"Grazie ragazzi per essere venuti. Erica spero che ti sia piaciuto il pranzo e soprattutto il regalo." Ci disse Maura.
"Certo Maura. È stato tutto magnifico." La rassicurai e lei mi abbracciò.
Nel frattempo che Maura stava abbracciando Niall,ne approfittai per salutare Bobby e Greg,ringraziandoli.Io e Niall raggiunsimo la porta e salutammo per la millesima volta la sua famiglia per poi chiuderci la porta d'ingresso alle spalle. Ci incamminammo verso la macchina,poco lontana dalla casa.
"Allora? Non è stato poi così male,vero?" Disse,prendendomi per mano.
"No. Sono stata bene,davvero." Dissi io,ammiccando un sorriso.
"Te lo avevo detto." Disse fiero.
Io gli feci una smorfia.
Lui si fermó di scatto e mi guardò.
"Come hai osato?" Disse,prendendomi come un sacco di patate.
Io urlai e iniziai a tirargli i pugni sulla schiena.
"Lasciami." Mi lamentai.
Lui rise.
"Non ci penso minimamente." Disse,continuando a camminare.
"Se mi si strappi il vestito,me lo ripagherai." Dissi incrociando le braccia.
"Questo non dovrebbe essere il tuo unico problema."
"Mh,dici?" Dissi provocandolo.
"Non ti conviene fare questo gioco con me,signorina." Ed io sbuffai.
"Niall Horan ti ordino di lasciar-" Non feci in tempo di finire la frase,che mi adagió gentilmente sul sedile della sua macchina.
"Ecco a lei principessa." Disse dandomi un bacio.
Io posizionai le braccia attorno al suo collo e approfondii di più il bacio. Le mia lingua si scontrava con la sua,si perdevano e poi si ricercavano.
Mi mise la mano sulla coscia e piano piano saliva sempre di più.
All'improvviso si staccó.
"Il letto è più comodo amore." Disse lui sorridendo.
Alzai gli occhi al cielo e Niall mi chiuse lo sportello per poi mettersi sul sedile di fianco al mio. Sistemò lo specchietto retrovisore e si mise i suoi soliti occhiali neri.Giró la chiave per accendere il motore e poi,per un breve tempo,mi guardò.
"Se non te la senti,ci andiamo un altro giorno." Disse mettendomi la sua mano sulla coscia.
"No Niall. Devo chiarire con lei. Anche per il fatto che non mi ha invitata per il pranzo di Natale- Cazzo,sono pur sempre sua figlia." Dissi,quasi urlando.
"Lo so. Ti deve dare spiegazioni e su questo non ho dubbi." Disse.
Io sospirai.
"Premi l'accelerazione di questa fottuta macchina e vai a casa di mia madre."
Ordinai e lui annuì.Durante il tragitto non parlammo per niente. Nessuno dei due aveva intenzione di aprir bocca.
Ero agitata,ma non per il fatto di vedere mia madre. Ero agitata perché avevo paura di ció che sarebbe successo appena io sarei entrata in quella casa. E se trovassi tutti i miei parenti?
Beh,in questo caso,sono cazzi suoi. È lei che non mi ha invitato perciò la figura di merda ce la fa lei. O se ci fosse mio padre? Il mio vero padre? Che non vedo da quando ero piccola? Il pensiero di rivederlo,mi fa rabbrividire. Mi manca. Mi manca tantissimo,nonostante tutto quello che ci ha fatto. È pur sempre mio padre. So che si è pentito per quello che ha fatto. Lo conosco. Lo so."Potresti andare più veloce?" Gli chiesi,dolcemente.
"Siamo quasi arrivati."
"Lo so." Sospirai.Mancava davvero poco.
Infatti,nel giro di pochi minuti,ci trovammo di fronte a quella maledetta casa. Controllai il parcheggio.
"Niall,quella non è la macchina di Harry?" Gli chiesi,indicando l'unica macchina blu nel parcheggio.
"No,è di suo padre." Disse guardandomi. "Erica." Urló. Ma io non lo stavo minimamente ascoltando. Mi misi a correre per raggiungere l'ingresso della casa. Intanto,però,sentivo dietro i passi pesanti di Niall.
Suonai il campanello ripetutamente,fino a quando mia zia mi aprì la porta. Si bloccó a guardarmi. Ovviamente,era sorpresa vedermi lì.Non mi ero nemmeno resa conto che stavo piangendo.
Superai mia zia e mi diressi verso il tavolo dove stavano seduti mia madre,il padre di Harry,Harry e tutti gli altri parenti.
"Mi fate schifo!" Urlai. Avanzai velocemente verso il tavolo,presi il bicchiere e lo frantumai,tirandolo a terra.
Mia madre per un momento si impaurì.
"Chi è questa sciagurata?" Chiese il padre di Harry. "Non sarà mica tua figlia,vero Amy?" Disse riferendosi a mia madre.
"No. Non la conosco." Rispose mia madre.
"Eccome che sono sua figlia. Sono Erica in carne ed ossa." Dissi,facendo un sorriso amaro. "Come hai potuto?" Continuai,dicendo a mia madre. Poi guardai Harry. "Anzi,tu come cazzo hai potuto?!" Urlai.
"Non ti ho detto nulla perchè sapevo che saresti andata a casa dei genitori di Niall." Si giustificò.
"Harry,la prossima volta inventa una scusa più credibile." Dissi sbattendo una mano sul tavolo.
Girai la testa verso mia madre che mi stava guardando con disprezzo. Strano. Qui quella che dovrebbe essere delusa,sono solo io.
"Sai,ero venuta qua per scusarmi con te,per rimediare,per chiudere le cose lasciate in sospeso. Eppure,ogni volta che ti vedo,finiamo sempre per litigare." Dissi.
"Esci dalla mia casa. Io una figlia così,non la voglio avere. Ma non ti vedi? Guarda come ti sei ridotta. Come cazzo ti vesti? Come una puttana?" Sputó mia madre.
"Ma come si permette?" Urló una voce dietro di me. "Porca troia,è sua figlia. Come può essere così stronza con lei?"
"Tu stanne fuori." Urló mia madre.
"No. Non dire cosa il mio ragazzo deve o non deve fare." Lo difesi.
"Uscite dalla mia casa. Subito." Urló.
"Dov'è mio padre?" Dissi. Lei non rispose. Quanto mi fa girare i coglioni.
"Dove cazzo è mio padre?!" Urlai isterica.
"Non lo so. In giro per Londra." Rispose lei.Uscii da quella fottuta casa,seguita da Niall.
Ma come cazzo è potuto succedere? Come?! Ma chi cazzo se lo aspettava che mia madre stava facendo pranzo con la famiglia Styles? Chi?! Ed io cogliona,che volevo andare a casa sua per sistemare tutto. Che merda. Si dovrebbero vergognare per quello che hanno fatto. E poi da Harry non me lo sarei mai aspettata.
Quando ha detto che io non ero sua figlia,mi si gelò il cuore. Per non parlare di quando mi ha dato della puttana.
Non glie ne fregava un cazzo nè di me nè di tutto ció che mi circonda. Le importa solo di sè stessa. Ora inizio a capire perchè papà l'ha lasciata e,in questo momento,gli sto dando tutte le ragioni del mondo.Ero delusa,furiosa e arrabbiata. Qualsiasi cosa mi capitasse davanti,ero pronta per distruggerla.
Mi girai e notai che Niall mi stava rincorrendo.
Mi raggiunse e mi abbracció più forte che potè. La stessa cosa feci io,incrociando le braccia attorno al suo collo."Niall." Singhiozzai.
"Sh." Disse accarezzandomi la schiena. Sprofondai ancora di più la testa all'incavo del suo collo. Le mie lacrime non avevano intenzione di smettere. Mi inizió piano piano a girare la testa e poi sbam. Il nero più assoluto.#spazioautrice
AUGURI DI BUONA PASQUA BELLEZZE!
Questo è un piccolo regalino per voi.
Un bacione grande grande.All the love,E.
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The Bet
FanfictionLei, una ragazza qualunque. Lui, il ragazzo più famoso del mondo. Lei, come un uragano. Lui, come la quiete. Amore. Dolore. Leggete questa storia. Non ve ne pentirete.