NONO CAPITOLO:

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<<Dio RALLENTA!>> urlò Teresa aggrappandosi disperata alla camicia. Il pugno che avvolgeva un lembo di quella setosa stoffa color porpora era strettissimo, tanto da farle sentire le unghie nella carne malgrado l'indumento a separale.

Dimitri ridacchiò voltandosi verso di lei.

Teresa rabbrividì nel vederlo. Non era riuscita a tenere gli occhi chiusi per via della sua curiosità, voleva scoprire la strada per arrivare lì, in quel pezzo di paradiso sperduto, il luogo del SUO ricordo, il ricordo di una carezza che avrebbe dovuto aspettare incerta fino alla prossima estate per riavere.

<<DIMITRI TI SCONGIURO GUARDA LA STRADA!>> urlò disperata mentre il vento le soffiava nei polmoni, rendendole difficile esprimersi.

Due lacrime trasparenti le si erano formate già da un po' ai lati degli occhi.

Non capiva se per il terrore della velocità a cui stava sfrecciando o per l'aria che gli si scagliava contro indifferente, irritandoli e colorandoli di un tenue e filamentoso rosa.

Di sicuro quello non era il momento più adatto per scacciarle con il dorso della mano. Un piccolo allentamento alla sua presa e sarebbe finita con la schiena sull'asfalto.

L'idea la fece tremare irrimediabilmente.

Dimitri si voltò ancora, questa volta l'espressione seria e a tratti perplessa.

<<Hai freddo?>> chiese ignorando la strada.

Teresa spalancò gli occhi terrorizzata.

<<Se tu non guidassi così non ne avrei!>> sbottò nervosa. Tutto il suo corpo era un ammasso di rigidi muscoli.

E di certo non era il freddo ad averla ridotta in quello stato.

Dimitri sorrise riportando rapido il suo sguardo sulla strada e poi nuovamente su di lei.

Quell'odiosa abitudine era il miglior infuso per far crescere rabbia e passione in chiunque.

Teresa stropicciò le labbra mettendo da parte per un attimo la paura.

Non era tanto la rabbia a confonderla quando la passione.

Dimitri la guardò incupendosi leggermente.

<<Se non ci diamo una mossa tua madre potrebbe precederci>> informò voltandosi completamente.

Teresa tirò un sospiro di sollievo nel notarlo.

Sua madre.

In tutto il pomeriggio non ci aveva nemmeno pensato.

Un brivido la pervase al solo pensiero di un'ennesima punizione.

Dimitri si voltò ancora una volta. Le sue perle nere sembravano quasi preoccupate.

<<Prendi il mio giubbino!>> le urlò mentre il vento gli scompigliava i capelli verso dietro.

Anche in quello stato la sua bellezza non era stata minimamente oltraggiata.

<<Cosa?>> chiese Teresa portando le sopracciglia quasi ad unirsi.

Non tanto per non aver capito ma sorpresa da quelle parole.

Dimitri staccò una mano dal manubrio e rapido lasciò strisciare il braccio fuori da una delle maniche del giubbino in pelle nera. Gli ultimi raggi del sole morente si riflettevano sulla superfice lucida ma morbida.

Riportando nuovamente la mano sul manubrio, tolse l'altra per ripetere lo stesso gesto.

<<Mettilo!>> le ordinò in un urlo, non voltandosi più e passandole l'indumento con la mano portata dietro di se.

PRESCELTI (Maledizioni sulla Pelle)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora