38°Capitolo

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Will era in parte a parlare con Samantha ed io di tanto in tanto gli davo un occhiata per capire com'era la situazione.
Lui la ascoltava con espressione seria e lei parlava piano con aria dispiaciuta mentre gli si avvicinava lentamente sempre di più fino ad arrivare vicino al suo petto ma Will gentilmente la prende dalle spalle e la allontana da lui.
Mi vibra il cellulare e rispondo distrattamente senza neanche controllare chi mi aveva chiamata "Pronto?" dico "Vani sono Anastasia,tutto bene?" risponde dall'altro capo del cellulare "Mamma! Si si,tutto apposto tranquilla" la informo girandomi dando le spalle a Will e Samantha "si sta facendo tardi,state tornando?" domanda,mi distacco dal cellulare controllando l'orario,l' 01:00 .
Riporto il cellulare all'orecchio "ehm..si tempo che Will finisce di parlare e torniamo" l'avviso,non mi ero accorta si fosse fatto di già così tardi,il tempo è volato.
Chiudo la chiamata con Anastasia e mi sento due mani da dietro sui miei fianchi e sussulto presa alla sprovvista.
Mi volto,è Will.
"Mi hai fatta spaventare scemo" gli dico mentre lui mi lascia andare "come siamo irritabili,chi era al cellulare?" domanda incuriosito "cosa voleva Samantha ?" rispondo con un altra domanda "Niente..si è scusata eccetera..eccetera..non importa e tu non hai risposto" sottolinea alzando un sopracciglio "lo so" dico stuzzicandolo "chi era?Quel David?" insiste avvicinandosi di più a me "No!" esclamo restando ferma "era solo Anastasia ,si è fatto tardi" aggiungo poi "già ..torniamo a casa" sale in sella alla moto e aspetta che io mi sieda dietro di lui.
Lunatico? Direi.
Chissà cosa gli ha detto Samantha ,non riesco a pensare più a nulla appena Will mette in moto e parte a tutta velocità.
Arriviamo a casa,Will entra nel viale parcheggiando la moto,scendo e gli porgo il casco.
"Ti è piaciuto il concerto?" si informa mentre ci incamminiamo alla porta "si è stato bellissimo ,solo era un po affollato" rispondo "ovvio,in quei locali c'è sempre tanta gente" ridacchia "perché ridi?" lo guardo interrogativa "così ,mi va" fa un alzata di spalle e mi sorride,è così bello vedere quell'espressione sul suo volto,ricambio e lui mi si avvicina posandomi una mano delicatamente sul viso,ci guardiamo a vicenda e senza accorgercene ci eravamo fermati già da un po accanto alla porta.
Intuendo cosa stava per succedere decido di sfotterlo scherzando,arrivo quasi a sfiorargli le labbra e poi gli do un bacio leggero sulla guancia accanto alla bocca "buona notte" gli dico ed entro in casa sorridendo appoggiandomi dall'altro lato della porta "stava per baciarmi" esprimo a bassa voce con aria sognante,avevo il cuore che batteva forte e il desiderio di tornare indietro e lasciarmi baciare ma sembrava che lui non aveva ancora chiuso completamente con Samantha.

Gemelle diverse (In Revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora