CHAPTER 31

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Era incredibile poter ritornare nella mia città di origine. Sono trascorsi talmente tanti anni che nemmeno mi ricordo le caratteristiche della mia migliore amica che avevo qua. Si chiama Benedetta. Mi ricordo solamente che aveva i capelli marroni e corti e gli occhi di un azzurro oceano che ti lasciavano senza fiato.

Qua non solo ho lei,ma ho altri amici o più precisamente un gruppo. Eravamo tanto uniti tanto tempo fa.
Chissà ora se sono come qualche tempo fa. Chissà se i miei amici si ricorderanno  di me. Chissà se avrei rivisto mio padre. Morivo dalla voglia di abbracciarlo.

Presi le mie valigie e andai fuori da quell'aeroporto per poi prendere una coriera.
La usavo sempre per andare a casa di Benedetta.

"Scusi,dove posso mettere le valigie?"
Chiesi all'autista.
"Laggiù infondo ci sono dei sedili a quattro posti. Sono sicuro che li ci andranno." Rispose gentilmente.

Lo ringraziai e andai a sedermi dove l'uomo mi aveva indicato.

Biondo ed occhi azzurri. Ti ricorda qualcuno?

Cosa?

Girati idiota.

Feci come aveva detto la mia coscienza e vidi un ragazzo biondo con gli occhi azzurri che stava ascoltando la musica. Chiusi gli occhi per un momento e respirai profondamente.

"Dimenticalo." Iniziai a ripetermi dentro la mia testa.

Non ce la farai mai,fidati.

Ma ti puoi stare zitta?!

Il viaggio duró circa due orette. L'aereoporto stava distante da Milano.

Scesi dalla coriera e andai per le vie del quartiere dove abitava Benedetta. Mi ricordo ancora il suo numero civico. 375.

360...369...370...375. Eccolo. Ed in un batter d'occhio mi ritrovai davanti alla sua porta di casa.
Suonai il campanello e dopo pochi secondi mi venì ad aprire la madre.

"Saresti?" Mi chiese.
"Un'amica di sua figlia." Risposi gentilmente. "Sono venuta qua per farle una sorpresa."
"Ma tu sei Erica? Oh,tesoro mio quanto ci sei mancata. Tua madre come sta?" Mi chiese lei entusiasta.
"Tutto bene fortunatamente."
"Sono così felice che tu sia qui. Benny sta in centro in giro per negozi con il vostro vecchio gruppo. Te lo ricordi?"

E mi venne un sorriso.

"Come scordarmelo." Dissi con un sorriso da ebete. Salutai Luana e mi incamminai per andare in centro.

Era incredibile che il nostro gruppo era unito come un tempo fa. Questa notizia proprio mi ci voleva.

***

Camminavo ormai da più di due ore e di Benedetta ancora nessuna traccia finché in lontananza non vidi Daniele,il mio migliore amico. Anche lui faceva parte di quel gruppo.

Appena lo vidi,gli andai in contro e lo abbracciai.

"Daniele." Urlai felice.
"Tesoro,scollati è mio." Disse una mora facendomi staccare da lui.

Quella mora era Benedetta.
Lei mi guardó meglio e piano piano sgranó gli occhi ed aprì la bocca.

"Oddio mio, ma sei davvero tu!? Non posso crederci." Disse lei con lacrime agli occhi.

E mi gettai tra le sue braccia,mentre lei ricambiava non facendomi respirare.

"Mi soffochi." Dissi ridendo.
"Cosa ci fai tu qui?" Chiese sbalordita.
"Sorpresaa." Dissi io gesticolando con le mani.

"Erica.." Disse una voce dietro di me.
"Ciao Daniele." Dissi io mentre accennai un sorriso.

E mi abbracció anche lui.
I suoi abbracci erano qualcosa di stupendo. Correvo sempre da lui quando avevo un problema e lui faceva altrettanto.
Erano quei tipi di abbracci che mettevano una sicurezza assurda come per dire "Andrá tutto bene,vedrai." ed,in questo momento,ne avevo proprio bisogno.

"Mi siete mancati tutti." Dissi io.
"Che ci fai da questa parte puttanella?" Disse una voce. Una voce fin troppo stridula.
"Non tutti." Aggiunsi io.

Vi presento Chiara. In poche parole ... è facile.. In tutti i sensi. Cambia il ragazzo una volta al mese e si crede Dio sceso in Terra,quando invece non è nessuno.
A me e a Benedetta ci stava letteralmente sul cazzo.

"Comincia a levarti dal cazzo,Chià." Disse Benedetta.
"Tu stai zitta. Non stavo parlando con te." Disse lei.
"Pensavo che il diritto di parola valesse per tutti." Ribattè lei e Sofia, Maria e Filippo,compagni del gruppo, soffocarono una risata.

Chiara urló e attiró tutta l'attenzione su di noi. Quanto potevo odiare quella ragazza? Mi coprii il viso con le mani.

"Non ti piace essere al centro dell'attenzione?" Disse lei con un finto broncio dispiaciuto, provocandomi.
"Non mi è mai piaciuto. Andiamo Sù?" Dissi alla mia amica e lei annuii.

"Adesso noi andiamo a fare cena insieme." Disse lei ed io risi.
"Solo Dio sa quanto mi sei mancata." Dissi.
"Beh,dai ammettiamolo.. A chi non mancherei?" Disse lei e scoppiammo entrambe in una risata.

Lei era fatta così. Si vantava,ma lei poteva farlo. Era una bella ragazza e,ripensandoci,non è cambiata per niente dall'ultima volta che l'ho vista. È rimasta sempre la solita scema che ama fare battute squallide. Ma era stupenda.

Raggiunsimo il Mcdonald e dopo 10 minuti già ci stavamo abbuffando di patatine fritte,panini e coca cola.

"Ma.. Dimmi una cosa.." Disse lei,cambiando espressione.
"Sono tutta orecchie." Dissi io.
"Sei venuta qua per noi ragazzi e tuo padre,giusto?" Mi chiese.
Ed io abbassai la testa.
"Che è successo Erica?" Disse sospirando.
"Nulla,tranquilla." Mentii.
"Non sei brava come attrice." Rispose lei.
"Pensavo di si." Ammisi con un sorriso falso.
Lei sospirò poi riprese a parlare.
"Dimmi perché sei qua."

Decisi di iniziare a parlare di tutto quello che era successo,punto per punto,a Londra. Sembrava davvero interessata.

"Una scommessa?" Disse scioccata.
Ed io annuii.
"Ho deciso di venire qua per staccare un po' la spina,ma se non vuoi che io resti con te posso benissimo prenotare un hotel."
"Scherzi? Sei sempre la benvenuta a casa mia. Sempre." Disse alzandosi.

Io la guardai per un momento con aria interrogativa.

"Hai fatto un viaggio lunghissimo,non sei stanca? Sono stanca io,figurati tu." Disse ridendo ed io preseguii la sua risata.
"Andiamo." E mi alzai anche io.

Uscimmo fuori dal Mc e ci dirigemmo verso la sua casa.

"Sei fortunata. Mia madre ti ha preparato il letto. Aspè,come sapeva che saresti venuta qua?" Disse guardando il letto affianco al suo nella sua camera.
"Sono passata qua per sapere se fossi a casa o in giro e dato che tua madre mi ha detto che stavi con degli amici ho lasciato le valigie qua." Dissi.
"Scioccata? Non te lo saresti mai aspettato eh.." Disse lei mettendosi il pigiama e feci lo stesso anche io.
"Cosa?" Chiesi io.
"Che nonostante tutti gli anni che sono trascorsi,la nostra amicizia è ancora qua." Disse sorridendo.
Era bello vederla così.
"Già. Io l'ho saputo da tua madre e ti giuro che mi ha migliorato la giornata.." Dissi con un sorriso.

E ci buttammo entrambe sul letto.

"Buonanotte idiota." Disse lei.
"Notte scema." Risposi io.

#spazioautrice
Allora? Vi piace?
Ora le manca solo di vedere a suo padree*-*
Siete curiose?😏
Buonanotte belle,vi amoo💝

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