiglia. Ora so per certo cosa intendesse mia sorella quando mi raccontava dell'Australia, quando mi diceva che amava tornarci perché adorava l'atmosfera di Conny Bay perché qui si sentiva sempre a casa.
Solo che non era Conny Bay. Ma Noah, Buck, Stormie e Maila a farla sentire parte di qualcosa di più grande.
Persa nei miei pensieri, sussulto quando la porta si apre violentemente e Stormie ne varca la soglia urlando. Ha i capelli incollati al collo e la pelle lucida, arrossata dall'allenamento.
Per un attimo ho paura che si sia fatta male da qualche parte, ma ha un sorriso troppo grande sul viso per provare dolore.
«Non ci crederete mai!» esordisce, la voce più alta e squillante.
Maila si rigira nelle coperte, coprendosi le orecchie con il cuscino. «Ma che ore sono?» biascica, ancora addormentata.
La bionda ignora la sua domanda, si siede accanto a lei nel letto e, con un gesto secco e veloce, le toglie di mano sia il cuscino sia le coperte. Trattengo una risata.
«Non ci crederete mai!» ripete Stormie ancora più entusiasta.
Maila si mette a sedere. I capelli le ricadono disordinati sul viso, nascondendo la sua espressione. «Mi arrendo» alza le mani. «Cos'è successo?»
A questo punto anche la mia curiosità ha toccato un punto di non ritorno e mi avvicino abbastanza da comunicare a Stormie la mia impazienza.
«Vi ricordate di Mike Jacobs, il fotografo che lavora per la Surfer Young Talent? Lo abbiamo incontrato alla festa» inizia lei, il sorriso più luminoso del sole stesso. Maila non fa neanche in tempo a rispondere, che Stormie riprende subito a parlare. «Mi ha appena chiamata chiedendomi se sono disponibile per uno shooting sulla spiaggia venerdì!» la sua voce diventa più acuta ad ogni parola.
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Catch the wave
Romance«Cos'è questa storia delle lezioni di surf, America? Vuoi passare del tempo con me?» Dopo l'improvvisa morte della sorella, Stella Mason ha smarrito la sua luce. Ha completato il primo anno all'università di Boston, ma andare avanti le sembra insos...