CHAPTER 51

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La festa per Zayn andò bene nonostante i pianti finali. Non volevamo che partisse ancora. Quanto tempo sarebbe passato ancora prima di vederlo? Giorni? Settimane? Mesi? O persino anni? Questo pensiero mi distruggeva sempre di più, secondo dopo secondo. Avevo bisogno di una persona come lui al mio fianco, ma sono certa che nonostante la distanza, nonostante il tempo passi, lui ci sarà sempre per me ed io per lui.

"Vuoi un bicchiere d'acqua?" Mi chiese Niall una volta giunti a casa. Io scossi la testa.
"Vorrei solo andare a dormire. Ho la testa in fiamme." Dissi io massaggiandomi le tempie. Lui annuì per poi salire entrambi al piano di sopra. La musica di questa sera mi ha distrutto.

Mi levai quello scomodo vestito che avevo ancora per la festa e mi misi una maglietta di Niall. Mi infilai sotto le coperte e lui fece lo stesso. Mi abbracciò da dietro, facendo combaciare il mio bacino con il suo.
"Buonanotte amore." Disse lui,lasciandomi un bacio sui capelli.
"Buonanotte Niall."

****

Delle urla di sotto mi fecero aprire gli occhi. Guardai la sveglia sul comodino vicino al letto. Segnavano le 4:16am. Sentii un rumore e quasi sobbalzai.

"Ma che cazzo." Dissi io. "Niall" Continuai cercandolo tra le lenzuola. Persi un battito quando realizzai che lui non c'era. Mi alzai di corsa e andai al piano di sotto, ma mi fermai di scatto quando una scena raccapricciante mi si presentò davanti agli occhi.

"Niall." Dissi io cercando di trattenere le lacrime. Lo trovai per terra con la mano sporca di sangue. Gli andai incontro, ma non sapevo cosa dover fare. Mi misi le mani tra i capelli. Aveva un taglio sul braccio e una pugnalata sullo stomaco.
"Niall dobbiamo andare all'ospedale." Dissi io prendendo il mio telefono sul tavolo, ma una mano mi fermò.
"Salvami tu." Sussurrò lui.
"C-Cosa?"
"Hai sentito bene Erica. Prendi delle garze e il disinfettante in bagno." Mi ordinò. Io annuii insicura di ciò che stavo per fare. Presi l'occorrente che aveva richiesto e andai di nuovo da lui. Lui mi spiegò cosa dovetti fare ed io,un po' impacciata e incredula, ci riuscii. Finito il lavoro mi guardò, ma io non riuscii a sostenere il suo sguardo.
"Chi è stato Niall?"
Lui sospirò.
"Non lo so Erica. So solo che troveremo quel bastardo e gliela feremo pagare." Disse lui con un filo di voce.
"Hai visto il suo volto?"
"Si. Lo riconoscerei ad un chilometro di distanza."
"Come ha fatto ad entrare?"
"Erica non lo so. Sicuramente dalla porta, ma non so come." Ed io guardai la porta ancora aperta. Mi alzai di corsa e la chiusi a chiave. Avevo ancora lo sguardo fisso sulla porta cosicché appoggiai la fronte su di essa e piansi.

"Vieni qua." Mi chiamò lui. Ma non mi mossi minimamente. Odiavo piangere davanti alle persone.
All'improvviso sentii dei passi dietro di me. Mi girai di scatto e trovai il viso di Niall a pochi centimetri dal mio. Con un braccio si resse sulla porta.
"Sto bene piccola." Disse asciugandomi le lacrime con l'altro braccio.
"Niall se non fossi scesa in tempo tu saresti potuto mor-"
"Non lo dire nemmeno. Non è successo, okay? Sono qua."
E prima che potessi ribattere,mi ritrovai le sue labbra sulle mie. Il gusto di menta mi invase e vi giuro che cosa più buona non ci poteva essere. Era un bacio che racchiudeva tutte le emozioni che sentivamo in quel preciso momento: amore, tristezza e paura. Era un bacio voglioso ed io lo volevo, lo volevo più che mai, ma adesso non è nelle condizioni adatte.

"Non siamo al sicuro qua." Mi disse lui, staccandosi.
"Prendi ciò che ti serve e avvisa tuo fratello che stiamo andando da lui." Io lo guardai per un momento.
"Niall,io credo che sarebbe meglio raggiungerlo domani mattina."
"Erica. Non farmi incazzare, chiamalo e andiamo da lui." Disse prendendo le chiavi della macchina.
"Niall non  puoi guidare in queste condizioni." Lo fermai,prendendolo per un braccio. "Per una volta ascoltami." Continuai.
Lui sospirò.
"Ti aspetto in macchina." Ed uscì dalla porta di casa.

Imprecai. Non c'era una fottuta volta che non si facesse come diceva lui.  Ero stufa del suo atteggiamento ed era ora di farla finita. Andai di fuori raggiungendolo.

"Non puoi decidere per me." Urlai.
"Erica lo sto facendo per te, cazzo. Sali in questa fottuta macchina prima che una pallottola ti entri in testa." Aveva ragione,ma da un lato.
"Harry dorme adesso. Mi uccide se lo andiamo a svegliare."
"Ti uccide se c'è di mezzo la tua salute? Fidati Erica. Lo conosco a tuo fratello quindi sali in questa fottuta macchina prima che ti ci metta dentro io." Disse severo con uno sguardo agghiacciante. E come tutte le altre volte,cedetti. Salii in macchina e chiamai Harry.

"Pronto?"  Disse con voce assonnata.
"Harry sono io."
"Tutto bene? Perché a quest'ora?"
"Stiamo venendo da te."
"Che è successo?"
"Ti spiegherò tutto dopo,tranquillo." Riattaccai cercando di rassicurarlo.

Solo ora mi rendo conto che sono uscita con addosso solo la maglia di Niall.

"Almeno potevi darmi il tempo per cambiarmi." Dissi io,guardandolo. Lui non si mosse,mantenne lo sguardo davanti e impugnò più duramente il volante.
"Niall." Lo chiamai io.
"Erica non sei al sicuro con me." Sputò lui.
Cosa stava dicendo? Mi ha protetto sempre da tutto e tutti,mi ha salvata da Demi. Come fa a dirlo?
"Non è così Niall e lo sai." Dissi io,mettendo una mano sul suo braccio.
"Per un po' è meglio se rimani a casa di tuo fratello." Disse questa volta guardandomi. "Almeno fammi risolvere questo problema. Non voglio che ti faccia male anche tu,non me lo perdonerei proprio."
"Niall io rimango con te che ti piaccia o no. Niente e nessuno mi farà cambiare idea."
"Erica sono serio." Disse frenando. Solo ora mi accorgo che eravamo arrivati davanti a casa mia. "Stammi il più lontana possibile prima che risolvo questo caso. Lo dico per te. Verrò io a casa di tuo fratello. Non ti lascerò sola." Continuò sfiorandomi la guancia.

Io annuii, ma di certo non lo avrei ascoltato.

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