11°Capitolo

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Entro in macchina di John ,un Alfa 147 grigia.
"Da pure a me la valigia" mi dice gentilmente john,gliela passo e la mette nel cofano mentre mi siedo dietro al posto di guida che presumo sia il suo.
Chiudo la sportella mentre John si siede davanti a me e mette in moto l auto, Anastasia si aggiusta guardandosi sullo specchietto in alto.
Partiamo e giro lo sguardo a sinistra verso il finestrino guardando l orfanotrofio come se fosse l ultima volta in cui l avrei visto,sento una strana sensazione nello stomaco,un misto di ansia e nostalgia,sono passati pochi minuti da quando sono uscita e già mi manca tutto e tutti.
Siamo in macchina da credo dieci minuti è c'è un silenzio abbastanza imbarazzante,ammiro gli alberi e le case che passano dal finestrino,non so il perché ma mi rilassa,mi aiuta a non fissarmi sul pensiero di essere ogni minuto più lontana dall unica famiglia che ho mai conosciuto fino ad ora,cosa mi riserverà ora la vita? Che tipo di genitori saranno john e Anastasia ? E poi mi chiedo anche se sarò in grado di essere una brava figlia,non so cosa si prova ad avere dei genitori non li ho mai avuti,sono incuriosita.Adesso anche emozionata.
"Tra qualche minuto arriviamo a casa" annuncia John dandomi un occhiata attraverso lo specchietto retrovisore e facendomi un sorriso "non prendere esempio da lei eh" aggiunse scherzosamente  indicandomi con la testa Anastasia che si era completamente addormentata ed ogni tanto dindolava con la testa in avanti ,risi piano per non svegliarla mentre John faceva delle piccole frenate facendola andare leggermente in avanti con la testa ma ancora non si svegliava "ha il sonno pesante?" chiesi continuando a ridacchiare "si diciamo che ogni tanto mi lascia divertire un po " in quel momento Anastasia si sveglia e lancia la prima cosa che trova a John ,un pacchetto di fazzoletti "Ei sto guidando sai?" si difese ridendo,l atomosfera è diventata più scherzosa e il peso d ansia sul mio stomaco è diminuito.
Dopo qualche minuto di battute tra John e Anastasia e risate siamo arrivati.
Jhon rallenta parcheggiando su un viale di fronte ad una casa a due piani ,affianco c' erano tante altre case una accanto all altra.
Noto che c'è un bellissimo giardino all entrata con un sentiero di pietre.
Scendo dall auto e mi immobilizzo per qualche secondo vedendo un altalena che mi porta alla mente il sogno.."Vaniglia?" Jhon era in parte a me che mi guardava preoccupato con in mano la mia valigia "si?" risposi guardandolo "so che sarà difficile per te rincominciare da capo ma faremo di tutto per far si che tu ti senta a tuo agio " disse gentilmente guardando Anastasia che concordò con un sorriso "Vaniglia,volevo chiederti una cosa... ci tengo ad avere una foto ricordo,posso?" disse speranzosa Anastasia rivolgendosi a me mentre mi mostrava una macchina fotografica ,io annuii sorridendole e le si illuminarono gli occhi.
"Sorrideree" disse guardando nell obbiettivo della macchina fotografica.
Anastasia scatta la foto e il mio sguardo si sposta sulla finestra del piano superiore della casa.
C'è qualcuno che ci guarda da lassù nascosto dietro ad una tenda,chi sarà..?

Ciao a tutti :) scusate se sto scrivendo meno frequentemente ma sto anche lavorando e scrivo quando ho tempo.
Per qualsiasi cosa commentate fatemi sapere se sto procedendo bene o c'è qualcosa che non va e cercherò di migliorare :)

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