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Il libro che sto leggendo è appoggiato sul comodino e dalle pagine esce il pezzo di carta che sto usando come segnalibro. Lo afferro con impazienza, perché so già che l'unica cosa in grado di calmarmi è la lettura.
Ma chi si crede di essere Noah?
Mi impongo di non pensare a lui e concentrarmi sulla storia. Riesco a leggere qualche capitolo prima di sentire dei sassolini contro il vetro della finestra della mia camera.
Mi affaccio, immaginando che Noah sia venuto a scusarsi per il suo comportamento di prima, ma é la testa bionda di Stormie che vedo. Accanto a lei, Maila.
«Oh, eccoti. Credevamo che dormissi» grida Stormie.
«Che ci fate laggiù? Sapete, ho una porta d'ingresso».
«Nei film é più divertente così» commenta Stormie, facendomi ridere. «Maila ha pensato ad una cosa molto figa da proporti» continua, incoraggiando l'amica a parlare.
«Volevamo solo chiederti se ti andasse di venire a guardare il tramonto con noi» Maila si porta dietro l'orecchio una lunga ciocca castana. Il coordinato arancione che indossa le illumina il viso e le fa risaltare la naturale abbronzatura.
«Ma così lo fai sembrare noioso!» esclama Stormie. «Ha detto, testuali parole: secondo me non ne ha mai visti tramonti belli come in Australia a Boston» Stormie tenta di imitare la voce calma e pacata di Maila, finendo soltanto per scatenare una grande risata.
«Datemi un minuto, adesso scendo» dico, continuando a ridere. Mi infilo le scarpe, prendo il telefono e saluto in fretta la mamma.
«Esco con delle amiche» la informo. Ed è proprio in questo momento che rifletto sulle parole che ho usato.
Amiche. Le conosco appena.
A Boston non uscivo molto spesso, tendevo per lo più a restare chiusa nella mia stanza a guardare film e leggere libri e parlare di tutto con Rory. Lei era la mia migliore amica. Ho sempre avuto difficoltà a relazionarmi con gli altri, principalmente per una questione di timidezza, ma soprattutto per paura.Paura dei giudizi.
Ma con Stormie e Maila non mi sono mai posta questo problema; loro sembrano così unite, quel tipo di amiche che si conoscono da tutta la vita e hanno fatto sempre tutto insieme. Un po' come me e Rory.
«Ah, eccoti! Andiamo» Stormie mi passa una mano sotto al braccio e, facendo lo stesso con Maila dall'altra parte, ci incamminiamo quasi saltellando verso la nostra destinazione: una grande radura sulla valle ai margini della città, piena di grosse palme di cocco, piante di eucalipto e ibisco profumati.
Dovrei essermi abituata alla natura sconfinata e quasi selvaggia dell'Australia, ma la verità è che continua sempre a lasciarmi a bocca aperta. A Boston non esiste nulla di lontanamente simile.
«Ci mettiamo qui?» chiede Stormie, tirando fuori dalla sua borsa di tela una sottile coperta azzurra e bianca. Solo quando la stende mi rendo conto che ci sono disegnate delle onde.
La radura è grande, l'erba fresca e il vento si insinua tra i fiori. Non siamo da sole: più in là ci sono altri ragazzi che aspettano il tramonto. Parlano tranquillamente tra loro con lattine di coca cola tra le mani.
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Catch the wave
Romance«Cos'è questa storia delle lezioni di surf, America? Vuoi passare del tempo con me?» Dopo l'improvvisa morte della sorella, Stella Mason ha smarrito la sua luce. Ha completato il primo anno all'università di Boston, ma andare avanti le sembra insos...