capitolo 42

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Entro a grandi passi in camera di Jake, prendo la mia valigia e inizio a riporre tutto ciò che mi capita a tiro, probabilmente anche cose non mie. Indosso un paio di jeans e una t shirt per il viaggio.

Poi vado al bagno a struccarmi e una volta che mi son guardata allo specchio, succede l'inevitabile.. scoppio a piangere come una fontana. Sono sconvolta e inizio a dare pugni sul ripiano del lavandino.

Come cazzo è possibile che poche ora fa stavamo facendo l'amore?

Ah no, già.

Io stavo facendo l'amore... lui mi stava scopando! Cristo santo! Quanto cazzo sono idiota?

Anche se non ci fosse andato a letto.. che cazzo è successo tra di loro? Perché mai nascondermi una cosa del genere? Perché mi nasconde tutto?

Come posso fidarmi di una persona così? Cosa cazzo dovrei fare?

Sto piangendo, sono sconvolta... non ci voleva.. non ci voleva... cazzo.

Facciamo tre passi avanti e cento indietro. Che tra l'altro, io faccio passi avanti e cento indietro. Lui rimane lì, immobile, nello stesso cazzo di punto iniziale.. senza muoversi, paralizzato tra le sue paure e paranoie inesistenti, illudendomi che qualcosa stia cambiando quando non è così.

Mi fa tutto schifo, mi faccio schifo da sola perché ancora non ho capito che lui, questa storia, questa situazione mi porteranno a toccare il fondo.

"Isabel" sento Jake che cerca di aprire la porta e io non gli rispondo "Isabel apri questa cazzo di porta" "vattene via stronzo" sento che impreca "Isabel se mi fai spiegare mag..." "non me ne frega niente delle tue spiegazioni, scuse di merda o quel che sono! Non voglio sentire più una cazzo di parola uscire da quella bocca".

Penso di non avergli mai parlato così, ma sono così stanca che non ne posso più.

Passano alcuni attimi di silenzio e poi sbotta "O apri questa cazzo di porta o la butto giù, forse non ci siamo capiti" dio ma perché dev'essere così testardo?

Non gli rispondo e sento che da due cazzotti ai lati della porta. Che faccia pure, la porta è la sua... non è un problema mio "Isa cazzo! Apri questa cazzo di porta! Non parleremo, non ti toccherò neanche... ma esci fuori da lì".

Ci penso un attimo e poi valuto le varie opzioni... non posso certo rintanarmi qui dentro a vita... devo uscire da qua ed affrontarlo.

Mi alzo e con voce tremante gli rispondo "ok... tu... tu non ti devi avvicinare. Devi starmi lontano" sento che sospira e poi dice sì, così esco e me lo ritrovo davanti appoggiato al letto.

Devo essere in condizioni veramente pietose perché mi guarda e vedo la sua espressione riempirsi di rimorso "Isa devi ascoltarmi.." si alza per venirmi incontro ma io mi stringo di nuovo su me stessa " non voglio sapere niente... mi sono stancata...di tutto".

Si passa una mano tra i capelli, segno tipico che è agitato "ti prego.. ti prego ascoltami... non sono andato a letto con lei.. non lo farei mai" "non ti credo e non mi interessa" gli passo accanto e mi rimetto a preparare la borsa "non ti interessa?" lo dice con voce incredula e incazzata "Jake basta ti ho detto... puoi smetterla di blaterare?" mi volto verso di lui e vedo che mi sta fissando male.

Bene, so di star esagerando a parlargli così, ma se lo merita.

"Senti hai tutte le ragioni di questo cazzo di mondo per essere incazzata... ma ti giuro sulla mia stessa vita che da quando stiamo insieme Corinne non l'ho mai sfiorata... non ci vado a letto da minimo quattro anni! Cristo santo Isabel ascoltami quando ti parlo.. Isabel!" sbatto con forza la chiusura della valigia "che cosa credi che faccia? Che ti creda?... qualcosa è successo quella sera, che tu l'abbia sfiorata o no!" sento le lacrime salirmi di nuovo agli occhi e lui imprecare "Ero ubriaco... a causa tua.." faccio una risata sarcastica "a causa mia! Che strano!... ti ho dato così tante motivazioni per farti ubriacare non è vero?... sei ridicolo! Qui l'unico che continua a far star di merda l'altro sei te!".

io, te e l'infinito #Wattys2016Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora