capitolo 8

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Raggiungo fuori gli altri ragazzi e non li trovo. Bene perfetto, ora dove accidenti vado?

Faccio marcia indietro e torno dentro sperando di trovarli a quel cavolo di tavolo.

Mi va bene anche se sono tutti sbronzi e svenuti per terra, l'importante è ritrovarli ed avere un punto di riferimento.

Dopo aver passato di nuovo il mare di corpi, finalmente li vedo e tiro un sospiro di sollievo. Mentre cammino vado a sbattere contro una ragazza "scusami!" le dico sorridendo anche se ad essere precisi è lei che dovrebbe chiedere scusa a me visto che è lei che ha il suo cazzo di piede sopra il mio. "ehi cretina guarda dove cazzo vai!" e poi mi da una spinta versandomi contemporaneamente della roba blu addosso dal suo bicchiere. Si mette la mano davanti alla bocca e comincia a ridere guardando la macchia blu sul mio vestito PREFERITO. Momento, momento. che cazzo ha detto? E principalmente che cazzo ha fatto? Guardo fuori di me il mio abito e vedo che è andato. Sarà quasi impossibile togliere questa schifezza dalla stoffa. Lei continua a guardarmi e a ridere: evidentemente l'acido che ha usato per farsi quei stupidi capelli color paglia deve avergli dato completamente al cervello.

"Senti barbie ossigenata, stai attenta a come cazzo parli se non vuoi che ti strappi le tue stupide extension da due soldi e te le faccia ingoiare insieme a quello che resta del tuo stupido drink" non urlo, non sbraito, glielo dico come se le stessi dando un consiglio, avvicinandomi al suo orecchio. Non mi deve fare incazzare più di quanto lo sono già.

Poi la guardo un ultima volta e me ne vado: solo Cole ha osservato la scena e mi guarda preoccupato come se potessi rompermi da un momento all'altro. È alto sempre sul metro e ottanta e non ha il fisico da modello di Abercrombie come gli altri quattro essendo più magro, ma non per questo meno muscoloso : ha i capelli biondissimi e lisci legati con una piccola coda.

Penso che se li scogliesse gli arriverebbero sotto il mento. Ha degli occhi grigio-azzurri e con una forma lievemente allungata, ha un bel sorriso con un dente dell'arcata superiore leggermente storto, ma a lui sta bene.

Sugli orecchi ha due dilatatori a forma di cono, sono neri con delle spirali bianche e l'orecchio destro completamente ricoperto di orecchini a campanella e a perline d'argento.

Ha solo un tatuaggio sul braccio sinistro e sulla mano ha uno strano disegno maori, contornato dai numerosi anelli alle dita. I polpacci da quello che mi ricordo da prima, sono invece completamente ricoperti di inchiostro nero e colorato.

Tra tutti e cinque i ragazzi lui è quello con l'aria più tranquilla: ispira tranquillità e serenità e a primo impatto mi verrebbe da pensare che sia il filosofo del gruppo.

"tutto bene? Ho visto la scena e scusami se non sono intervenuto ma mi è sembrata troppo divertente" cerca di non ridere e io lo guardo esasperata "ridi pure, tanto ormai sono consapevole di essere ridicola. E comunque perché saresti dovuto intervenire?" mi guarda come se fosse ovvio "fiorellino li in mezzo sembri un cerbiatto in mezzo alla fossa dei leoni. È normale che la prima cosa che uno pensa di fare è.." lo interrompo " ancora con questa storia? Ma vi siete messi d'accordo? So cavarmela e non sono un cerbiatto solo perché ho questo stupido vestito, che ora tra l'altro è tutto rovinato."

Mi sento una merda per essere sbottata così con lui e mi viene da piangere perché più passa il tempo più mi rendo conto che hanno ragione... questo non è il posto adatto a me. Cerco di trattenere le lacrime e guardo di nuovo Cole " comunque piacere Isabel!" gli porgo la mano perché non me ne frega niente se pensa che sono un idiota, tanto ormai.

"Piacere Cole! Ora togliti quel muso lungo dalla faccia e andiamo a divertirci." Si scola tutto d'un fiato il suo bicchiere e poi ci avviamo verso il tavolo.

io, te e l'infinito #Wattys2016Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora