Capitolo 20

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.scusate per il ritardo ma ho deciso di concludere New Generation e mi sono concentrata su quella scusate ancora tanto.

SHAWN'S POV

Cavolo, pensai quando il telefono di Diamond squillò.

Non era possibile che ogni volta qualcuno ci doveva disturbare nei momenti meno opportuni.

Continuavo a osservare Diamond mentre parlava al telefono, era così perfetta che in quel momento avrei voluto spingermi oltre con lei ma non avevo la minima idea di cosa fare.

Rimasi scioccato quando venni a conoscenza del suo compleanno.

Perché non mi aveva detto niente?

Pensai ma data la sua risposta capì.

Lei sapeva in che condizioni stavo vivendo e non voleva che le facessi un regalo ma non mi importava niente, avrei fatto qualcosa di speciale per la ragazza che amavo.

La baciai per l'ultima volta prima di lasciarla andare per poi chiamare Jack.

Inizialmente pensai a Gilinsky poiché era più esperto con le ragazze ma prima di comporre il suo numero mi ricordai del suo appuntamento con Madison.

-Hey amico puoi venire qui?-

-emh-

Rispose titubante Jack.

-Shawn sono impegnato-

-Jack ti prego ho bisogno di te-

-ma sto a cena fuori-

Disse cercando di farmi capire qualcosa.

-aspetta un secondo-

Poi sentì dire ma dal suo tono di voce capii che era effettivamente in imbarazzo.

JACK'S POV

La serata con Eleonor stava andando a gonfie vele quando il telefono squillò.

Shawn?

Cosa voleva ora questo ragazzo?
Pensai sorridendo.

-Jack ti prego ho bisogno di te-

Mi disse ma io non potevo e non volevo lasciare Eleanor anche se ormai avevamo finito di cenare.

Ero così preso da quella chiamata che non mi accorsi che la ragazza che avevo davanti agli occhi mi stava richiamando.

-aspetta un secondo-

Dissi a Shawn poggiando il telefono sul tavolo.

-Vai-

Mi disse lei sorridendo.

-ma-

-niente ma Jack, un tuo amico ha bisogno di te, corri-

-sei sicura?-

-mai stata più sicura di così-

-te lho già detto che ti amo?-

Le dissi avvicinandomi a lei.

-no ma ora lo so-

Disse poi ridendo per poi lasciarmi un dolce e casto bacio sulle labbra.

-ciao Jack-

-ciao Ele-

Dissi con uno stupido sorriso da ebete stampato sul volto.

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-Johnson ti amo-

Mi disse Shawn non appena arrivai davanti al garage.

-grazie anche io amico.
Cosa è successo di così grave da farmi andare via dall'appuntamento con Eleonor?-

Dissi mentre Shawn sgranò gli occhi dispiaciuto.

-non ti preoccupare-

Dissi prima che potesse cominciare a fare uno dei suoi discorsi strappalacrime che adoravo ma che ora non sarebbero serviti a niente.

-in pratica dopodomani è il compleanno di Diamond e volevo fare qualcosa di speciale per lei.
Tu hai in mente qualcosa?-

Ci pensai su per qualche istante e poi una brillante idea prese posto nella mia mente.

-Shawn fai fare tutto a noi, basta che ti presenti a casa mia il pomeriggio con vestito elegante tanto i miei non ci sono ok?-

-ok?-

Disse ridendo.

-fidati di me, andrà tutto alla grande-

-e se nel caso succedesse qualcosa?
Cioè-

Disse Shawn imbarazzato.

-Se deve succedere succederà Shawn tranquillo, rimani te stesso e segui l'istinto maschile e vedrai che andrà tutto bene-

-Jack ho paura che se succederà le farò del male-

-Shawn già te lho detto basta con questi filmini mentali, lei ti ama no?-

-Bhe penso di si-

Rispose titubante e lo guardai male.

-ecco come non detto-

-cosa vorresti dire Jack?-

-niente ma ora ho sonno e vado ciao Shawn-

Dissi ridend lasciandolo forse un pò spiazzato.

DIAMOND'S POV

-Pronta per stasera figlia?-

-certo madre-

Risposi sarcasticamente con il solito finto sorriso in faccia.
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La mia famiglia non peccava di tradizioni pensai mentre mi infilavo quel vestito rosso agli occhi della mia amica e di mia madre così tanto bello.

Non capivo il motivo per il quale avrei dovuto aspettare la mezzanotte e ricevere auguri e regali di persone che neanche conoscevo o da parte di parenti che spuntavano così dal nulla solo per convenienza e non lo avrei mai capito ma questa è la nostra usanza diceva mio padre ogni anno.

Scesi lentamente le scale accompagnata dalla mia amica e da Mattew che mi sostenevano e che avrebbero reso questa serata forse meno noiosa.

-Brindiamo alla festeggiata-

Disse mio padre Agli invitati alzando delicatamente un calice di cristallo contenente del prosecco.

Quando la lancetta indicò esattamente la mezzanotte e l'uccellino uscì dalla casetta di legno gli invitati si avvicinarono a me in fila indiana per augurarmi un felice e sereno compleanno ma in quel momento mi sentivo tutto tranne che felice.

-Auguri piccola mia-

Disse poi mio padre abbracciandomi ma non mi sentivo di ricambiare quell'abbraccio così finto e così freddo quindi rimasi immobile e sorrisi debolmente prima che mia madre mi consegnasse un pacchetto.

Lo apri svogliatamente ma rimasi sorpresa quando al suo interno trovai delle chiavi.

-Io e tua madre pensiamo che ormai tu sia abbastanza grande per guidare una tua auto sei felice?-

-si-

Risposi mentre rigiravo fra me e me quelle chiavi ma quel si non era la risposta alla domanda che mi aveva posto mia madre ma era un si che dissi più a me stessa che agli altri.

L'unico pensiero che mi passava per la testa in quel momento era quello che sarei potuta fuggire da tutto quell'orrore una volta per tutte.

Secret || Shawn MendesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora