Pov's Niall
Tutto mi aspettai tranne che si gettasse nelle mie braccia. Dopo come mi aveva trattato, avevo proprio tolto dalla lista che facesse questa cosa. Non che mi dispiaccia, ovviamente.
Era fredda,bianca pallida e aveva il naso rosso così decisi di portarla dentro casa evitando che si raffreddasse ancora di più.Aprii la porta e presi una coperta sopra il divano mettendogliela intorno. Si sedette sul divano e ancora stava tremando.
"Vuoi che ti accendo il climatizzatore?" Chiesi io. Stupido. Certo che vuole. Non la vedi che si sta congelando?
"Si." Rispose con un filo di voce.Presi il telecomando e lo accesi. Premei più volte quel pulsante,ma non si accendeva. Cazzo.
"Climitizzatore di merda." Imprecai.
"Qualcosa non va?" Mi chiese lei.
"Non funziona." Le dissi guardandola. "Chiamo il tecnino." Aggiunsi.Presi il mio cellulare e chiamai. Mi rispose dopo qualche squillo.
"Come posso aiutarla?" Mi rispose una voce.
"Emmh,non mi funziona il climatizzatore. Potrebbe mandare qualcuno a ripararlo adesso?"
"Mi dispiace,ma in questo momento nessun tecnico è disponibile. Glielo manderemo domani."
"Assolutamente no. La mia ragazza si sta congelando e pretendo che qualcuno venga a ripararlo,cazzo!" Dissi alzando di più la voce. Che cazzo ho detto?Notai che lei sorrise e abbassó la testa,imbarazzata.
"Okay okay,si calmi. Dove abita?"
"Greater London 26" Risposi.
"Cinque minuti e arrivo." E attaccó."Tranquillo non c'era bisogno di tutta questa fretta." Disse lei.
"Ti stai congelando piccola." Dissi soffocando una risata.
Lei sorrise. Finalmente un sorriso vero.Suonò il campanello.
Cavolo,ma che aveva preso il treno? Si sarà ovviamente impaurito da come l'ho trattato."Salve. Il climitizzatore è infondo al corridoio." Dissi indicandolo.
Il tecnico annuii e si avviò per fare il suo lavoro.Mi sedetti affianco a lei e la abbracciai cercando di riscardarla grazie al calore del mio corpo. Lei si strinse ancora di più a me e mise la testa all'incavo del mio collo.
È una cosa troppo bella quando ci abbracciamo. Proviamo le stesse emozioni,brividi."Con mia madre ho chiuso. È una stronza." Sussurrò.
"Che ha combinato questa volta?" Dissi accarezzandole i capelli.Pov's Erica
"Mi ha mentito. Mio padre è qua Niall. Ti rendi conto che io sono andata a Milano per cercarlo e lui stava qua? Il bello è che non me l'ha detto,ma l'ho scoperto da sola mentre lo stava dicendo al suo amante!" Dissi alzando la voce. "Sono delusa,arrabbiata per il suo comportamento." Dissi staccandomi da lui.
Sospirai.
"Aspetta,aspetta,aspetta! Tua madre non si sarebbe sposata con il padre di Harry?"Silenzio.
Oddio. Ero così troppo arrabbiata con lei che non mi sono nemmeno ricordata del padre di Harry!Presi il cellulare.
"A chi chiami?"
"Ad Harry."Non volevo sentirlo,tantomeno chiamarlo,ma non avevo altra scelta.
Rispose subito dopo il primo squillo.
"Erica." Disse lui. "Oddio quanto mi sei mancata. Finalmente mi hai chiamato. Ero così preocc-" Lo fermai.
"Harry,ho parlato con mia madre." Dissi camminando avanti e dietro per la stanza con gli occhi di Niall addosso. Quasi che mi mettevano a disagio.
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The Bet
FanfictionLei, una ragazza qualunque. Lui, il ragazzo più famoso del mondo. Lei, come un uragano. Lui, come la quiete. Amore. Dolore. Leggete questa storia. Non ve ne pentirete.