"Allora dimmi, cosa stai leggendo ora?" Chiese guardando l'orologio. Non sapevo se avesse o meno allenamento, ma il pomeriggio era volato a furia di chiacchiere...
"Un libro che parla di una donna malata di cancro, ma è narrato con la voce del figlio. Molto toccante" poggiai la tazza di thè sul tavolo, il vino non era piaciuto ad entrambi e ci eravamo concessi il lusso di una tisana pomeridiana.
" Sembra bello. Mi fai vedere la copertina? Così se dovessi trovarlo in libreria lo prendo. Lo sai che difficilmente leggo la trama sul retro"
Da quando conoscevo Lea, ogni volta che ci eravamo recati assieme in un negozio di libri, aveva sempre preso quello la cui copertina, a primo impatto, lo catturasse.
" Vieni con me"
Il corridoio buio lasciava presagire che ormai la sera era vicina. Di mio marito nessuna traccia e in quel frangente era meglio così.
Chissà cosa avrebbe potuto pensare se avesse trovato il mio ex fidanzato a casa...Portai Leandro in uno dei tanti sgabuzzini inutilizzati. Questo in particolare si trovava al piano superiore, una sorta di ripostiglio del soffitto.
In questo angolo dimenticato, sotto una marea di scatole vuote, ne conservavo una contenenti i libri letti da quando vivevo in quella tenuta.
Con l'aiuto di Lea li poggiai sul divano della soffitta e, dopo avergli mostrato il libricino detto poc'anzi, mi soffermai sull' espressione di confusione dipinta su quel volto tanto meraviglioso.
"Posso sapere perché nascondi i libri?" chiese passano la mano sulle copertine polverose.
" Non li nascondo"
" Non dire bugie. Sono letteralmente in un posto impensabile della casa"
" Lunga storia"
" Reb, ho tempo"
La mano di Leandro si appoggiò delicatamente sotto il mento costringendo lo sguardo a convergere verso i suoi occhi."Gonzalo non ha mai studiato, comprende la lettura dei manuali scolastici, ma per lui tutto il resto è un' inutile perdita di tempo. Non mi va di essere derisa" risposi riponendo i romanzi nel loro posto sicuro.
" Quindi fammi capire, lo stronzo ti prende in giro se leggi?"
Il tono di voce alto del ragazzo fece trapelare tutta la sua indignazione per quella situazione. Dopotutto lui sapeva bene quanto adorassi perdermi fra le pagine di un autore sconosciuto..." Diciamo di sì"
" Io non ho parole, ti rendi conto che non è normale vero? Come non lo è neppure lo stare tutto il giorno fuori casa. Si fa sentire almeno?"
" Si fa sentire, ma..."
" Niente "ma" Reb, non è una situazione bella questa. Come fai a condividere il letto con qualcuno che si prende gioco delle tue passioni e che non si fa vedere praticamente mai?
Sei sposata con un fantasma!"" Ha molto lavoro, lui..."
"Non mi stupirebbe se avesse l'amante, altro che lavoro. Le persone del suo ambiente sono abituate a mogli di facciata, ragazze gioiello da tenere buone a casa e mostrare solo agli eventi mondani"
"Ora stai esagerando"
" No, sto provando a riportarti alla realtà perché i tuoi non lo faranno mai e lui ti ha isolata da ogni amicizia facendoti cambiare città"
Abbassai lo sguardo, non mi piaceva piangere di fronte a lui e sentivo che da un momento all'altro sarebbe successo.
" Reb toglimi una curiosità. Prendi ancora la pillola vero?"
" No" risposi dando il via ad un inconsolabile pianto.
🌻Hasta luego🌻
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"PERFETTA COSÌ" Leandro Paredes 🌻
FanficLeandro Paredes, 29 anni, calciatore argentino agli esordi della propria carriera, uomo dal carattere forte e dalla dirompente personalità. Rebecca, 19 anni, studentessa del primo anno di medicina. Animo fragile e salute precaria. Un inaspettato inc...