CHAPTER 30

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Aprii gli occhi lentamente e guardai se affianco a me c'era ancora Kate,ma era sparita. Mi alzai da quel scomodissimo divano e andai a controllare in cucina notando che sopra il tavolo c'era un bigliettino dove c'era scritto che era uscita per prendermi la colazione.

Mi resi conto che stando con Kate ero al sicuro. Lei c'è sempre stata,mentre mia madre no. Mia madre non c'era mai stata in confronto a lei. A volte mi chiedo come sta mio padre. Mi manca tantissimo,nonostante quello che ha fatto e più vado avanti penso che ci sarà un motivo per aver fatto quello che ha fatto. So che è folle dirlo,ma penso che lui ci sarebbe stato.
Mia madre è impegnata con il lavoro. Pensa solo a quello. Invece mio padre.. Beh,non posso dire che gli voglio bene,ma mi manca.

La porta si aprii rivelando una figura con occhiaie,occhi rossi,viso bianco e capelli a fuori posto. Elisa.

Appena mi vide,venne incontro a me e mi abbracció,ma io ovviamente non ricambiai. Mi mancava,certo. Ma non ho dimenticato quello che ha fatto.

"E-Erica n-noi ti abbiamo cercato dappertutto,ma t-ti abbiamo trovato." Disse singhiozzando. "P-Perdonami,ti prego." Aggiunse.
"Come faccio? Non posso Elisa." Dissi facendola staccare da me e poi guardarla negli occhi. "Sono stata presa in giro dalle persone più importanti della mia vita. Nessuno è stato sincero con me. Tu me lo potevi dire,e invece? No. Sei rimasta zitta,ovviamente. Credevo che tra di noi non ci fossero segreti e guarda ora dove siamo finite. Forse la nostra non era una vera amicizia." Ammisi.
"Prova a capirmi.." Aggiunse,ma io la fermai,ridendo ironicamente.
"Capirti? Capirti? Stai scherzando?" Dissi urlando. "Persino Niall non mi ha detto di voi. Dovrebbe essere stata sincero sin dall'inizio. E poi la nostra storia si basava su una cazzo di scomessa!" Dissi urlando mettendomi una mano nei capelli cercando di mantenere il respiro regolare.
"Lui ti ama davvero,Erica. Tu non puoi capire come sta. Non l'ho mai visto comportarsi così per una ragazza. Ti ama." Disse Elisa,urlando.
Mi mancó l'aria a quelle parole. Ma io provavo gli stessi sentimenti che provavo quando stavamo insieme? Beh,nemmeno una settimana è durata la nostra relazione,quindi..

La porta si aprii e rivelò una persona sorridente.
"Ho portato la colazione." Disse Kate e appena ci vide perse il sorriso che aveva pochi secondi prima.
"Tranquilla stavo per andarmene." Dissi sforzando un sorriso e avviarmi verso la porta.
"Ma la colazione?" Disse dispiaciuta.
"Non ho fame. Scusa davvero Kate." E me ne andai,sentendo ancora lo sguardo su di me fino a penetrarmi dentro le ossa.

Odiavo essere al centro dell'attenzione. Dio,se lo odiavo. Era tipo avere tutti gli sguardi addosso a te e questa sensazione era nauseante.

Mentre camminavo tra le strade di Londra,lessi un nome della pizzeria "Pizza Italiana.". Quanto mi mancava l'Italia. La pizza,il gelato,Milano. Aaah,Milano. I miei vecchi amici. Mio padre.
E se parto e vado da lui? Dai miei amici? A Milano? Mi ricordo che mio fratello mi aveva regalato un biglietto aereo per quando volevo partire o fare una vacanza. Avrei usato quello.
Mi misi a correre raggiundo casa,sperando non ci fosse nessuno.
Appena entrai vidi El.

"Ericaaa!" Disse abbracciandomi.
"El." Dissi ricambiando.
"Mi dispiace. Io non sapevo nulla,credimi." Disse iniziando a parlare.
"Tranquilla El,ti credo. Ho deciso di andare a Milano,per staccare un po'. Ti prego non dire nulla ai ragazzi." Dissi raccomandandomi.
"L'Italiaaa! Aaah,che bellaaa. Tranquilla tesoro,starò muta come un pesce." Disse e la abbracciai.
"Mi mancherai tantissimo." Ammisi.
"Ei ei ei,per quanto parti?" Disse allarmandosi,facendomi provocare una piccola risata.
"Non lo so El,ma tornerò. Questo è poco,ma sicuro." Dissi ridendo. "Vado a preparare la valigia." Aggiunsi avviandomi in camera.

Beh,era vero. Mi serviva tempo per riprendimi,quindi non saprei quando sarei tornata.

Preparai la valigia con il giusto necessario e presi in mano il biglietto che mi aveva regalato Harry.

Scesi le scale e salutai per l'ultima volta El per poi chiamare un taxi.
Arrivò nel giro di 5 minuti. Il servizio a Londra era una cosa incredibile. Chiamavi un taxi e dopo due minuti arrivava.
Mi feci portare all'aeroporto più vicino. Pagai e raggiunsi il primo volo.
Dopo mezz'ora,ero già sull'aereo.

Ancora non ci credo che rivedró mio padre,i miei amici.
Ho trascorso la mia infanzia lì. Piuttosto,ho paura della reazione che avrà Harry appena saprà che sono dall'altra parte del mondo.
Beh,pazienza.
Dovrà accettarlo e accetterà la mia scelta. Almeno spero..

Direzione?Italia.

#spazioautrice
Scusate se è cortino🙊
A prestoo❤️

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