Secret || Shawn Mendes

Capitolo 23

SHAWN'S POV

Camminavo avanti e indietro sulla grande terrazza di Jack mentre come sempre mi torturavo le mani per il nervosismo quando cominciarono a fare male.

Solo in quel momento decisi che dovevo rilassarmi e smettere di far diventare le mani ancora più rosse.

La giacca nera che avevo messo poco prima era già sgualcita e cominciavo a sentirmela stretta e la voglia di toglierla in quel momento fu davvero tanta ma il suono di un clacson mi fece capire che Diamond era arrivata.

Sentì dei leggeri passi quando finalmente me la ritrovai davanti.

-Tanti auguri Diamond-

Dissi nello stesso momento in cui Jack le tolse la benda mentre lei si coprì la faccia evidentemente emozionata.

DIAMOND'S POV

-Ehy-

Disse Shawn avvicinandosi a me lentamente e togliendomi la mano davanti alla faccia.

-Sei bellissima sai?-

Continuò poi cercando di annullare la poca distanza che si era creata fra di noi.

I nostri nasi si toccarono mentre le nostre labbra si stavano sfiorando quando un rumore assordante ci interruppe.

-Scusate colpa mia-

Urlò Jack dal piano di sotto.

-Ho preso pieno il portaombrelli, scusate-

Disse e io e Shawn cominciammo a ridere.

-puoi accomodarti se vuoi-

Mi disse poi lui indicandomi la sedia di legno ricoperta da un telo giallo pastello per renderla forse un pò più elegante.

E così feci, scansai la sedia senza curarmi del rumore che avrebbe procurato e mi sedetti sopra di essa sentendomi completamente a mio agio.

Era così bello come potevo essere me stessa con lui senza essere giudicata ed era così bello che lui aveva capito come mi sentissi e che non mi avesse fatto accomodare come un vero gentiluomo scansandomi la sedia.

Sapeva che ne avevo abbastanza di quelle assurdità e la semplicità con cui era stato preparato tutto mi fece sorridere.

-un brindisi alla festeggiata-

Disse poi Shawn come se ci fossero chissà quante persone intorno a noi.

-a lei l'onore-

Mi disse poi porgendomi la bottiglia di champagne.

-volentieri-

Risposi prendendo la bottiglia fredda fra le mie mani.

Togliere il tappo fu molto più complicato del previsto ma finalmente dopo molti tentativi il tappo di sughero saltò in aria.

Versai un pò del contenuto nei nostri bicchieri e dopo averli fatti toccare bevemmo il loro contenuto.

Il tavolo anch'esso ricoperto da una tovaglia dello stesso giallo delle sedie era decorata con alcune rose gialle e qualche candela che rendeva tutto così magico e surreale.

Non riuscivo a credere ai miei occhi, non volevo che Shawn organizzasse niente ma in quel momento realizzai che invece tutto quello di cui avevo bisogno era di stare da sola con lui.

Continuavo ad osservarlo mentre mangiava il suo pezzo di torta quando il panico si impossessò di me.

-Shawn devo tornare assolutamente a casa-

-Cosa succede stai male?-

Disse preoccupato.

-No Shawn ma sai i miei, io non..-

Non mi fece finire la frase che mi prese la mano e me la strinse forte.

-Pensano che tu stia a casa di Stacey tranquilla-

-davvero?-

Dissi mentre i miei occhi si illuminarono.

-davvero-

Disse lui mostrando uno dei suoi sorrisi migliori.

-vieni-

Disse alzandosi e accomodandosi sul divanetto che si trovava accanto al tavolo.

Feci come mi disse e mi accoccolai accanto a canto a lui.

-tieni questo è per te-

Disse infilando una mano nella tasca.

-dove cavolo sta?-

Disse in preda al panico.

-cosa?-

-avevo scritto una cosa per te ma non la trovo piu-

Disse mettendosi le mani nei capelli.

-Shawn non ti preoccupare-

-è che non sono molto bravo con le parole-

A quel punto i suoi occhi si illuminarono.

-aspetta un secondo-

Disse scappando.

SHAWN'S POV

Cercai quella lettera in tutte le tasche e nella borsa ma niente da fare, non avevo proprio idea di dove potesse essere quindi optai per cantarle quello che avevo scritto.

Corsi al piano di sotto e presi in prestito la chitarra di Jack per poi risalire di corsa.

Diamond sorrise e non appena finì di cantarle la canzone cominciò a piangere.

Ero contento che riuscivo a farla emozionare attraverso la mia voce, la mia musica.

Mi tolsi la chitarra e mi avvicinai lentamente a lei.

-chiudi gli occhi-

Le dissi e così fece.

Scansai leggermente i suoi capelli dal collo prendendo la scatolina rossa che avevo lasciato prima proprio sul divano e la aprì.

Presi il ciondolo e lo legai intorno al suo collo con movimenti delicati mentre accarezzavo la pelle nuda del suo braccio freddo.

-ora puoi aprirli-

Dissi e lei rimase senza parole.