Secret || Shawn Mendes

Capitolo 44

○● Attenzione questo capitolo contiene scene un po spinte ●○

DIAMOND'S POV

La mano di Shawn scorreva lentamente sulla mia pelle calda.

Le sue labbra a contatto con il mio collo mi fecero gemere.

Shawn continuava a muoverle delicatamente sulla mia pelle delicata mordendola dolcemente.

Le mie mani scorrevano sul suo corpo mentre le sue arrivarono a stringere il mio sedere.

Rimasta ormai anche io in intimo Shawn capovoltò la situazione e si mise sopra di me.

I suoi baci caldi scesero sempre di più in basso arrivando fino al seno che cominciò a torturare delicatamente da sopra il reggiseno che slacciò poco dopo.

Una mano era intenta a stringere quello sinistro mentre l'altra scivolava lentamente sul ventre e poi sul cotone leggero delle mie mutande.

Cominciò a muovere circolarmente un dito sullo strato leggero che divideva la mia intimità dalla sua mano prima di scansare leggermente il tessuto e inserire piano un dito dentro di me.

Cominciò a muoverlo troppo lentamente avanti e indietro inserendone poco dopo un secondo come se fosse una tortura mentre mi mordevo il labbro.

Quando Shawn esitò un momento però capovolsi la situazione e poggiai una mano sulla sua erezione stringendogliela un pò.

Gli tolsi i boxer e lanciandoli sul pavimento cominciai a muovere la mia mano molto lentamente avanti e indietro lungo tutta la sua lunghezza soffermandomi sulla sua punta che baciai e leccai molto lentamente.

-Oh cavolo Diamond-

Disse ansimando il ragazzo che si trovava in balia dei miei gesti.

Mi piaceva avere il comando tanto da riuscire recuperare un preservativo dal cassetto senza mai staccare la mia mano dal suo membro e metterglielo anche se con molta difficoltà.

Cominciai poi a leccare il suo petto mentre lui lentamente mise la sua punta sulla mia entrata prima di rimettersi sopra di me.

Con un movimento veloce entrò in me e io urlai leggermente.

Appena mi abituai a quella splendida sensazione Shawn cominciò a muoversi facendo si che una serie di scariche elettriche attraversassero il mio corpo.

I movimenti costanti diventarono sempre più veloci finché stringendo le mie mani sulla sua schiena gliela graffiai appena.

-Shawn più veloce ti prego-

Ansimai ormai essendo quasi arrivata al limite.

Senza farselo ripetere due volte Shawn aumentò il ritmo mentre poggiò le sue labbra sulle mie e io finì per mordergliele voracemente venendo.

Shawn continuò a muoversi lentamente dentro di me finché anche lui non raggiunse l'apice.

Uscì piano da me provocandomi una sensazione di vuoto.

Lo fissai negli occhi e feci combaciare le nostre fronti imperlate di sudore come del resto i nostri corpi.

Il contatto mi fece venire di nuovo i brividi.

Shawn mi accarezzò la guancia prima di posizionarsi accanto a me e stringere le sue braccia intorno al mio corpo.

-Buonanotte Diamond-

Disse dandomi un bacio fra i capelli.

-notte anche a te-

Risposi chiudendo gli occhi perpo accoccolarmi ancora di più al suo petto nudo.

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Aprì gli occhi di scatto quando mi accorsi di essere ancora intrappolata fra le braccia di Shawn.

Facendo attenzione a non svegliarlo spostai delicatamente il suo braccio e liberai le mie gambe che erano intrecciate alle sue.

Mi alzai dal letto e dopo aver indossato qualcosa scansai la tenda e notai con mia sorpresa che la notte incombeva ancora sulla città.

Migliaia di luci artificiali illuminavano i palazzi, le strade, i negozi e dei locali gremiti ancora di persone.

Quanta vita c'era pensai soffermando il mio sguardo su una delle grandi strade costeggiate da alti grattacieli.

Ero abituata ad osservare il giardino tranquillo di casa nel silenzio più totale e per me quella era la realtà.

Le persone passano la maggior parte del loro tempo in un angolo del mondo come del resto io immaginando il resto, immaginando a come potesse essere vivere da un'altra parte.

Passiamo il maggior tempo ad osservare sempre le solite cose, a farle con costanza e con routine poiché crediamo che quella sia la nostra vera vita.

Ci affacciamo dalla finestra della nostra casa e sappiamo alla perfezione cosa c'è dall'altra parte, i soliti alberi, le solite case, le solite persone.

Crediamo che tutto quello sia quello che ci aspettiamo dalla vita, crediamo che oltre quello non possiamo arrivare eppure non è così, abbiamo la capacità di cambiarlo.

Ora non mi trovavo più a guardare la grande quercia del mio giardino ma una nuova città che nascondeva chissà quanti misteri, chissà quante storie ed ero affascinata da ogni finestra, da ogni vicolo da ogni persona che camminava.

Quella era la vera vita, viaggiare e scoprire cose nuove poiché la realtà non era chiusa dentro una stupida villa ma al di fuori.

Senza pensarci toccai il ciondolo che mi aveva regalato Shawn e lo strinsi di nuovo fra le mie mani prima di sdraiarmi di nuovo con il pensiero di parlargli il giorno dopo.