Capitolo 30

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DIAMOND'S POV

Mi svegliai la mattina seguente con un terribile mal di testa ma con un sorriso stampato sulla faccia.

Avevo passato una delle serate più belle della mia vita in compagnia di persone fantastiche, in compagnia di ragazzi della mia età che sapevano cosa significava divertirsi.

Non avevo ricordo dell'ultima volta che risi così tanto ma grazie a Shawn e ai suoi amici avevo capito cosa significasse vivere.

La gente pensa che con i soldi si possa ottenere tutto e che si possa essere felici ma per me la vera felicità era quella, avere degli amici con i quali essere te stesso, pronti ad aiutarti e sostenerti nel momento del bisogno.

Avevo anche constatato che la mia ipotesi era esatta ovvero che a nessuno piace perdere e infatti Gilinsky non accettò la sconfitta e rimase lì fino a tarda notte con Cameron finché non riuscì a batterlo.

Scesi lentamente le scale e rimasi perplessa quando trovai mio padre sdraiato sul divano con il telecomando in mano e il televisore ancora acceso su un canale di sport.

-ehy-

Dissi toccando delicatamente la spalla di mio padre che però non si mosse di un centimetro.

Continuai a strattonarlo un po quando finalmente aprì gli occhi.

-Diamond cosa ci fai in piedi a quest'ora?-

Mi chiese con tono duro.

Si era appena svegliato e già rompeva pensai alzando gli occhi al cielo.

-Padre sono le 10 di mattina-

Dissi seria togliendo il telecomando del televisore al plasma da 70 pollici dalle mani di mio padre.

Quando guardò l'orologio si tirò subito su in piedi e osservando meglio ciò che indossava sbiancò.

Aveva addosso ancora il completo del lavoro del giorno precedente abbastanza sgualcito.

-a quanto pare mi sono addormentato sul divano mentre vedevo la partita-

-a quanto pare-

Risposi fredda andando in cucina.

Ero stanca del suo atteggiamento come quello di mia madre ed ogni giorno che passava mi rendevo conto che dovevo scappare, fuggire da quella prigione, sempre di più.

La giornata passò molto lentamente ma non sarei potuta uscire di casa neanche volendo.

Mia madre mi aveva intrappolata nella cabina armadio della stanza che lei chiamava reale per vestirmi e truccarmi come voleva lei per la serata di Gala che si sarebbe tenuta a casa di una delle coppie di amici dei miei.

Avevo già avvertito sia Stacey sia Shawn che non sarei potuta uscire o stare al telefono durante la giornata e non c'era cosa più brutta di passare un giorno senza sentire i miei amici in compagnia di mia madre.

-sei perfetta ora-

Disse mia madre guardandomi come se prima del cambiamento fossi un cesso a pedali.

Effettivamente mia madre non mi aveva mai fatto nessun complimento sul mio aspetto fisico ma non ci avevo fatto mai caso fino a quel momento.

Il momento in cui qualcuno aveva cominciato ad apprezzare sia la mia bellezza esteriore ma soprattutto quella interiore facendomi capire di non essere una nullità.

Nel frattempo il telefono squillò e mia madre mi ordinò di andare a rispondere.

Se fosse stato un altro giorno avrei sbuffato cercando di mandare lei al posto mio ma in quel momento non dissi niente e uscì da quella stanza piena di specchi per chiudermi la porta dietro le spalle.

-Pronto?-

Dissi alzando la cornetta del telefono di casa.

-Diamond sono Shawn-

-Shawn?-

Dissi a bassa voce.

-come fai ad avere il mio numero?-

-Stacey-

-farò quattro chiacchere con quella ragazza li-

Dissi ripensando alla risposta che mi aveva dato Jack quando era venuto a prendermi a scuola.

-Diamond chi è?-

-Mamma è Stacey-

Dissi prontamente.

-ok salutamela-

-certo-

Dissi sperando che la smettesse di parlare.

-e così sarei Stacey?-

Disse Shawn ridendo.

-Bhe dai non ti ha detto male-

Risposi.

-allora come stanno andando i preparativi?-

-a meraviglia-

Dissi sarcasticamente.

-ho un diadema sul collo che pesa più di me-

-e tua madre cosa ti ha detto del mio ciondolo?-

-fortunatamente niente, è convinta che sia un regalo del battesimo di qualche mio parente ed è stata anche felice di vedermelo addosso-

-non ti rendi conto quanto vorrei vederti in questo momento, quanto vorrei abbracciarti e quanto vorrei sfiorare il tuo corpo con le mie mani-

A quelle parole arrossì, non credevo Shawn capace di dire certe cose ma forse mi sbagliavo e dopo tutto ero anche felice.

-guarda che non ti perdi niente, ho un vestito da sera lungo verde acqua con una cinta di diamanti e chili e chili di trucco-

-e invece si, mi perdo molto di più di quello che pensi.
Ricordati che si tratta di te e tu per me sei sempre perfetta-

~~~~~~~~~~~

-Matt anche tu qui?-

Dissi ad Espinosa una volta entrata nella grande casa dei Millington, così avevo letto sul campanello.

-purtroppo sono stato costretto-

Disse sedendosi sul divano.

-allora siamo due-

Dissi accomodandomi vicino a lui.

-sei bellissima questa sera-

Mi disse mettendomi un braccio intorno alle spalle.

-neanche tu sei niente male-

Dissi dandogli un colpetto sul fianco sotto lo sguardo attento dei nostri genitori.

Tutto stava andando come avevamo previsto quando però Matt si bloccò.

-oh no-

Furono le uniche parole che disse prima che anche io girassi la mia testa verso la sala da pranzo.

Secret || Shawn MendesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora