45°Capitolo

126 9 0
                                    

Entriamo in auto e Will guida in direzione dell'ospedale.
Non mi importava di disubbidire in quel momento pensavo solo a voler stare con Anastasia.
Non avrei mai ringraziato abbastanza Will per questo suo gesto,sento un sentimento sprigionarsi dal mio cuore verso di lui.
"Eccoci" mi informa fermando l'auto ,spegne il motore e scende dall'auto,esco anche io.
"Wow..è un edificio enorme.." dico mentre alzo lo sguardo sull'ospedale "già ,mai stata in ospedale?" chiede "mai,andiamo?" dico impaziente "a me non sono mai piaciuti..mi sembra di avere un deja vu..be andiamo" si mette le chiavi in tasca incamminandosi dentro all'ospedale con me al suo fianco.
Ero disorientata senza Will non saprei come orientarmi qui dentro,sembra quasi un labirinto.
Ci fermiamo davanti ad un ufficio dove troviamo una signora sui trent'anni indaffarata a parlare al telefono con aria distratta ,ci fa segno di aspettare "no..ah si quello era interessante..no troppo costoso" continuava a parlare con la persona dall'altro capo del telefono e non sembrava affatto per questioni di lavoro.
Will si spazientisce "può darci cortesemente attenzioni!?" le dice deciso e diretto con una certa cortesia forzata "ti richiamo più tardi,si va bene,ciao" chiude la telefonata guardandoci "cosa desiderate" la guardo infastidita "cerchiamo una paziente che è qui a causa di un incidente,Anastasia Kannedy " la informa Will con voce calma "be..vediamo.." digita qualcosa sul suo computer analizzando le informazioni "voi siete?" ci chiede "lei è la figlia ed io..il suo ragazzo" risponde Will ,lo guardo stupita ,il mio ragazzo!?
"Va bene..seguite il corridoio poi salite al secondo piano in fondo a destra c'è la stanza della signora Kannedy n° 14 " finisce di informarci "ok grazie" dice Will "ah..al momento non è lì però.." aggiunge poi "in che senso?" domando agitata "è in sala operatoria da una decina di minuti" chiarisce con cautela "cosa?dove possiamo andare per aspettarla..cioè deve esserci anche mio padre qui..e.." inizio a parlare a raffica "la sala d attesa, per favore?" mi blocca Will parlando al posto mio e prendendomi per mano "andate lungo il corridoio e svoltate a sinistra troverete delle scritte sulle porte,tra cui la sala d attesa" risponde indicandoci il corridoio "grazie" ci dirigiamo nella direzione indicatoci,è inquietante quanto bianco ci sia qui..è ovunque,svoltiamo a sinistra e dopo varie porte troviamo la sala d attesa.
Entro aprendo piano la porta e trovo John seduto con la testa fra le mani e le dita nei capelli,di fronte a lui un enorme porta con sopra una luce accesa ,che indicava l operazione in corso.

Gemelle diverse (In Revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora