-Diamond che fine hai fatto? Sbrigati o farai tardi il tuo primo giorno di scuola-
Disse mia madre dal piano terra attraverso il telefono appoggiato sul comodino accanto al mio grande letto.
Pigiai il pulsante e risposi.
-sto arrivando non ti preoccupare madre-
Dissi alzando gli occhi al cielo.
Odiavo quegli strani aggeggi elettronici.
Dentro quella casa non esisteva un minimo di privacy.
Qualsiasi cosa facessi era tenuta sotto controllo da telecamere tranne che nella mia camera e nei bagni, fortunatamente.
~~~~~~~~~~~~
-Salve Martin-
Dissi sorridendo al magiordomo che aveva aperto la portiera della limousine nera.
-grazie-
Dissi entrando al suo interno e accomodandomi sul sedile di pelle nera.
Cominciavo ad odiare tutto quello sfarzo.
Ogni giorno alla televisione parlavano di come il mondo stava andando a rotoli, di come persone e bambini morissero di sete o di fame ma la gente sembrava indifferente a queste disgrazie come del resto i miei genitori.
Loro vivevano tranquilli nella loro casa potendo permettersi di tutto, loro ignoravano il vero mondo, erano si ambasciatori ma vivevano come se la vera realtà fosse quella della villa.
Erano persone egoiste che pensavano solo a se stesse e questa sarebbe stata una delle cose che non sarebbe mai cambiata.
Alzai immediatamente il finestrino della limousine anche se il caldo era asfissiante.
-Martin potresti accendere l'aria condizionata?-
Chiesi con un filo di voce.
-certo ma perché non abbassi il finestrino Diamond?-
-Martin la gente mi fissa e giudica e io sono stanca di questa vita-
Dissi sapendo che mi potevo fidare di lui.
-sono stanca di vivere come se stessi in una prigione, stufa di dover eseguire alla perfezione gli ordini dei miei genitori-
Continuai senza prendere aria.
-ohw ti capisco-
Disse lui con tono triste.
Era come se capisse come mi sentivo.
Martin era l'unica persona di cui mi fidavo in quella casa e anche se succedeva poche volte quando dovevo parlare con qualcuno andavo da lui.
Lui c'era sempre anche se per lui era complicato sentire dei discorsi di una bambina o di un adolescente.
Immaginavo che anche lui come persona avesse i suoi problemi quindi crescendo cercai di evitare di angosciarlo.
Continuavo a guardare fuori dal finestrino con un senso di amaro in bocca.
Ripensai a quando ero piccola mentre le case a graticcio mi dicevano che il tragitto stava per finire.
Ripensai a come i miei genitori mi strillarono per aver preso senza il loro permesso la cioccolata dalla credenza arrampicandomi sul bancone rischiando di farmi male.
Avevo solo 5 anni ma a loro non importava, sembrava che fossero nati già adulti.
Ad interrompermi dai miei pensieri fu proprio Martin.
-ehi Diamond siamo arrivati-
-oh-
Dissi prima di sbloccare la portiera e scendere.
-faccio da sola-
Dissi poi a Martin prendendo la borsa.
-Buona giornata-
-anche a te-
Risposi gentilmente prima di superare il cancello e percorrere il viale alberato che portava al portone principale della scuola privata più rinomata del paese.
Tutto in quella scuola mi era estraneo anche se era il terzo anno che frequentavano le lezioni dentro quelle mura.
Per quanto avessi percorso sempre la stessa strada, per quanto ormai conoscevo a memoria ogni angolo di ogni stanza di quell'edificio non riuscivo a sentirmi a mio agio.
La Bridge High School era frequentata unicamente da figli di famiglie benestanti e che si sentivano più potenti rispetto ai ragazzi che andavano alla scuola comunale.
Entrai piano piano in classe visto il mio anticipo e mi sedetti al mio solito banco.
Terza fila al centro.
Quando purtroppo suonò la campanella in classe si catapultarono i miei compagni.
Ed eccoli li sempre con le solite facce e il loro stupido sorriso stampato sulla faccia.
Avrei fatto di tutto pur di toglierlo, sarei anche finita in presidenza ma volevo evitare.
Non era la scuola che mi preoccupava ma le punizioni che mi avrebbero inflitto i miei se fossero venuti a conoscenza della loro figlia incapace di seguire le regole.
-ciao Diamond-
Disse Stacey con la sua voce acuta prima di sedersi vicino a me.
-come sono andate le vacanze?-
Mi chiese entusiasta.
-bene-
Dissi cercando di stroncare il discorso.
Stacey era diciamo l'unica amica che avevo dentro l'istituto anche se non mi fidavo nemmeno di lei.
Era la più pettegola della scuola e non a caso si trovava a dirigerne proprio il giornalino.
Lei e Amanda si prendevano cura soprattutto degli articoli sui Gossip che sinceramente non avevo mai letto.
Non mi interessava della vita sentimentale delle altre persone ne delle loro disgrazie ma a quanto pare solo io la pensavo in quel modo poiché ogni lunedì mattina le ragazze facevano a gara per assicurarsi di avere una copia del giornale della scuola.
-e a te?-
-alla grande Diamond-
Sorrisi sperando che il suo discorso come era iniziato sarebbe finito ma mi sbagliavo.
-in Francia ho conosciuto un ragazzo troppo bello e...-
-e scommetto che te lo sei portato a letto-
-ma come fai? Mi leggi nel pensiero?-
-no solo intuizione, niente di più-
Risposi sorridendo anche se in realtà non ero per niente d'accordo con la sua filosofia di vita.
Lei diceva che l'amore era una cosa inutile e che i ragazzi andavano usati solo per puro divertimento.
Io ne avevo avuto solo uno all'età di 14 anni ma appena scoprì del suo tradimento lo lasciai e per mia fortuna non lo vidi più.
Il suo nome era Matthew Espinosa ma non era quello il momento migliore per pensarci.
Stacey continuò a parlare incessantemente della sua vacanza finché il professor Smith non mise piede nell'aula.
- Buonasera ragazzi ho deciso di bubblicare oggi anche il secondo capitolo per vedere se la storia piace.
Comunque fatemi sapere cosa ne pensate.
La vostra Eleonora ♡ -
STAI LEGGENDO
Secret || Shawn Mendes
FanfictionDiamond Rich è una ragazza appartenente ad una famiglia molto ricca. Agli occhi dei suoi coetanei lei vive una vita perfetta, può avere tutto ciò che vuole ed è servita e riverita ma loro non sanno cosa significhi vivere in una villa comandata a ba...
