capitolo 27

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Sto camminando alla velocità della luce verso casa e sento la rabbia dentro di me aumentare sempre di più. Sono perfettamente consapevole del carattere menefreghista di Jake, ma cazzo! Un minimo di tatto nel dire certe cose.

Doveva proprio ricordare a tutti cosa hanno fatto quella sera? Così oltre a sapere che glielo ha preso in bocca ora so che c'è anche andato a letto insieme.

L'immagine del piercing di lei mi riaffiora di nuovo e mi mordo il labbro così forte da farmi male.

Cristo! Che nervoso.. ma poi.. perché non gli ha detto che non gli interessava e basta? Perché ha dovuto dire che solo momentaneamente non era disponibile?

Molto probabilmente e spero sia così, non si è reso conto di questo particolare. Ma per me è fondamentale.

Ho il terrore di essere trattata come quella povera ragazza, tra un paio di mesi.

Il fatto è che.. lui non è abituato a pensare ad un'altra persona. È questo il problema di tutto. Continuerà a porsi così nei miei confronti ogni volta che ne avrà l'occasione.

Non mi rendo conto di essere già davanti casa e mentre cerco le chiavi nella borsa, impreco tra me e me. La giornata era cominciata benissimo e come al solito, deve sempre andare storto qualcosa.

Vorrei mandare un messaggio ad Erick per dirgli di non venire oggi pomeriggio ma poi ci ripenso.

Starei tutto il giorno a rimuginare sulla scena alla mensa, quindi meglio distrarmi con qualcuno.

Mi avvio verso il cancelletto, quando noto la moto di Jake parcheggiata al solito posto.

Con lui appoggiato a braccia incrociate. Mi sta guardando diffidente, capisco che sta cercando di capire il mio umore.

Gli passo accanto a testa alta senza neanche guardarlo e lui alza i sopraccigli sorpreso.

Con tutta la calma che ho in corpo e ne ho davvero poca, visto che c'è lui che mi sta guardando e, la voglia di infilargli una chiave sull'occhio è tanta, apro il cancelletto e mi dirigo verso il portone.

Non so se mi segue, non me ne frega niente.

Apro la porta e la vorrei chiudere sbattendola, per fare un po' di scena, ma non ci riesco visto che c'è lui che la blocca "Jake che stai facendo?" "Tu che stai facendo? Fammi entrare" "No!""Sì!" sbuffo esasperata mentre lui con poco sforzo spalanca la porta ed entra, guardandomi male.

"Ma sei completamente pazza?" io? rischia di prenderle seriamente "No!" mi segue mentre io lancio le mie cose sul divano "Perché te ne sei andata così dalla mensa?" lo fulmino "tu che dici?" allarga le braccia frustrato "stai a vedere che è per colpa mia" sbatto con forza un bicchiere sul bancone "No, figurati!" apro con forza il frigorifero e lui mi si avvicina guardingo "Non ti capisco" mi verso dell'acqua e lo guardo ancora peggio "io invece oggi ti ho capito benissimo, puoi starne certo" le immagini di loro due, le sue parole, il suo menefreghismo scoppiano dentro di me trasformandomi in una rabbia incontrollabile.

Lo supero mentre mi tolgo le scarpe, altrimenti sono sicura che gliele lancerò contro "Isabel cazzo! Ti vuoi calmare? Dimmi qual è il problema! Che ti ho fatto?" "Ti ho detto che non ho niente! Ora lasciami stare, ho da fare" mi piazzo vicino alla televisione per accenderla, sperando che se ne vada, lasciandomi in pace con la mia rabbia.

Poi all'improvviso sbotta "ti deve venire il ciclo?" che cazzo ha detto? Ho capito bene? lo guardo così male che lui indietreggia, mentre io prendo una scarpa da terra e gliela tiro.

Lui si para e scoppia a ridere "Ehi! Che ho detto di male?" Mai. Dire. ad. Una. Donna. Incazzata. Per .qualsiasi. motivo.una.cosa.del.genere.

Che idiota! "Non mi deve venire il ciclo, cretino! E poi non sono affari tuoi" "a mio parere sì" "comunque non devono venirmi" trattiene un sorriso "meglio così" lo guardo e vedo che mi fa un sorriso malizioso, ma non attacca. No, Jake. Il tuo sguardo ammaliatore non attacca questa volta

io, te e l'infinito #Wattys2016Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora