Secret || Shawn Mendes

Capitolo 21

DIAMOND'S POV

Le due ore seguenti passarono purtroppo per me non velocemente.

-Vedo che ti stai divertendo-

-non sai quanto Matt-

Dissi alzando gli occhi al cielo.

-Dai almeno non hanno chiamato l'orchestra-

Disse ridendo Britney che per i miei gusti aveva bevuto troppo.

-abbassa la voce che se ti sentono il prossimo anno avrò anche quella da subirmi-

-scusa-

Disse poi sbiascicando.

-Matt ti prego pensaci tu, assicurati che non combini niente di grave-

Dissi implorando Matt mentre mi coprivo la bocca con una mano.

Era da più di dieci minuti che non la smettevo di sbadigliare non vedendo l'ora di andare a riposare ma a quanto pare i miei genitori erano presi dalla serata e non la smettevano di parlare con gli ospiti.

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-ciao ragazzi-

Dissi ai miei due amici prima di congedarli.

-e grazie per avermi fatto compagnia-

-questo ed altro per te-

Mi disse poi Matt abbracciandomi sotto lo sguardo attento e soddisfatto di mia madre.

-tanto non ci sposeremo-

Dissi mentre salivo le scale.

Nessuno rispose ma ero sicura che avessero sentito e appreso per l'ennesima volta quale era la mia intenzione.

Arrivata in camera buttai i tacchi per terra come al solito non curante di dove potessero finire o del rumore che causavano sbattendo contro il pavimento.

Mi sedetti sul divanetto sotto la finestra e alzai lo sguardo verso il cielo notturno che sembrava essere ancora più buio del solito.

Ma come faceva la notte ad essere più o meno buia pensai mentre osservavo lo spicchio di luna che stava uscendo allo scoperto dalle nuvole che in quel momento mi incutevano terrore.

La luna che in quel momento era l'unico corpo celeste ad illuminare il cielo aveva la forma del sorriso del gatto di Alice, si quello sguardo spavaldo che poteva ingannarti e sparire in ogni momento.

E come lo stregatto spariva dalla vista di Alice ecco che la luna sparì anche da sotto il mio sguardo lasciando di nuovo la notte in preda al buio più pesto.

Una goccia colpì il vetro della finestra mentre il telefono che avevo lasciato sul comodino si illuminò.

'Tantissimi auguri principessa'

Diceva il messaggio di Shawn.

Uno stupido sorriso si formò immediatamente sul mio volto e dopo aver risposto mi coricai al letto.

Era strano come uno stupido messaggio da parte di una persona così importante riusciva a metterti di buono umore anche in un momento in cui ti sentivi triste.

Capivo che era il giorno del mio compleanno ma mi sentivo così sola e non compresa, forse un giorno anche io avrei festeggiato come si deve un compleanno pensai prima di cadere in un sonno profondo.

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-Oddio-

Dissi non appena aprì gli occhi.

Mi ero dimenticata di mettere la sveglia e ora ero veramente in ritardo.

Mi preparai di corsa indossando la prima cosa che vidi non appena aprì l'armadio e mi catapultai al piano di sotto recuperando le chiavi della mia nuova adorata Lamborghini gialla.

-Posa le chiavi signorina-

-perché? -

-non crederai di poter andare a scuola con quella macchina vero?-

-oh invece si-

-vedremo-

Disse poi mia madre.

-oggi comunque è il tuo compleanno quindi ti porterà Martin-

Disse.

-e sbrigati che è tardi-

Continuò poi.

-ok-

Dissi sbuffando senza dar peso però alle sue parole.

SHAWN'S POV

Finalmente il grande giorno era arrivato e anche se Jack mi aveva detto ciò che stava organizzando decisi comunque di scrivere una lettera per Diamond che le avrei dato a fine serata.

Cominciai a scrivere quello che in quel momento mi passava per la testa e quella che doveva essere una lettera dove esprimevo le mie emozioni era diventata nella mia testa una canzone.

'Never be alone,Diamond'

Avevo scritto all'inizio per poi concludere con la mia firma.

Speravo che con quel testo avrebbe capito che non sarebbe mai rimasta da sola e che io non l'avrei abbandonata.

Piegai accuratamente il foglietto e lo misi in tasca per poi uscire dalla grande biblioteca della scuola.

Camminavo nel corridoio per tornare in classe dopo l'ora di buco che c'era appena stata grazie all'assenza del prof di storia malato ma purtroppo mi scontrai con l'ultima persona che avrei voluto vedere in quel momento.

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