53°Capitolo

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L'emozione che sentivo dirigendomi da mia madre era indescrivibile,avevo bisogno di rivederla e abbracciarla,di sicurezza.
Entrai ansiosa nella sua stanza spalancando la porta,la raggiunsi e la strinsi in un abbraccio nostalgico "ei,ei,sono qui,tranquilla piccola" mi strinse anche lei "mi sei mancata,ho avuto paura" le dissi trattenendo le lacrime "mi dispiace,ma sto bene" mi accarezza dolcemente i capelli dandomi un bacio sulla testa.
Lei non era la mia vera madre ma per me rimane sempre una persona importante a cui tengo molto,che considero come una madre.
Scaccia il pensiero di Nadia dalla testa per non rattristirmi,ci avrei pensato più tardi con calma e ne avrei parlato anche con Anastasia.
Will era rimasto sulla porta "si può ?" chiese gentilmente,mi staccai piano da Anastasia "si entra" lo invita indicandogli la sedia dato che io ero praticamente seduta sul letto accanto a lei.
"Samantha come sta?" chiese poi preoccupata ,rimasi in silenzio "be..si deve ancora riprendere del tutto ma presto starà bene" la informa Will.
Presto starà bene...con lui affianco..
Ma perché allora prima mi ha abbracciata in quel modo? Sono così confusa.
"Vani,è tutto apposto?" Anastasia mi guardava "si,quando tornerai a casa?" chiesi sorridendole "penso a breve" risponde sorridendo anche lei.
Ci dissero che l'avrebbero dimessa la sera dopo.
Appena entro in macchina trovo il cellulare sul sedile anteriore.
Lo prendo e mi siedo mentre Will si mette alla guida,John era rimasto con Anastasia per la notte.
Partiamo ed io clicco più volte con insistenza il pulsante di accensione del cellulare ma invano,la batteria era scarica.
"No.." ovviamente,che sfortuna! Butto la testa all'indietro sbuffando.
"Che ti prende?" mi lancia un occhiata "volevo parlare con mia sorella ma il cellulare non si accende fantastico vero?" faccio una risata amara "hai bisogno di riposare e poi penserai a tua sorella" parcheggia nel viale arrivati a casa.
Metto il cellulare in carica "Se vuoi puoi anche andare.." gli dico "credo resterò qui..magari dormo direttamente con te" si avvicina a me "cosa..!?" divento paonazza al pensiero "scherzo,scema,il divano sembra invitante" ride,lascio il respiro che trattenevo senza accorgermene.
"Fa come vuoi,tanto sei testardo" alzo gli occhi al cielo e mi dirigo in bagno per una doccia.
Mentre mi lavo penso a tutte le cose che mi sono successe in cosi poco tempo..incredibile.
E pensare che prima la mia vita era limitata nell'orfanotrofio.
Mi rilasso sotto l'acqua tiepida che scorre sopra la mia testa,abbandonando tutti i pensieri per un attimo.
Quando esco dal bagno passo dal soggiorno per chiedere a Will se voleva gli preparassi qualcosa da mangiare,eravamo stati tutto il giorno fuori.
"Will?" mi zittisco appena lo noto addormentato sul divano.
"Già crollato" faccio un piccolo sorriso e lo copro cob una coperta,andando poi a chiudere la serranda.
Entro in stanza e Shir si struscia contro le mie gambe "mi sei mancato anche tu,sembri farmi le feste come un cagnolino" lo prendo in braccio e gli poso un bacio sul naso ,portandolo con me sul letto.
Mi addormento abbracciata a Shir e con la medaglietta di mia sorella posata sul cuore stretta nella mano destra.

Gemelle diverse (In Revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora