QUARANTESIMO CAPITOLO:

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La mattina seguente Teresa si era sentita stranamente bene al suo risveglio, come se per la prima volta a distanza di molto tempo fosse riuscita a riposare davvero, in uno stato di quiete che nemmeno il suo trascorso a Cryland le aveva mai offerto.

Cercò di distendere i muscoli fino al possibile, sfiorando con i piedi la trabacca in legno. Le lenzuola erano piacevolmente fresche su di lei e il contrasto con il calore del camino, ancora presente nonostante la lunga notte, creava un'atmosfera che le impediva di abbandonare quel posto tanto comodo.

Dimitri al suo fianco sembrava gradire più di lei quello stato, i suoi occhi chiusi lasciavano comunque intravedere un'espressione distesa e rilassata. Teresa gli si avvicinò e gli spostò alcune ciocche dal viso. Le piaceva osservarlo mentre dormiva, era qualcosa che lo rendeva insolitamente indifeso e più umano di quanto fosse realmente.

Lo sentì mugugnare qualcosa e le sue spalle si scoprirono nel suo tentativo di abbracciarla.

<<Resta ancora un po'>> le aveva detto con le palpebre serrate, mentre la sua voce lentamente si allontanava dagli strani versi dettatigli dal sonno.

Teresa sorrise e gli si fece più vicina. Non avrebbe mai potuto fare a meno di quella sensazione di protezione che solo tra le braccia di Dimitri le era concessa.

Il Re aprì finalmente gli occhi e il sorriso che accompagnò il suo concluse che effettivamente quella giornata non poteva iniziare meglio di così.

Lui le diede un bacio leggero sulle labbra ricercando quel contatto che la notte aveva interrotto. Era incredibile come ogni volta, anche quando soltanto la punta del naso sfiorava il suo, il cuore di Teresa rispondesse in maniera immediata accelerando la sua corsa.

<<Ora posso essere sicuro di non stare sognando>> scherzò lui poggiandosi con il gomito sul cuscino morbido e finemente ricucito. La sua visuale ora era migliore e gli permetteva di giocare con alcune ciocche di Teresa riverse accanto a lui.

<<Se vuoi posso darti un pizzicotto!>> lo schernì lei mimando il gesto. Lui in risposta rise sfiorandole con l'indice le guance piene e sollevate verso l'alto.

Non aveva mai portato nessuna donna nelle sue stanze e il motivo era abbastanza ovvio e ben intuibile, anche se era certo che perfino in condizioni normali non avrebbe mai permesso ad altri di sconfinare così tanto nella sua sfera personale. Solitamente quando si lasciava coinvolgere in divertimenti momentanei erano le altre donne ad invitarlo nei loro letti e quando il sole sorgeva alto lui era già di ritorno tra le sue anime corrotte.

Con Teresa non sapeva ancora ben descrivere il mare di sensazioni che aveva scoperto ma si era stupito di se stesso nel provare una profonda e liberatoria sensazione di sollievo nell' averla trovata accanto a lui al suo risveglio. Il suo profumo misto al proprio non lo infastidiva, anzi lo tranquillizzava.

<<Come si ci sente a svegliarsi Regina?>> le chiese lui in tono scherzoso ma carico di curiosità.

Teresa sembrò pensarci un po' su ma non tardò ad aprirsi con spontaneità, un altro lato di lei che Dimitri in fondo ammirava e invidiava in maniera costante e parallela.

<<Non è cambiato molto, mi sento solo in attesa di voler cominciare>> esclamò lei lisciando un lembo di stoffa sul quale era adagiata, con lo sguardo perso verso il futuro.

<<Ho voglia di dimostrare il mio valore, so che questo titolo è importante e il mio intento è quello di rappresentarlo al meglio, senza mai perdere me stessa. È una sfida dalla quale non voglio fuggire e per cui so anche che dovrò impegnarmi a fondo>> concluse ritornando come sempre in cerca di quelle perle nere che non l'avevano al contrario mai abbandonata.

PRESCELTI (Maledizioni sulla Pelle)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora