PRESCELTI (Maledizioni sulla Pelle)

QUARANTADUESIMO CAPITOLO:

Le fiamme lentamente stavano avanzando percorrendo una strada imprecisa e tortuosa, tutto ciò che sfioravano veniva da loro inglobato e ridotto in leggera cenere, la quale rendeva l'aria ancora più pesante e difficile da respirare. Il fumo annebbiava loro la vista e il caldo torrido e intenso non facilitava l'intero quadro generale. Era stato abbastanza ovvio dedurre chi avesse appiccato l'incendio. Le mani di Basil, sporche e unte di olio nero erano una prova più che evidente ma ciò che sfuggiva ad entrambi era il perché.

Dimitri osservò a lungo il fratello con sconcerto. Sapeva di stare perdendo tempo prezioso per agire ma in quel momento non riusciva a muoversi. Il suo volto sembrava scavato da solchi profondi, specialmente in prossimità delle guance, i suoi occhi azzurri e luminosi come diamanti avevano perduto tutta la loro brillantezza, a dire il vero l'intera luce che da sempre accompagnava il bene non c'era più, inghiottita da qualcosa che lui per primo in quel momento non riusciva a comprendere.

Si voltò verso Teresa, la preoccupazione e la paura che lesse sul suo volto sembravano le stesse delle sue. Il castello stava andando in fiamme, il suo intero regno sembrava sull'orlo del caos e lui non sapeva come muoversi. Non era mai successo prima d'ora che subissero un attacco. Basil era suo fratello, il loro legame gli permetteva di gestire entrambi gli elementi in armonia e tranquillità. Bene e male si basavano sulla coesistenza reciproca e i loro scontri, seppur presenti nel loro trascorso, non avevano mai coinvolto i loro ruoli, non si erano mai spinti fino a recare danno alle anime e ai regni.

<<Basil!>> urlò Teresa di fianco a lui riuscendo come per un attimo a risvegliare entrambi, Dimitri dal panico che lo stava lentamente incastrando e Basil da qualsiasi demone lo controllasse in quel momento.

Si voltò appena verso di loro poggiando finalmente i piedi per terra. Non un suono uscì dalla sua bocca. I vestiti che indossava in quel momento erano logori e sporchi di cenere ma questo dava l'impressione che non lo riguardasse da vicino. Le fiamme così insistenti e voraci che rischiavano con il loro tocco di ferirlo, sembravano per lui come assenti, come se ciò che in quel momento stavano vivendo Teresa e Dimitri non fosse lo stesso scenario in cui si trovava anche lui.

Il ragazzo dalla folta chioma bionda mosse la testa ondeggiando il capo in maniera insolita, come per imitare le movenze di un serpente. I suoi occhi si strinsero in un'espressione infastidita che durò soltanto per un breve attimo.

Il sorriso che comparve sulle sue labbra non era lo stesso che Teresa si trovava a ricevere come di consuetudine. Era distorto, quasi raccapricciante che ebbe il dubbio sincero sull'effettiva identità di chi si trovava realmente davanti a loro in quell'istante. Se non fosse stato per le ali non avrebbe tardato ad apostrofarlo come uno spettro. Le borse violacei che segnavano i contorni dei suoi occhi vennero distese leggermente in un'espressione poco rassicurante.

Sentì come in ritardo le mani di Dimitri sfiorarle il braccio e spostarla dietro di lui. Da dietro le sue spalle possenti continuò a percepire lo sguardo velenoso di Basil su di lei più del calore delle fiamme. Non capiva cosa stava realmente accadendo e probabilmente in quel limbo di incertezze era lo stesso in cui era finito Dimitri, ma era chiaro che c'era qualcosa che non tornava assolutamente nel giovane Re della luce.

<< Cosa credi di fare?>> urlò a squarcia gola il Re delle tenebre, il suo intendo non era quello di affrontare il gemello ma di prendere il tempo necessario per capire quanto stava loro accadendo.

Il suo opposto lo fissò immobile, scuotendo solo per un attimo le spalle in una risatina isterica.

<<Darti finalmente ciò che meriti>> rispose in un tono anomalo per lui, più freddo e distaccato di quanto entrambi ricordassero.