Arrivati a casa di Jake sono tesa come una corda e credo vivamente di svenire da un momento all'altro.
Lui non è da meno anche se ha fatto di tutto per stemperare la tensione.
"eccoci arrivati" "Davvero?" gracchio e lui ride mentre si sporge per baciarmi "sei adorabile" ridacchio e poi mi volto a dare un primo sguardo alla casa.
Mentre scendo lentamente, molto lentamente dalla macchina mi guardo intorno sempre più incredula e capisco senza ombra di dubbio che Jake proviene da una famiglia benestante.
Molto benestante.
Non riesco a staccare gli occhi dall'immensa villa in pietra fino a quando Jake non si schiarisce la voce con fare imbarazzato "Isa?" mi volto senza saper bene cosa dire.
"Sì?" si gratta la testa mentre cerca qualcosa da dire "mmmh... direi di andare" annuisco e lo seguo in silenzio verso l'ingresso.
"Dammi la mia valigia, hai già la tua" gli dico gentilmente mentre cerco di afferrarla e lui mi guarda divertito "tranquilla la porto io! Con quante cose ci hai messo dentro non riusciresti a spostarla di un millimetro" "ehi! Non è vero! Non ci ho messo così tante cose" alza un sopracciglio "sembra che tu vada via per settimane e non per pochi giorni" rido "ok.. ok. Forse mi sono lasciata un po' prendere la mano.. " "un po'? comunque non è un problema. Fortunatamente hai un ragazzo muscoloso e forte, oltre che bellissimo e simpatico"
La modestia fatta persona. Cerco di non ridere ma è veramente difficile. Mi sta stuzzicando e io non posso far a meno di sorridere felice: tutta quella tensione non la sopportavo più così lo supero e mi piazzo davanti a lui, costringendolo a fermarsi.
"che stai facendo?" assumo un espressione seria "ok, visto che ho qui con me mister muscolo... testiamo veramente la sua forza e resistenza" capisco dallo sguardo che sta per fare una delle sue battute sconcie così prima che possa dire qualsiasi cosa gli salto in braccio aggrappandomi come un koala.
Non se l'aspettava e rischiamo di perdere l'equilibrio "Isabel, cazzo" sta ridendo e io lo seguo sempre più divertita "vai mister muscolo, conducimi all'ingresso".
Mi guarda e mi stampa un bacio sulle labbra poi sospira " cosa devo fare con te".
Tra le risate e il rischio di spezzarci l'osso del collo arriviamo finalmente davanti alla porta di casa dove ad attenderci ci sono i suoi genitori con sguardo tanto sorpreso quanto confuso.
Così dopo aver completato nel mio viso la scala cromatica del rosso decido di scendere dal mio mister muscolo e rendermi presentabile.
"Salve! Scusate noi.." non riesco a finire la frase che vengo interrotta dall'abbraccio caloroso di Letitia "cara sono così felice di vederti!" mi sorride dolce e io ricambio ancora più in imbarazzo "grazie.. mmmh... anche io sono felice di essere qua".
Poi si volta verso suo figlio e lo stringe in un abbraccio ancora più caloroso. Vedo Jake irrigidirsi e temo per il peggio... ma poi si rilassa e finalmente ricambia l'abbraccio.
Mi volto e vedo il volto del padre di Jake carico di soddisfazione mentre mi fissa "benvenuta Isabel.. è un piacere averti qua con noi" mi abbraccia dolcemente e io arrossisco ancora di più "grazie, ne sono felicissima."
Dopo i saluti rimaniamo tutti e quattro impalati davanti alla porta senza saper bene cosa dire e cosa fare. Mi volto verso Jake e vedo che è in uno stato di tensione così alta che potrebbe uscire di testa da un momento ad un altro.
Fortunatamente Letitia si avvia all'interno della casa, quindi come robot la seguiamo. Appena varco l'ingresso rimango di nuovo a bocca aperta: il salotto in stile ultra moderno nei toni del marrone e del beige è così bello che sembra essere uscito da uno di quei giornali su come arredare casa.
STAI LEGGENDO
io, te e l'infinito #Wattys2016
RomanceIsabel si è appena trasferita a Berkeley, California, per frequentare l'università che ha sempre sognato. A salutarla all'aeroporto oltre ai suoi genitori, ci sono il suo fidanzato secolare e la sua migliore amica. Isabel è una ragazza timida, i...