La mattina dopo appena sveglia vengo travolta da quello che è successo la sera prima con Jake.. ondate di gioia subito sostituite dalla rabbia e dalla vergogna.
Vado in cucina dove trovo Nat che sta preparando i waffle e io solo a vederli mi torna in mente quando quell'idiota mi costrinse a mangiarli. Un'altra prima volta con lui. E solo il pensiero che si è rubato il mio primo orgasmo, che è stato il primo ragazzo a farmi sentire realmente piacere mi manda fuori di testa.
"Ciao Isabel" mi studia con lo sguardo ma saggiamente evita di tirare in ballo l'argomento " 'giorno Nat" mi siedo e inizio a mangiare i waffle buttandoci sopra tanta, troppa cioccolata per poi subito dopo infilzarli con così tanta rabbia che rischio seriamente di rompere il piatto.
Sto cercando di trasformare quel waffle in waffle-wodoo e colpire ripetutamente lo stronzo bastardo con l'ego enorme.
Nat continua a guardarmi preoccupata senza dire niente "Oggi è una bella giornata. Stasera inizio il mio primo turno di lavoro" butto là solo per dire qualcosa e far sì che lei smetta di studiarmi.
Sospira prima di mangiare un pezzo della sua colazione "Isabel perché non ne parli con me? Lo sai che non ti giudicherei. L'unica cosa che potrei fare è andare a castrare quell'idiota".
La guardo facendo un sorriso "penso che dopo tenterebbe seriamente il suicidio" ridiamo insieme "In ogni caso stai tranquilla per me. Non è successo niente con lui ieri sera. È passato a congratularsi" mando giù un goccio di succo per evitare di guardarla negli occhi. Non sono ancora pronta a parlarne con qualcuno, significherebbe far diventare più reale la cosa.
Non posso neanche chiamare Silvia per raccontarglielo perché non mi darebbe tregua.
Nat annuisce ma capisco che non mi ha creduto.
Chiudiamo lì l'argomento e spero vivamente che non lo tiri di nuovo in ballo.
La giornata trascorre velocemente e la sera inizio il mio primo turno al Jeffrey's Pub. Delle cameriere in tiro mi consegnano la divisa. Ma sono tutte belle qua dentro? Mi sento fuori luogo e al centro dell'attenzione.
Sono tutti incuriositi dalla nuova arrivata, ma fortunatamente si dimostrano tutti gentili e cordiali. Almeno quasi tutti.
La divisa per la sera, diversa da quella del pomeriggio, è semplicemente composta da una minigonna e una canotta nera che lascia scoperto un filo di pancia. Sulla canotta in alto a sinistra c'è scritto in grassetto il mio nome in lettere rosa e brillantate.
Ho indossato le mie converse bianche (al contrario del resto delle cameriere che indossano dei veri e propri trampoli) e mi sono fatta due trecce legate con dei minuscoli fiocchi rosa, giusto per riprendere il rosa del mio nome scritto sulla maglia.
Mentre Cam mi assegna i tavoli e mi spiega come comportarmi sia mentre servo che quando sono dietro al
bancone, non faccio altro che tirarmi giù l'orlo della gonna. Mi sembra sia esageratamente corto rispetto ai miei standard e lui se ne accorge "Isa non si vede niente stai tranquilla. In ogni caso se qualcuno ti inopportuna, visto che i testa di cazzo ci sono dappertutto.. non devi far altro che chiamare i buttafuori premendo il tasto del bracciale che ti ho dato e loro saranno da te in un attimo".
Gli sorrido grata della pazienza e delle rassicurazioni che mi sta dando è simpatico e mi ricorda Ken il fidanzato di Barbie.
È il classico californiano biondo con i capelli tirati indietro, abbronzato e bello da morire. Sarà sicuramente campione di surf e andrà a letto con la cheerleader più famosa dell'università.
Però è simpatico e nel tempo che trascorriamo insieme mi fa ridere un sacco, aiutandomi a preparare bene un drink o a muovermi nel locale.
Le altre cameriere non sono malissimo ma la maggior parte di loro pensano a fare le oche con i clienti serviti ai rispettivi tavoli.
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io, te e l'infinito #Wattys2016
RomanceIsabel si è appena trasferita a Berkeley, California, per frequentare l'università che ha sempre sognato. A salutarla all'aeroporto oltre ai suoi genitori, ci sono il suo fidanzato secolare e la sua migliore amica. Isabel è una ragazza timida, i...