CHAPTER 28

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"Ma che cazzo ti è saltato in mente? Cristo,Erica. Ti facevo più matura!"
"La vuoi smettere? È la mia vita e faccio quello che voglio che ti piaccia o no."

Stavo litigando con Harry. Avevo deciso di dirglielo, altrimenti se avessi aspettato troppo, avrei perso la sua fiducia. Non abbiamo segreti. Almeno credo..

"Tu non lo conosci." Mi disse.

Potevo vedere la rabbia nei suoi occhi e vi giuro che non li avevo mai visti così.

"Smettila di essere così protettivo Harry! E tu non lo conosci. Come puoi pensare che il tuo migliore amico venga a far soffrire tua sorella? Non lo farebbe mai,smettila." Urlai sfinita.

Avevo esaurito la pazienza. Era da più di un'ora che continuava.

"Lui non ti ama. Apri i tuoi fottutissimi occhi e mettitelo in testa." Disse infuriato e sbatté la porta alle sue spalle.

Non può decidere lui per me. Doveva smettere di essere così protettivo. Io mi fido di Niall e se Harry volesse che io e lui ci lasciassimo, si trovava proprio sulla strada sbagliata. Non ho mai provato un'emozione così forte per qualcuno fino ad ora. Era come se il mondo si azzerasse. Come se con lui i problemi non esistessero. E perché rovinare qualcosa di così tanto bello, magico?

Eravamo appena tornati dalla vacanza e ció significa che questa mattina avrei ripreso il lavoro. Mi mancava la mia università, i miei amici.. A volte vorrei tornare in Italia per poter vederli e abbracciarli.

Ero già vestita quindi presi la borsa con gli occhiali da sole. Scesi le scale e andai verso la porta notando che in casa non c'era nessuno. Sospirai e chiusi la porta alle mie spalle per poi incamminarmi verso il bar.

**

"Io prendo un cappuccino,grazie" Disse la signora,sorridendomi. "Tu cosa vuoi piccola?" Aggiunse domandando a sua figlia.
"Prendo una ciambella." Esclamò la bambina entusiasta. Le sorrisi.
"Arrivo subito." Le informai.

Mentre andavo dietro al balcone,notai che Elisa stava parlando con Harry. Mi avvicinai e appena mi notarono, si imbarazzarono.
"Vedo che hai fatto conoscenza con Elisa." Dissi.
"Emh,si.. ecco.. Io dovrei andare. A dopo." E scappó via.

"Qualcosa non va?" Chiesi.
"Tranquilla,tesoro. Non è successo niente. Mi fa male un casino la testa." Disse lamentandosi.
"Se vuoi,vai. Finisco io il turno."
"Sicura?"
Annuii.
"Sei l'amica migliore che ci possa esseree!" Disse abbracciandomi.
"Vai,prima che cambi idea." Dissi ridendo.

Portai gli ordini richiesti e il resto della giornata trascorse così. Prendendo ordini e servirli.

**

Le due ore più lunghe della mia vita. Avevo lavorato per due ore senza mai fermarmi e ero stanca morta.

"Erica il tuo turno è finito! Vai a casa!" Urló il mio capo dal suo ufficio.

Presi la mia borsa e andai.
Era da tutta la mattina che non sentivo Niall. Chissà cosa starà facendo.
Avevo voglia di rivederlo così decisi di andare a casa sua.

Era incredibile come una persona potesse diventare come una dipendenza.

Mi incamminai per le vie di Londra e raggiunsi la sua casa.

Bussai e sentii dei passi avvicinarsi e finalmente i miei occhi marroni sprondarono nei suoi azzurri,mentre la sua bocca si curvó formando un sorriso.

"Piccola!"
"Niall" Dissi saltandogli addosso.

Mi era mancato. Può sembrare strano,ma si. Mi era mancato un casino.

"Entra." Disse facendomi entrare.
Camminai davanti a lui e mi voltai improvvisamente.
"Mi sei mancato." Dissi abbassando la testa per non far vedere il mio imbarazzo.

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