Quella mattina Gonzalo si era svegliato presto, come sempre, per andare a lavoro. Io, nonostante non avessi chiuso occhio, feci finta di dormire al fine di non vederlo.
Per tutta la notte una sensazione di umiliazione mi aveva tenuta sveglia.
Si parla sempre molto poco dello stupro "legittimato".
Si parla di quello fra conoscenti, fra amici, fra sconosciuti, ma mai si cita quello in coppia o in un matrimonio (come nel mio caso).C'è la strana concezione che, solo perché sposati, si possa possedere il corpo dell'altro quando e come si vuole.
Allora a quel punto cosa ci differenzia dagli animali?Per secoli abbiamo lottato per il concetto di legittimazione dell'unione poiché più consono alla nostra società, più civile.
Se sei sposato dopotutto puoi consumare, se non lo sei resti un misero peccatore non capace di controllare i propri istinti. Un animale insomma...Ma se sposarsi significa avere la possibilità di possedere a proprio piacere il corpo dell'altro senza domandare consenso, allora cosa distingue quest'ultimo comportamento da quello delle bestie che selvaggiamente si accoppiano tutte le volte che vogliono senza consenso?
La monogamia?
Una sciocca firma in comune?
Cosa ci rende più civili delle bestie vista la brutalità con la quale ci sfamiamo, anche contro la volontà del partner, delle sue carni?
E quando la preda ormai, stanca e avvilita, non soddisfa più l'avvoltoio, ecco che questo migra altrove e viene meno anche il concetto di monogamia.
Forse l'uomo, nonostante la legittimazione dell'unione, non è poi così diverso da un animale selvaggio.Uno stupro resta uno stupro anche dopo le nozze.
Così come le sensazioni addosso:
Il senso di lacerazione.
L'umiliazione.
I pensieri legati alla possibilità che risucceda.
La paura di subire qualcosa di ancora peggiore.Appena Gonzalo usci di casa mi precipitai in doccia, non quella della sera precedente, non sarei mai riuscita a rimetterci piede.
Mi lavai e vestii velocemente avendo premura nello strofinare bene la pelle al fine di eliminare " lo sporco" delle sue mani addosso.
Eppure quella sensazione di lercio non andò via, era come se la mia anima ne fosse impregnata.Dentro di me sapevo bene il solo posto in cui avrei voluto essere in quel momento e soprattutto con chi.
" Lea ti alleni stamattina?" Scrissi in un messaggio al ragazzo.
La risposta non tardò ad arrivare:
" No"
" Mi mandi la posizione di casa tua? ti devo parlare"
Poggiai il cellulare sulla cucina e mi diressi a prendere il cappotto abbandonato in salotto il giorno prima .
Tuttavia quando tornai, anziché essere sa sola, vidi Gonzalo con il mio cellulare in mano e l'espressione furiosa di chi sicuramente doveva aver letto tutto.
🌻 Hasta luego 🌻
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"PERFETTA COSÌ" Leandro Paredes 🌻
Fiksi PenggemarLeandro Paredes, 29 anni, calciatore argentino agli esordi della propria carriera, uomo dal carattere forte e dalla dirompente personalità. Rebecca, 19 anni, studentessa del primo anno di medicina. Animo fragile e salute precaria. Un inaspettato inc...