'Allora Diamond, come è andata la gara?'
Diceva il messaggio che mi aveva inviato Anne.
Il sangue cominciò a ribollirmi nelle vene.
Ne avevo abbastanza di quella ragazza, stava rendendo la mia vita ancora più difficile.
Era brutto come una persona continuasse a vivere nel rimorso, come una ragazza viveva per rovinare la vita agli altri, come una ragazza si sentiva soddisfatta quando faceva provare sofferenza al prossimo.
Era proprio vero che al mondo non c'era fine alla cattiveria pensai buttando il telefono sul letto.
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La sveglia suonò facendo aprire i miei occhi ancora gonfi dalla sera precedente.
Dopo essermi lavata e vestita decisi di fare una cosa forse anche al di là delle mie aspettative.
Presi una serie di maglie e pantaloni e dopo averle legate attentamente fra di loro le buttai fuori dalla finestra e con lo zaino in spalla e la chitarra in mano mi calai dalla finestra.
Non mi interessava della reazione che avrebbero avuto i miei e non mi interessava se mi avessero punito, l'unica cosa che volevo era presentarmi a quel festival e rendere Shawn fiero di me.
Se qualche mese prima qualcuno mi avesse proposto di scappare in questo modo da casa lo avrei preso come un pazzo pensai mentre ridevo quando appoggiai i piedi sul prato sottostante la mia camera da letto.
Senza farmi vedere da mio padre che ultimamente passava più tempo sul divano che a lavoro imboccai la prima strada sulla destra e cominciai a camminare a passo svelto.
I miei occhi cominciarono a velarsi mentre perdevo la lucidità.
Ero convinta di quello che stavo facendo ma allo stesso tempo sapevo perfettamente che era tutto sbagliato.
Spaesata mi sedetti su una panchina quando però qualcuno mi si avvicinò.
-ciao splendore-
Disse a quel punto Carter sedendosi accanto a me.
La sua vicinanza mi metteva i brividi, sarei voluta scappare da quel maniaco ma c'era qualcosa che mi teneva attaccata a quella panchina.
-non piangere-
Disse mettendo due dita sotto il mio mento.
-nessuno merita le tue lacrime-
Disse poi con un tono fin troppo dolce.
-tu non sai niente di me-
Risposi fredda asciugandomi le lacrime con il dorso della mano.
-o povera Diamond, perchè non capisci?
Perché stai facendo tutto questo per un ragazzo che ti sta solamente sfruttando per vincere il concorso?
Perché stai infrngendo tutte queste regole per lui?-
A quelle parole Diamond si pietrificò.
Non sapeva se crederci oppure no ma in quel momento non aveva più certezze.
Cominciò a tremare e cominciò a fissare un punto indistinto sull'asfalto mentre le sue mani si muovevano velocemente sul tessuto dei suoi pantaloni.
-Diamond tu non hai bisogno di un ragazzo debole come Shawn ma di uno che ti sappia tenere testa, di un ragazzo pronto a tutto per te-
Disse con tono convincente.
-e scusa chi sarebbe il ragazzo perfetto per me?-
Dissi a quel punto trovando un pò di forza dentro di me.
-io-
Disse poi Carter appoggiando una mano sul mio volto avvicinandosi pericolosamente a me.
Le sue labbra erano sempre più vicine alle mie, potevo sentire il suo respiro caldo su di me ma quando i nostri nasi si sfiorarono tornai in me e capì che tutto quello che stavo facendo era totalmente sbagliato.
Mi alzai di scatto dopo avergli dato uno schiaffo e cominciai a correre.
Mi girai e quando vidi che Carter non mi stava seguendo rallentai il passo e poco dopo arrivai a casa di Shawn dove la madre mi aprì e mi fece accomodare all'interno del piccolo ambiente dove vivevano.
Raccontai alla madre del mio ragazzo tutto quello che era successo e lei mi raccontò della sua di vita e di come era stato complicato per lei crescere da sola Shawn finché anche lui non arrivò e mi abbracciò forte.
-sei pronta?-
Mi disse guardandomi negli occhi.
-mai stata più pronta di così-
Risposi cercando di autoconvincermi che fosse effettivamente così.
Un ringraziamento speciale sempre alla mia amica @martinahello che mi ha aiutata in questa parte.
Come sapete adora le risse e i casini quindi il ritorno di Carter è stata una sua ottima idea ahah
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Secret || Shawn Mendes
FanfictionDiamond Rich è una ragazza appartenente ad una famiglia molto ricca. Agli occhi dei suoi coetanei lei vive una vita perfetta, può avere tutto ciò che vuole ed è servita e riverita ma loro non sanno cosa significhi vivere in una villa comandata a ba...
