Capitolo 15

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MATTHEW'S POV

-Tesoro sei pronto?-

Mi chiese mia madre mentre si aggiustava il vestito rosso.

-si ma-

Risposi scendendo le scale a due a due come facevo quando ero piccolo.

Non ero affatto entusiasta di andare ad una cena con i miei genitori ma purtroppo ero stato costretto.

Mi avrebbero tolto la macchina e di certo non volevo andare a scuola con l'autobus per due settimane, le macchine servono a questo no?

E poi la mia Ferrari non si tocca pensai mentre mi sistemai i capelli davanti allo specchio accanto alla porta.

-sbrigati che sennò facciamo tardi-

Mi rimproverò mio padre dalla macchina.

-arrivo arrivo-

Dissi prendendo il telefono e chiudendo la porta.

-ecco siamo arrivati-

Disse dopo un po mio padre entrando in una villa stile regina Elisabetta e parcheggiando nell'ampio viale.

Camminai lentamente dietro i miei genitori mentre un silenzio tombale regnava sulla zona circostante.

A rendere il quartiere vivo erano solo le luci accese di qualche finestra tra cui quelle del pian terreno della villa degli amici dei miei.

Potevo sentire solo il rumore dei ciottoli sotto i miei piedi quando purtroppo mi scontrai con uno scalino di marmo che salì svogliatamente.

La porta si aprì rivelando un signore sulla 45ina all'apparenza gentile.

Non appena vidi la ragazza dietro però mi bloccai.

Rich?

Era davvero lei?

Pensai continuando ad ammirarla.

I capelli ormai lunghi le contornavano il viso e quell'abito faceva risaltare le sue curve ormai accentuate.

Era bellissima pensai mentre un'ondata di tristezza mi travolse.

Ero stato io a lasciarla per Anne e non me lo sarei mai perdonato e sicuramente lei non me lo avrebbe perdonato anche se avevo tutte le ragioni del mondo per averla lasciata.

Sapevo che era brutto anche solo da pensare ma purtroppo era la verità.

-da quanto tempo-

Dissi buttandomi fra le sue braccia.

In un primo momento sperai che ricambiasse l'abbraccio ma rimase li, ferma e immobile come se fosse una statua.

I suoi occhi mi guardavano con rabbia fino ad assumere uno sguardo supplichevole quando la madre ci chiese dove ci eravamo incontrati.

Conoscevo bene Trudy e sapevo quanto fiscale fosse con la sua unica figlia quindi usai con disinvoltura la scusa più antica della biblioteca e per mia sorpresa sia lei che Max ci caddero senza problemi.

Per tutta la durata della cena cercai un contatto visivo con Diamond, cercai di sorriderle ma niente lei rimaneva impassibile come se per lei fossi uno sconosciuto e forse era proprio così.

Osservavo ogni suo movimento, come prendeva la forchetta, come faceva finta di essere interessata ai discorsi impegnati dei nostri genitori fino a quando qualcosa la turbò come del resto anche me e sputo tutto il caffè che aveva in bocca sulla tovaglia.

-cosa?-

Urlammo insieme.

-si avete sentito bene-

Disse Trudy passando lo sguardo da me a quello incredulo e arrabbiato di Diamond.

DIAMOND'S POV

-Madre non sposerò mai Matthew-

-è un bravo ragazzo e ormai è deciso. Appena compirai 18 anni Matthew prenderà la tua mano-

-no madre non succederà-

-o si invece Diamond-

-Trudy mi hai sempre imposto ciò che dovevo o non dovevo fare, mi hai sempre costretto a stare sotto le tue stupide regole e io ci sono stata come una stupida sottomessa ma ora stai esagerando, non puoi dirmi chi amare-

Dissi urlando mentre le lacrime che uscivano incessantemente dai miei occhi diventati rossi facevano rovinare tutto il trucco che Stacey mi aveva messo.

-ha ragione-

Disse di mia sorpresa Matthew mentre ormai stavo per sbattere la porta della mia camera.

-scusami?-

Sentì dire da sua madre prima di scoppiare a piangere ancora più di prima.

MATTHEW'S POV

Guardavo quella scena schifato.

Odiavo vedere Diamond in quel modo e per quanto le avessi fatto del male non meritava di essere trattata in quel modo e per quanto avrei fatto arrabbiare i miei non potevo rimanere a guardare come se la cosa non mi avesse colpito.

La mia pazienza finì quando Diamond cominciò a piangere e facendomi forza affrontai i miei e i genitori della ragazza che ormai era scappata.

-Mamma scusami cosa?-

Le dissi urlando.

-non avete il diritto di scegliere chi sarà il suo futuro marito, ha quasi 17 anni, non potete programmare la sua vita-

-Matthew non parlarci in questo modo, non è così che ti abbiamo educato-

-mi dispiace ma si vede che avete sbagliato-

Dissi infine girandogli le spalle.

Non l'avranno vinta pensai.

Per quanto amassi ancora quella ragazza e per quanto avrei gradito diventare suo marito non potevo permettere ai suoi genitori di rovinarle la vita a soli 18 anni.

Secret || Shawn MendesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora