Non si rese effettivamente conto di quello che stava avvenendo, il suo corpo reagì in maniera quasi del tutto istintiva. Sentì le gambe bruciarle e tirarle per l'ennesimo improvviso sforzo. Percepì chiaramente il dolore nel momento in cui le sue ginocchia incontrarono rovinosamente il pavimento e infine il calore delle fiamme avvolgerle e ardere sui suoi palmi. Si era lanciata con disperazione tra Dimitri e il fuoco del candelabro cercando in tutti i modi di spegnere quel piccolo incendio. Era caduta rovinosamente a terra nel suo maldestro e disperato tentativo di salvare quel prezioso pezzo di pergamena rimasto in gran parte intatto. Non aveva badato nemmeno alla reazione di Dimitri in quel momento, si era accasciata a terra colpendo più volte il foglio antico con il disperato bisogno di recuperare l'unica possibilità per redimersi. Avrebbe fatto tutto ciò che era in suo potere per riportare a Rosmarie quello che a causa sua aveva perso, avrebbe stretto i denti, avrebbe lottato, avrebbe affrontato fiamme più intense di quelle pur di riparare la perdita che portava la sua firma.
Prese un lembo della vestaglia e in tutta fretta cercò di arrestare l'avanzare delle ultime lingue di fuoco rimaste, tamponandole con quella. Le mani le bruciavano e non osava contare il numero delle bruciature che si era procurata ma era riuscita nel suo intento, la pergamena era in parte consumata dalle fiamme ma alcune zone erano ancora ben leggibili. Tolse alcuni pezzi di cenere che vi erano rimasti sopra ma il pezzo di carta ingiallito dal tempo le venne strappato dalle mani doloranti prima che potesse farle smettere di tremare per l'agitazione.
Sentì solo dopo le dita di Dimitri stringerle il collo e scaraventarla di peso contro lo scaffale che avevano di fronte. Uno strano suono le uscì dalle labbra ma arrivò al suo orecchio così fiocamente che Teresa a stento poté percepirlo. Il dolore che aveva tentato in tutti i modi di reprimere per arrivare fino a lì sembrava essere tornato con un'intensità tale da offuscargli gran parte dei sensi, si sentiva stordita e come sul punto di rompersi. Guardò il volto di Dimitri appena riuscì a far scendere lungo il suo viso le lacrime che si erano fermate tra le sue ciglia.
Le pupille di lui erano quelle di un lupo, dorate e segnate da una linea verticale nel mezzo nera come la pece, i canini erano due schegge aguzze e bianchissime, visibili anche in mezzo alle tenebre di quel posto.
Il suo intero sguardo, anche in quel momento, anche mentre lo aveva visto cercare annientare la sua unica possibilità di salvezza, anche se lo aveva odiato negli attimi di distruzione precedenti a quell'istante, restava la pugnalata più grande da ricevere nel petto. Era così pieno di rabbia, così pieno di disprezzo e anche se Teresa sapeva benissimo che in quel momento a sbagliare era lui, non riusciva nemmeno per un attimo a non sentirsi in colpa, per la sua fragilità, per il suo modo di essere, per i suoi fallimenti e più di tutti per non essere mai riuscita a imprimergli un'emozione diversa dal disprezzo da associare a lei stessa.
Le ringhiò dritto sul viso non appena la sua presa si fece più ferra e il respiro sembrò morirle sulle labbra.
<<COSA CAZZO CI FAI TU QUI?>> chiese in un urlo disumano sbattendola nuovamente contro uno degli scaffali. Teresa cercò in vano di raggiungere il pezzo di carta che Dimitri reggeva nella mano libera ma la sua debolezza era tanta che le sue braccia si arrestarono a mezz'aria.
Il Re delle ombre guardò prima quello che rimaneva delle pergamena e poi nuovamente lei, ringhiò ancora, sembrava reclamare una risposta che Teresa in quel momento non voleva e non aveva la forza di dargli.
Allentò leggermente la presa per permetterle di parlare ma i suoi occhi rimasero persi nella tempesta d'ira che li colpiva.
L'aria le entrò nei polmoni in un doloroso flusso che la fece ispirare rumorosamente. Non c'era una sola corda vocale che in quel momento non le dolesse. Non c'era un arto che non era provato da infinite fitte. Lo guardò distorcere le labbra in un sorriso raccapricciante, reso ancora di più tale da i due denti sporgenti. La luce del candelabro ancora ardente gli illuminava soltanto una parte del viso. Sembrava privo di ogni umanità, come se in quel momento la parte più iraconda e selvaggia di lui fosse venuta a galla per mostrarsi a lei.
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PRESCELTI (Maledizioni sulla Pelle)
ParanormalPrimo libro della saga "Maledizioni sulla pelle" di stregatto69 #3 in Paranormale il 13/09/2015 TRAMA. Teresa è nel pieno delle vacanze estive, la scuola è giunta al termine e un periodo propenso di divertimenti e festeggiamenti è l'unica vetta a c...