Secret || Shawn Mendes

Capitolo 50 TheEnd

DIAMOND'S POV

Il cuore mi batteva all'impazzata minacciando di uscire dal mio petto mentre percorrevo silenziosamente il viale per entrare a casa.

Suonai il campanello e come di mia aspettativa Martin aprì la porta.

-Ciao Martin-

Dissi porgendogli una lettera.

-so perfettamente che dopo essere fuggita non potrò più mettere piede qui dentro quindi ti prego consegna questo ai miei, forse un giorno capiranno-

-e forse quel giorno è arrivato-

Sentì dire da mia madre che mi corse incontro abbracciandomi.

-scusaci Diamond-

Continuò poi lasciandomi senza parole.

-scusami per tutto quello che abbiamo fatto.
Non voglio perderti Diamond.
Nè io nè tuo padre lo vogliamo figlia mia.
Non te lho mai dimostrato come si deve, forse, ma io ti voglio davvero tanto bene e in questi giorni ho sentito davvero tanto la tua mancanza.
Ho capito che non posso impedirti di vivere e fare quello che ti piace, non posso fare ciò che mia madre fece con me.
Non posso.
Non posso vederti continuamente triste, non posso farlo, sono tua madre e da tale ho il diritto di renderti felice e se la musica è la tua passione inseguila.
È sempre stata anche la mia ma nessuno mi ha permesso di realizzare il mio sogno, ci avevo provato da sola ma caddi in un brutto giro ma so che tu hai la testa sulle spalle e che sei una persona fantastica-

Mia madre aveva cominciato a parlare a raffica, era agitata, molto.

Non la lasciai finire che stranamente l'istinto mi diede la spinta per buttarmi fra le sue braccia e cominciare a piangere.

Non riuscivo a credere a ciò che stava succedendo e alle parole che erano uscite dalla bocca di mia madre.

Le gambe mi tremavano e la gola secca non mi permise di far uscire nessun suono se non versi strozzati.

Finalmente dopo anni aveva capito e io non riuscivo a realizzarlo.

Mi sembrava di vivere in un sogno dal quale non avrei mai voluto svegliarmi.

Non comprendevo il fatto che i miei avessero cambiato idea da un giorno all'altro ma preferì non fare alcuna domanda.

Avevo paura che una parola di troppo li avrebbe fatti tornare sulla loro retta via.

-ricordati figlia che qui a casa sei sempre la benvenuta e ovviamente anche Shawn.
Tuo padre si è pentito molto per quello che ha fatto e vorrebbe chiedere scusa a quel povero ragazzo.
Si è reso conto dopo del suo grande errore e ha capito che Shawn tiene a te veramente-

Disse poi mia madre tenendo le sue mani salde sulle mie spalle.

-Grazie-

Risposi ancora con gli occhi lucidi.

-Grazie per avermi capita-

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Erano passati più di due anni ormai da quella cena.

Da quando finalmente tutto aveva cominciato ad andare per il verso giusto.

Da quando ognuno di noi poteva vivere la sua vita senza alcun segreto.

Shawn aveva deciso di sistemare la residenza e di affittarla per le vacanze mentre con i soldi ricevuti aveva comprato una casa per lui e per la mamma.

Finalmente anche lui dopo tanti anni poteva godere di una vita migliore.

Shawn continuava ad accumulare soldi diventando molto ricco e questo ai miei genitori piaceva molto.

Certo erano cambiati ma non troppo.

A me invece non interessavano i suoi soldi ma solo ed esclusivamente lui, poterlo guardare, baciare davanti a tutti e passare il tempo con lui e con i miei amici.

Ci vedevamo tutti i giorni ormai anche se fra la scuola e le lezioni di chitarra che Shawn dava a quasi tutti i ragazzi della scuola che volevano imparare a suonare uno strumento era complicato.

Shawn peró riusciva a ritagliare sempre un pò di tempo da passare con me e io ero veramente contenta.

Più il tempo passava e più mi rendevo di essere follemente innamorata di lui.

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-Auguri di Buon Natale Diamond-

Disse Shawn quando era arrivato il mio momento di aprire i regali consegnandomi una busta completamente rossa.

-Aprila, cosa aspetti-

Disse entusiasta quando vide che rigiravo la busta fra le mani.

-Stai scherzando?-

-assolutamente no Diamond realizzerai uno dei tuoi sogni.
Pensavi me lo fossi dimenticato vero?-

Disse baciandomi davanti a tutti facendomi diventare rossa come la Busta che avevo appena aperto.

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La piazza era gremita di persone.

La musica rimbombava in tutta la città mentre schermi giganti installati sulle pareti dei grandi grattacieli trasmettevano quello che io e Shawn vedevamo davanti ai nostri occhi.

Ci eravamo messi in fila dal giorno prima, eravamo rimasti a dormire li, siamo morti di freddo ma dovevo ammetterlo, nè era valsa la pena.

Molti dei cantanti che amavo hanno cantato davanti a me rendendo ancora tutto più bello.

La palla si stava alzando piano piano mentre il conto alla rovescia era iniziato nella grande mela come in tutte le altre città dell'east coast.

Il tempo scorreva ma allo stesso tempo sembrò fermarsi quando tutti urlammo zero e il cielo si riempì di foglietti colorati e di fuochi d'artificio.

Shawn prese il mio viso fra le sue mani poggiando le sue labbra calde sulle mie.

Chiusi gli occhi e mi abbandonai per qualche secondo a lui, alla persona alla quale dovevo tutto, alla persona che mi faceva battere forte il cuore, alla persona che amavo, alla persona che aveva realizzato il mio sogno.

-Ti amo Shawn e lo farò per sempre-

-è una promessa?-

-è una promessa-

THE END