CHAPTER 46

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Aprii lentamente le palpebre pesanti degli occhi. Avevo un fottuto mal di testa.

"Merda." Dissi,appoggiando la schiena sullo schienale del letto.
All'improvviso,la porta si aprì e riveló Niall con in mano un vassoio con tutte squisitezze.

"Hey piccola. Ti ho portato la colazione al letto." Disse,ammiccando un sorriso.
Io sorrisi. Non avevo neanche la forza di parlare. Mi sentivo male,tremendamente male. Mentre lei ovviamente,se la starà spassando con il padre di Harry,fregandosene di me. Io stupida,che ci sto male. Ma chi me lo fa fare? Chi? Mi ha fatto sia da madre che da padre per ben 10 anni,senza l'aiuto di nessuno. Sembrava così bella,onesta,dolce. Invece è una strega ripugnante.
"Mangia qualcosa." Mi disse dolcemente Niall,distraendomi dai miei pensieri.

Si mise seduto sul letto,appoggiando il vassoio sul comodino facendo attenzione a non capovolgere il bicchiere pieno di spremuta. Posizionó poi lo sguardo su di me.

"Come stai?" Mi chiese.
Mia madre mi ha dato della troia. Il giorno di Natale la mia famiglia non mi ha invitato. Mio fratello mi ha mentito. Mio padre sta in giro per Londra e chissà se è vivo o morto.
"Bene." Dissi ironicamente.
Lui abbassó lo sguardo.
"Sai Niall. Si sta bene quando l'unica persona che c'è stata per te per ben 10 anni,se ne sia andata. Si sta bene quando una madre non ama più la propria figlia. Si sta bene non avere nemmeno un genitore. Si sta bene." Sputai.
Lui sospiró e abbassó lo sguardo.
"Vado a farmi una doccia." Dissi.
Mentre mi stavo alzando,caddi sopra a Niall. Non avevo nemmeno la forza di reggermi in piedi.
"Eieiei. Ci sei?" Mi chiese prendendomi fra le sue braccia.
Avvolsi le mie braccia intorno al suo collo e piansi. Piansi per le persone che non si meritavano nemmeno una lacrima.
Niall mi fece staccare da lui e mi guardó. Mi asciugò le lacrime,ma invano. Ricadevano e ricadevano sempre più velocemente.
"Non meritano le tue lacrime." Mi disse.

Mi prese a mo di sposa e mi adagió sul letto. Lui si mise di fianco a me.

"Non meritano tante cose Niall." Dissi con voce spezzata. Ed era vero. Certe persone non si meritavano niente di niente. Certe persone erano cattive. Erano menefreghiste e insensibili e si occupavano solo di se stesse,non considerando le cose attorno a loro. Ci sono molti individui con queste caratteristiche e mia madre era un esempio.
"Allora non farlo,cazzo. Non star male per delle persone che ti fanno sentire peggio di una merda." Urló.

Aveva ragione.

"Per favore. Non riesco a vederti così." Disse ascigandomi le ultime lacrime rimaste sul viso. Tirai su col naso.

Ad un tratto,Niall si mise a cavalcioni su di me,facendo attenzione a non farmi peso. Mi mise una ciocca di capelli dietro l'orecchio.

"Hai degli occhi bellissimi." Disse.
Io sorrisi e sentii che le ferite sul mio cuore si stavano rimarginando. "Non permettere a nessuno di far togliere la loro brillantezza,intesi?" Mi chiese ed io annuii.
"Brava bestiolina." Disse facendo strofinare il suo naso con il mio. Io sorrisi per il gesto.
"Come mi hai chiamata?" Dissi,facendo l'offesa.
"Bestiolina." Disse lui,in modo compiaciuto.
Io gli sorrisi e lo baciai. Potevo star incollata per un'ora sulle sue labbra,senza mai stancarmi. Ma che dico? Un'ora? Ma anche per tutta la vita.

Ci staccammo e Niall prese un pezzo di pancakes dal vassoio. Io rifiutai.
"Dai. Ti faccio l'aereoplanino come i bambini." Disse. E me lo fece. Io risi e lo mangiai,masticando lentamente.
"Dopo di questo basta." Gli dissi.
"Ma ne hai mangiato solo un pezzo." Sbuffó.
"Mi basta Niall. Davvero." Lo rassicurai.
"Sei un'obesa." Disse,prendendomi in giro.
"Come te." Dissi facendogli la linguaccia.

Sinceramente,volevo prendere qualche chilo in più. Mi vedevo fin troppo magra e,tralasciando questa mattina,mangiavo come un maialino. Sono sempre stata così da quando avevo 6 anni. Mi ricordo che all'età di 4 anni ero un'obesa. Avevo le guance paffutelle e il corpo grande come un bombolone.

"Hai angora le fotografie di quando eri piccolo?" Gli chiesi.
"Penso che stanno in salone. Perchè?"
"Vorrei vederle." Dissi con un sorriso da ebete.
"Facciamo così. Adesso mangi un po'. Poi,mentre ti vai a fare la doccia,io tiro fuori l'album." Propose lui ed io accettai.
Prese un altro pezzo di pancakes e ci mise sopra un po' di nutella. Prese la forchetta e infilzó il pezzo,per poi portarmelo fino alla bocca.
Fece così per altri 10 minuti,poi mi allungai verso il vassoio prendendo un sorso di spremuta.

Prima di alzarmi dal letto,lo baciai. Andai verso l'armadio,ma non trovai la biancheria di ieri sera. Solo ora mi rendo conto che sto indossando solo una sua maglietta a maniche corte nere.
"Niall,dove hai messo la biancheria che portavo ieri?" Dissi io,mentre le mie guance andarono a fuoco.
"Dentro il primo cassetto. Si è asciugata stamattina." Aprii il cassetto e mi diressi in bagno,ringraziandolo.

Il pensiero che Niall ieri sera mi aveva spogliato e aveva visto il mio corpo nudo,mi fece rabbrividire. Per carità,mi aveva visto nuda la notte del suo compleanno,peró questa situazione mi mise a disagio.

Andai sotto la doccia e mi lavai,strofindando la spugna su tutto il mio corpo. Misi poi un po' di shampoo sulla mano e mi strofinai per bene i capelli.

Sto bene. Erica,stai bene.
Ovvio che stai bene. È solo un periodo un po' cosí,ma andrà tutto bene.
Mi mancavi mini me.
Uuuh.
Credi davvero che si aggiusterà tutto?
Ne sono sicuro.
Mi ti ricordavo tanto stronzo,sai?
Si cambia tesoro.

Mi sciacquai i capelli e uscii dalla doccia. Mi avvolsi un ascigamano sul corpo,ascigandomi. Una volta asciugata,indossai l'intimo.

Presi il phone dal cassetto sotto il lavandino e attaccai la spina alla presa. Mi iniziai ad asciugare i capelli a testa in giù. Dato che avevo i capelli lunghi,ci voleva un'eternità per asciugarli. Però ne valeva la pena. Mi piacciono molto.

Li lasciai un po' umidi e me li legai in una coda alta. Sbloccai la serratura e aprii la porta,per poi andare in camera. Presi una maglietta di Niall bianca e un paio di pantaloncini grigi fino al ginocchio,larghi. Poi presi un paio di calzini bianchi.

Adoravo indossare i vestiti di Niall. Non solo perché profumavano di lui,ma anche perché erano comodi e sportivi. Io raramente indossavo vestiti e penso che tutti se ne siano accorti. Sono più una tipa che ama jeans e felpa.

Raggiunsi Niall in salone. Lo trovai inginocchiato e indaffarato a sistemare la videocamera per i filmini vicino alla televisione.
"Dove cazzo sta la presa?" Disse,imprecando. Io sorrisi a quella scena e mi avvicinai a lui,lentamente e silenziosamente.
Abbassandomi,avvolsi le mie braccia attorno al suo collo e gli baciai la guancia. I suoi muscoli si rilassarono al mio tocco.

"Cosa c'è che non va amore?" Gli chiesi,dolcemente.
Lui rise e mi portó le gambe attorno la sua vita. Si alzò facendo si che io stessi sulle sue spalle.

"Sono più alta di te." Dissi,entusiasta.
"Non mi superi nemmeno con i tacchi bestiolina." Disse ridendo.
"Prima 'scricciolo',poi 'pulce' adesso 'bestiolina'." Dissi,facendo roteare gli occhi al cielo.
"Ne vuoi altri? Potrei chiamarti orsarchiotta o scoiattoina o-" Lo bloccai all'istante.
"Può andar bene anche 'bestiolina'." Dissi,ridendo all'incavo del suo collo.
"Tu invece,puoi chiamarmi Niall sonoilsessochecammina Horan." Disse,malizioso.
"Horan,la convinzione fotte la gente." Dissi,smerdandolo.
Mi lanció all'indietro,ma per sua fortuna c'era il divano. Lo fulminai.
"Come ti permetti di dirmi queste cose?" Disse offeso.
Con una mano,mi bloccò i polsi sopra la testa e con l'altra iniziò a farmi il solletico.

L'ho ripetuto tante volte e,se non fosse chiaro per tutti,lo ripeterò ancora una volta. Con lui,i problemi non esistevano.

#spazioautrice

Mantengo sempre le mie promesse.
Taaadaaaan. Spero davvero che questo capitolo sia di vostro gradimento.
Un bacione!

Ericaxx

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