capitolo 44

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È passata una settimana dalla festa di Halloween dove io e Jake abbiamo dato spettacolo. Ho dei vuoti di memoria e anche se è tutta la settimana che cerco di ricordarmi qualcosa, l'unica cosa che mi torna in mente è il sesso stupendo fatto in una delle tante stanze.

Arrossisco se ripenso ad alcuni particolari e ridacchio come un'idiota. Sono così presa a ripensare alle scene del mio film porno personale che mi ritrovo in mezzo agli altri, nel cortile dell'università, senza rendermene conto.

Ci sono tutti meno che Jace, Nat e Cole che sono ancora a lezione. Appena mi vede arrivare Jake mi lancia addosso una caramella gommosa "ehi ciao bambolina" la caramella mi finisce preciso sulla scollatura e iniziano subito urla scimmiesche e congratulazioni verso Jake da parte degli altri.

Ma quanti anni hanno? Sembrano degli adolescenti in balia degli ormoni.

Alzo gli occhi al cielo e gli lancio indietro la caramella che lui prende al volo "ho una mira infallibile" "sì come no mister modestia... senti piuttosto, oggi non lavoro perché ho fatto il doppio turno ieri. Sei libero oppure hai da fare?" mi tira verso di lui "dipende cosa vuoi fare" fa su e giù con le sopracciglia e io scoppio a ridere mentre mi mordicchia il mento "mangiamo da me e poi decidiamo... Mangiamo il cinese se ti va!" "direi che può andare, basta che non mi costringi ad usare quelle stupide bacchette" '' perfetto! Pensavo mi rispondessi di no'' ''infatti vengo a casa tua solo per mangiare cinese'' mi sposto indignata "ah! Quindi stasera le tue attenzioni saranno solo per gli involtini primavera e i ravioli al vapore?" mi rivolge il suo sguardo strappa mutande "forse" mi squadra da capo a piedi ed io arrossisco.

No, credo che la sua attenzione non sarà rivolta agli involtini.

Per tutta risposta lui scoppia a ridere.

Stiamo per andarcene quando sento la voce della persona che odio di più a questo mondo.

Juliet.

"Ciao ragazzi!" cammina con la sua solita sicurezza ed io vorrei solo prenderla a schiaffi. È in compagnia della sua amichetta e non mi rivolge neanche uno sguardo, contrariamente a Jake che se lo mangia con gli occhi facendogli addirittura un occhiolino.

Dio dammi la pazienza.

Jake fortunatamente non la considera minimamente e continua a camminare come se non esistesse, lo raggiungo e camminiamo in silenzio. Noto che Juliet guarda nella nostra direzione con sguardo infastidito e poi mi alza il medio.

Ma che  vuole? Che se ne faccia una ragione.. Jake sta con me e deve smetterla di stargli addosso. Devo avere una faccia piuttosto scocciata "Isa smettila di innervosirti inutilmente" "Non mi sono innervosita" "non mi dire stronzate" "ok.. forse un pochino..mmh.. vabbè mi passa subito.. devo pensare a qualcosa di bello e piacevole" "tipo me" alzo gli occhi al cielo e lui ride "Sei impossibile!" "è la semplice verità" mi aggrappo al suo braccio e arrossisco.

Ha perfettamente ragione.

Poco dopo siamo a casa e lungo il tragitto il breve incontro con Juliet è già stato archiviato "che facciamo?" gli chiedo mentre cerco le chiavi dentro la borsa "ora ti sbatto sul divano" arrossisco di nuovo schiarendomi la voce "mmmh...va bene.. mi sembra un ottimo... piano" ma che sto dicendo? sento che ridacchia e mentre apro la porta mi da un bacio dietro al collo.

Mi volto per baciarlo ed entriamo in casa sbaciucchiandoci.

Mi accorgo subito che c'è qualcosa che non va così mi giro di nuovo e mi ritrovo davanti una scena che ha dell'irreale: Nat nuda che sta cavalcando uno sul divano.

Jake è così allibito che rimane impalato all'entrata e dopo pochi secondi il suo cervello recepisce che deve voltarsi.

Nat appena ci vede tira un urlo per poi prendere un cuscino comprendo così il suo ben di dio "Isa cazzo! Ma non dovevi essere a lavorare oggi pomeriggio? Che cazzo ci fai qua?" non riesco a dire niente se non a guardare fisso il tipo voltato di spalle.

io, te e l'infinito #Wattys2016Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora