Ragazze non l'ho riletto. Se ci sono errori, ditemelo! Vi voglio bene e buona lettura.
I giorni passarono, ma di quel testa di cazzo nemmeno una traccia. Niall, nonostante le continue ricerche con l'aiuto dei ragazzi, non riuscì a trovare nulla. Era a dir poco assetato di vendetta, ma come biasimarlo? Ci aveva provato con me in Italia, mi ha seguita fino a qua in Inghilterra e per di più è entrato dentro casa sua e lo aveva picchiato. Mi domando solo perché.. Perchè tutto ciò? Perché la gente non accetta la realtà e non va a rompere le scatole altrove? Perché deve essere così ignorante quando desidera qualcosa, o meglio, qualcuno? Perché non si può semplicemente rassegnare? Perché? Perché non si fa i cazzi propri? Quante domande, ma risposte zero.
Io nel frattempo ero rimasta a casa di mio fratello, ma ovviamente Niall venì da me quasi tutti i giorni. Purtroppo ultimamente quando veniva qua a casa di Harry era abbastanza agitato perché non riusciva mai a trovare informazioni. Una volta provai a dirgli di lasciar perdere. Non sia mai. Mi mancava la tranquillità che avevo quando stavo con lui, le nostre passeggiate, i gelati, le serate davanti la tv sul divano a mangiare schifezze di tutti i tipi. Mi mancava semplicemente la quotidianità che vivevo prima con lui. Le cose ormai si erano fatte difficili e Niall ogni giorno che passava diventava sempre più ingestibile.
Stavo sul divano con Louis e stavamo proprio parlando di Niall quando la porta si aprì improvvisamente.
"Ragazzi venite con me. Forse ho capito dove si trova." Un Niall strano. Io appena lo vidi gli andai incontro.
"Niall per favore vieni a riposarti un po'." Gli dissi io pregandolo. "Ti prego." Lo capivo che aveva bisogno di dormire. I suoi occhi mi parlavano.
"Erica non adesso, okay?" Disse prendendomi il viso tra le sue mani. Mi guardò fisso e mi diede un bacio in fronte. Poi mi superò e mi lasció lì, sola e ferma come una pietra. Perché doveva fare così?
"Venite allora?" Chiese di nuovo Niall.
I ragazzi si alzarono ed uno a uno risposero affermando la domanda che era stata proposta due secondi prima.
"Vengo anch'io." Disse El.
"Ed io." La seguì Dani.
Io ero ancora lì, immobile. Ma forse sarei potuta andare con loro.
"Tu toglitelo dalla testa di venire. Harry rimani con lei per favore." Disse Liam. Guardai Harry e lo implorai con gli occhi.
"Per forza Erica." Disse appoggiando Liam. Alzai gli occhi al cielo.
"Posso almeno dire una cosa? Avete rotto il cazzo di decidere per me." Dissi serrando i pugni. "Niall per favore." Lo scongiurai, ma invano.
"Ti amo." E mi bació. " Stai tranquilla, okay?" Io annuii. Tranquilla? Ma che parola è? Che significa soprattutto?
Quando mi staccai, andai di sopra chiudendomi in camera.
Ma chi sono loro per decidere per me? I miei genitori? Cose fuori dal normale, completamente fuori. La porta d'ingresso nel frattempo si chiuse ed io sentii dei passi pesanti provenienti dalle scale.
La porta della mia camera si aprii e spuntò una chioma riccia dalla soglia.
"Posso entrare?"
"Ormai sei entrato." Dissi io facendogli notare che stava raggiungendo il mio letto. "Harry perchè mi dovete dire cosa devo o non devo fare? Io sono preoccupata per Niall e voglio stargli vicino, ma lo capite o no?" Proseguii incazzata.
"Erica vogliamo proteggerti cazzo. Loro sono forti e non ho alcun dubbio che lo batteranno."
Io chiusi gli occhi e feci un respiro profondo.
"Puoi almeno dirmi dove stanno andando?"
Lui sospiró.
"A casa di Demi."
Sbarrai gli occhi.
"Cosa!? Harry raggiungiamoli." Dissi io alzandomi dal letto.
Lui mi prese il polso.
"Erica ti fidi di me? Ce la faranno e se avranno qualche problema, cosa molto improbabile, useranno questo." Disse Harry facendomi vedere il telefono. "Ne sono in cinque. Stai tranquilla." Disse facendomi un sorriso per tranquillizzarmi.
"Ci provo Harry. Ci sto provando." Sospirai io. Lo abbracciai. Purtroppo non riuscivo a stare tranquilla. Era più forte di me. Niall, amore mio, torna presto.

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The Bet
FanfictionLei, una ragazza qualunque. Lui, il ragazzo più famoso del mondo. Lei, come un uragano. Lui, come la quiete. Amore. Dolore. Leggete questa storia. Non ve ne pentirete.