DIAMOND'S POV
Il suono di un clacson mi fece capire che era ora di uscire.
Presi il mio zaino e uscì di casa senza salutare nessuno.
Salutai poi con un gesto della mano Matthew e Kian e diedi un bacio alla mia amica che era seduta nei sedili posteriori.
Entrata ormai nella confortevole macchina di Matthew, Stacey che aveva passato la notte in sua compagnia non la smetteva di parlare di quanto fosse stato fantastico stare con lui.
Fui felice però che non scese nel dettaglio perché per quanto ero entusiasta per lei avrei potuto tranquillamente vomitare tutta la colazione.
Sorrisi automaticamente e pensai a come stranamente a volte la gente riusciva a cambiare come nel caso di Matt mentre altra non lo avrebbe mai fatto.
Anne mi fissava con la faccia di chi fino a un secondo prima pensava di avere tutto sotto controllo mentre aprivo lo sportello della macchina del mio amico.
Il suo sguardo assassino su di me, mi rendeva anche più potente, l'avevo distrutta senza fare niente, rimanendo semplicemente me stessa.
A volte era vero che il bene vinceva sul male pensai passandole accanto con disinvoltura.
Mi aspettavo che mi dicesse qualcosa e invece no, rimase lì muta mentre la rabbia e l'invidia la stavano consumando.
Le ore passarono più velocemente del previsto dato che i professori avevano deciso di scioperare non si sa per quale assurdo motivo.
Io e Nash uscimmo dall'aula per sdraiarci sul morbido prato all'ombra di uno degli alberi che costeggiava uno dei tanti viali.
Era la prima volta che intraprendevo un discorso serio con lui e mi accorsi che la sua vicinanza era ben accetta.
Avevo scoperto che aveva una ragazza di nome Gloria che conosceva Marty, ovvero la ragazza di Kian, il fratello di Stacey e che aveva origine italiane.
Mi raccontò in generale della sua vita e capì che non era il ragazzo duro e senza cuore che pensavo ma una persona molto sensibile e pronta a starti accanto.
Il motto non giudicare mai un libro da una copertina non era mai stato così giusto pensai mentre sorridevo al ragazzo dagli occhi ghiaccio che stranamente aveva deciso di passare quelle ore in mia compagnia.
A quel punto anche io mi aprì con lui e dopo avergli raccontato in breve la mia vita lo invitai al festival ricevendo subito un si come risposta.
Non so se era la cosa giusta da fare ma ero sicura dopo quello che mi aveva detto che non avrebbe proferito parola con nessuno anzi sembrava entusiasta all'idea di infrangere le regole e avere un segreto così grande nei confronti dei genitori.
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-Madre esco-
Urlai dal salone non curante se l'arpia che mi aveva dato alla luce mi avesse sentito oppure no.
Presi le chiavi della Lamborghini e partì immediatamente per andare a casa di Shawn.
Era l'ultima prova che avremo fatto prima del festival e il nervosismo era a mille.
Salutai Shawn lasciandogli un dolce bacio sulla mascella prima di fiondarmi sul suo letto.
-ma tranquilla fai come se fossi a casa tua-
Disse poi lui ridendo.
Quella risata che per un periodo di tempo pensavo di non sentire più, quella risata che era la mia droga.
Provammo senza interruzione per tutto il pomeriggio quando sfinita decisi di andarmene.
-ce la faremo-
Mi rassicurò lui prima che prendessi la via di casa.
Avevo paura ma io gli credevo, credevo che insieme saremo riusciti ad affrontare qualsiasi cosa.
Durante tutto il tragitto il motivo della canzone non andava mia dalla mia testa.
Avvicinandomi a casa però notai mia madre che mi stava aspettando davanti al cancello con gli occhi rossi, pieni di rabbia.
Non avevo più via di scampo, continuava a fissare ogni mio minimo movimento finché con il suo solito fare mi si avvicinò.
-come è andata la gara oggi?-
-molto bene-
Risposi sapendo perfettamente che non avrebbe mai creduto alle mie parole.
-mi dispiace che non ti abbia vista sai?
Saresti potuta arrivare prima come ogni anno e invece sul tuo cavallo c'era un'altra ragazza--e chi ti ha detto della gara madre?-
Dissi affrontandola.
-non sono affari tuoi Diamond.
Ora dimmi dove stavi o sarà peggio per te--non ti cambierebbe niente se lo sapessi o no-
Dissi dandole una spallata per poi superarla ma un braccio mi bloccò.
-cosa hai dentro al borsone?-
Mi chiese poi alzando sempre di più il tono della sua voce.
-non sono affari tuoi-
Risposi con la stessa voce stridula che aveva utilizzato lei poco prima.
-Diamond-
Mi richiamò quando vide che non le stavo dando retta.
-uno, so perfettamente cosa nascondi la dentro e farai prima a gettare la tua chitarra o lo farò io e secondo non uscire più dalla tua camera e non scendere per cena perchè la tua compagnia non è e non sarà gradita-
Disse infine con disprezzo come se fossi stata un'assassina.
Salì di corsa le scale evitando ogni contatto visivo con mio padre, Martin o Elisabeth e mi chiusi in camera sbattendo la porta il più forte possibile mentre mi lasciai cadere senza forze sul letto.
Lacrime di disperazione scesero dai miei occhi bagnando il lenzuolo sottostante quando il mio telefono vibró mostrando l'icona di un messaggio.
'Allora Diamond, come è andata la gara?'
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Secret || Shawn Mendes
FanfictionDiamond Rich è una ragazza appartenente ad una famiglia molto ricca. Agli occhi dei suoi coetanei lei vive una vita perfetta, può avere tutto ciò che vuole ed è servita e riverita ma loro non sanno cosa significhi vivere in una villa comandata a ba...