CHAPTER 39

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#spazioautrice
Ragazze,allora vi avviso che non ho riletto il capitolo,quindi mi scuso se ci sarà qualche errore.
Buona lettura.
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Erano le 5:00 del mattino. Il sole stava per sorgere e potevo vedere i suoi raggi illuminare sempre di più Londra. Era fin troppo strano vedere il sole nella mia città. Di solito o era nuvoloso o pioveva. Un tempo proprio fantastico,no?
Beh,vi diró la mia. Per me,si. Amo la pioggia. L'ho sempre amata sin da bambina. Amavo quelle serate sopra al divano a vedere un film con una tazza di cioccolata calda tra la mani,mentre di fuori c'era il diluvio universale.

Mi ritrovo in un maledetto ospedale,stanca morta e con l'aspetto peggio di uno zombie,ad aspettare il suo risveglio. Alla fine del corridoio,vidi un distributore di merendine con vicino un distributore di bevande. Mi alzai molto lentamente e mi avviai per prendere un caffè. Misi la moneta di un pound e nel momento in cui stava facendo il caffè,presi il resto.
Una volta fatto,iniziai a sorseggiarlo dato che bruciava e mi avviai davanti alla stanza dove all'interno c'era Niall.

Passarono le ore e si fecero le 10a.m.
I minuti si trasformarono in ore e stare in quel dannato ospedale diventava mano a mano sempre più difficile.
Il mio cellulare era scarico,la mia forza era pari a quella di una formica e avevo voglia di dormire. Bene.

"Mi scusi. Lei è la signorina Smith?" Mi chiese un dottore avvicinandosi sempre di più.
"Sì." Affermai alzandomi dalla sedia. "Sono io."
"Volevamo informarla che il signorino Horan si è svegliato pochi minuti fa. Sta bene,ma mi raccomando di non fargli fare grandi sforzi. Deve stare a riposo per almeno una settimana."

A quelle parole,ringraziai il Signore. Finalmente si era svegliato. Oddio santo,è solo da ieri sera che non vedo i suoi occhi azzurri,ma mi sembra che sia passata un'eternità.

"Ora sta facendo delle analisi per controllare che sia andato tutto alla perfezione. Ah,per le stampelle non ce n'è bisogno. La ferita non è grave e riesce a camminare." Mi sorrise.
"Perfetto." Dissi io entusiasta.

Il dottore entrò nella stanza di fronte la mia. La voglia di vederlo diventava sempre più grande.
Volevo informare i ragazzi che Niall sarebbe uscito dall'ospedale,ma mi sembrava un po' improbabile dato che avevo la batteria del telefonino scarica.

"Puó entrare." Disse il dottore aprendo sempre di più la porta.

Avanzai a passi lenti e piano piano mi avvicinai sempre di più alla porta. Lo vidi. Mi dava le spalle,ma non appena si accorse della mia presenza,mi sorrise.

"Hey." Dissi io.
"Hey." Rispose lui.
Mi avvicinai di più a Niall,mentre lui si alzó lentamente.
"Ti fa male?" Dissi facendo un cenno alla gamba.
"Un po'." Disse alzando le spalle. "Andiamo?" Continuó.
Annuii.

"Se ci fossero dei problemi,non esitate a chiamarci." Disse la dottoressa.
Niall ormai si era avviato verso la porta. Immagino che non riusciva a stare nemmeno un minuto di più qua dentro.
"Lo faremo. Grazie di tutto." Dissi alla dottoressa per poi raggiungere Niall velocemente.

"Dov'è la macchina?" Chiese una volta usciti dall'edificio.
"Nel parcheggio." Dissi io,ironica.
Lui sbuffó.
"Non sei simpatica." Disse facendomi la linguaccia ed io ricambiai facendogliela anche io.
"Vieni qua." Disse prendendomi per la vita e spingendo il mio bacino contro il suo. Mi cadde una ciocca di capelli sul viso e Niall me la sistemò mettendomela dietro l'orecchio.
"Mi sei mancata." Mi sussurró all'orecchio per poi mordermi il lobo. Io chiusi gli occhi e mi lasciai andare tra le sue braccia.
Proseguì lasciando una scia di baci umidi sul collo per poi ritornare al punto di partenza. Si allontanò e fece incontrare la mia lingua con la sua. Continuammo a baciarci per ancora qualche minuto con diverse pause per riprendere fiato.
"Sai,non vorrei scoparti in mezzo alla strada." Disse ridendo. "Andiamo a casa piccola."
Mi prese per mano e fece incrociare le sue dita con le mie,mentre ci incamminammo verso la macchina.

---

Passarono due settimane e ormai il compleanno di Niall era alle porte. Avevo intenzione di fargli una sorpresa,ma di che tipo?
Con i ragazzi avevamo pensato di organizzargli una festa a sorpresa con tutti i suoi amici. Per caritá,non era una cattiva idea ma volevo fare qualcosa di più originale,non sempre le solite feste con alcool e musica.

"Per quest'anno si fa così." Affermó Louis.
"Ma qualcosa di più originale,no?" Dissi io. "Sempre le solite feste." Sbuffai.
"Cosa vorresti fare?" Mi chiese Liam.
"Non lo so,ma qualcosa di diverso."
"Ci dovevamo organizzare prima. Ormai mancano due giorni. Facciamo una festa qui con bevande,patatine e cose varie e poi ognuno a casa loro." Disse Liam. Per quanto vorrei che non fosse così,aveva ragione. Come sempre d'altronte.
"Io lo terrò occupato il pomeriggio. Erica,Danielle ed El penseranno ai preparativi,tu Liam farai la lista degli invitati mandando loro gli inviti, mentre tu Louis andrai a prendere una torta. Dopo ci metteremo d'accordo con gli altri invitati per il regalo." Disse Harry.
"Perfetto." Dissi io.

Mi alzai dal divano e andai a prendere un bicchiere d'acqua.

"Vieni con me e Dani a prendere i palloncini con altre decorazioni per la festa?" Mi domandó El.
"Mi cambio e arrivo." Dissi io. Con un salto,andai verso la mia camera.
Aprii la porta e mi diressi verso la finestra. Il tempo era peggiorato,ma non di tanto. Con un paio di jeans e una camicia si stava più che bene.
Spalancai le ante dell'armadio e presi i miei jeans neri che mi stavano a pennello e sopra mi misi una camicia a scacchi bianchi e neri. Presi i miei anfibi con un po' di tacco e andai in bagno. Mi misi un po' di mascara con il fondotinta. Cercavo di essere il più bella possibile,ma nello stesso tempo naturale. Indossai il mio amato cappotto grigio con il cappello nero dell'Obey.
Presi il mio telefono sopra il comodino e controllai se ci fossero dei messaggi,ma niente.
Misi il telefono in tasca e corsi verso le scale cercando di non inciampare nei miei stessi piedi.
Per quanto queste scarpe fossero così fottutamente belle e comode,erano così ingombranti. Ero una tipa che indossava Adidas o Nike,ma anche queste bambine che avevo ora non mi dispiacevano affatto.

"Sono pronta bitches."
"Che figonaaa!" Esclamó Dan.
"Andiamo che è e meglio. Ciao ragazzi,a stasera." Dissi salutandoli con la mano.
"Mi raccomando." Mi disse Harry,guardandomi.
Alzai gli occhi al cielo e chiusi la porta dietro di me. Scesi gli scalini del porticato e raggiunsi la macchina salendo sul posto del passeggero davanti.

"Merda,le chiavi." Imprecó El.
"Per fortuna che ci sono io." Disse Danielle porgendole le chiavi dell'auto.

El le sorrise e mise in moto.
Che una giornata piena di shopping abbia inizio.

***

"Mi fa male i piedi." Disse Dani,lamentandosi.
"Anche a me!" Aggiunsi io. "El,non potresti andare un po' più piano?"
"Ragazze,vi rendete conto che sono solo le 6:30 del pomeriggio e che siamo dentro a questo negozio da tre ore? Ci manca da comprare le candeline e poi abbiamo finito." Disse El avanzando sempre più velocemente.
"Ma se prendiamo un pezzo di pizza?" Chiesi io.
"Esatto. Una bella margherita.." Iniziò Danielle,ma io la zittii subito.

El non ci diede ascolto,così continuammo a camminare.

"Possibile che non si trovano delle fottute candele?" Dissi io controllando in giro.
"Trovate!" Esclamó Danielle.
"Finalmente." Dissi io.
"Compie 26 anni quindi ho preso due candaline con i due." Disse Danielle,ridendo.
"Andiamo a pagare." Disse El.

Una volta raggiunta la cassa,facemmo la fila e,quando fu il nostro turno,pagammo.

Dato che erano le otto,decidemmo di andare a prendere un pezzo di pizza e cenare nel centro commerciale.

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