Ci svegliamo il pomeriggio dopo con Wiskie che miagola disperato dalla fame, mi alzo e mi accorgo di essere ancora vestita con i vestiti della festa. Mi fa male la testa e ho fame, per non parlare di che condizioni ho la faccia.
Do mangiare a Wiskie (che si fa sempre più grasso) e prendo uno yogurt dal frigo buttandoci dentro un po' di cereali: ho così fame che mangerei l'intera scatola. Poi però ingrasserei come ha detto Jake e non potrei più andare a fare il bagno in mare perché rischierei di essere buttata al di là della famosa rete anti-squalo a causa della mia somiglianza con le balene californiane.
Però a pensarci bene non me ne frega di quello che pensa Jake! a cui tra l'altro non penso rivolgerò mai più la parola dopo la scenata di ieri, per non parlare di come toccava quella ragazza quando eravamo alla festa.
Mi risale lo yogurt solo a pensarci e nonostante tutto continuo a mettere in repeat la scena nella mia testa. Non riesco a capire bene cosa sto provando..sembra come.. fastidio forse? Rabbia? È il fatto di essere messa da parte per un'altra donna? O semplicemente perché vorrei che quelle sensazioni le facesse provare solo a me? che fossi l'unica ragazza a toccarlo? a baciarl?.. che... Ok, Isabel basta. Stai degenerando e lo sai, è pura fantascienza quello a cui stai pensando.
Per distrarmi decido di mandare un po' di messaggi ai i miei amici in Italia, a Silvia e a Marco, con cui tra l'altro devo ancora parlare.
Ma più passa il tempo più penso che non ci sia bisogno di dirgli quello che è successo, la cosa non si ripeterà ed è stato un errore. Mi sono fatta guidare dal momento e sicuramente non butterò all'aria una storia di tutti questi anni solo per due stupidi bacetti.
Qualche volta mi domando se io in realtà non tiro avanti la mia relazione solo per avere un appiglio, una sicurezza. Marco è sicuramente la persona più adatta a me nel suo stile di vita: preciso, rispettoso delle regole e ragionevole.
Indipendentemente dal fatto che non mi ricordi l'ultima volta che mi ha detto ti amo... o.. ehm.. da quanto mi tratti male quando è incazzato oppure indipendentemente dal fatto che non mi dedichi mai attenzioni... beh.. indipendentemente da tutto questo, stare con lui è una sicurezza.
Riesco a capire cosa pensa con uno sguardo o cosa sta per fare, riesco a crearmi un muro tutto attorno quando mi urla contro esasperato o quando non voglio che sappia qualcosa di me, di come mi sento, di come mi ferisce.
Tante volte ho provato a parlargli di questa situazione, del fatto che vorrei che fosse più dolce, più gentile, che mi coccolasse e rispettasse di più, che... che mi facesse sentire amata, desiderata.
Lui però se ne è sempre fregato escludendo quei pochi momenti in cui si sente in vena e allora mi ritrovo un mazzo di rose sotto casa o mi fa qualche complimento ma... quella parola... quella maledetta parola di tre lettere, dalla sua bocca non esce mai se non una volta ogni tanto quando mi fa incazzare.
Io però.. io devo dirglielo in continuazione: al telefono, prima di andare a dormire, quando mi lascia sotto casa, quando lo saluto! SEMPRE!.. come se avesse paura che io mi possa scordare di amarlo e se per caso mi dimentico di dirlo, comincia la predica del che hai fatto e perché non mi dici che mi ami.
Per non parlare dei baci, io ho un debole per i baci... di ogni tipo... che sia un casto bacio sulla guancia o un bacio pieno di passione, lo considero una delle principali forme di espressione delle persone.
Tramite un bacio puoi capire lo stato d'animo di una persona, cosa sta provando in quel preciso istante... come lo fai sentire.. È.. è una forma di comunicazione non verbale che scopre con facilità i sentimenti di una persona senza bisogno di dir niente.
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io, te e l'infinito #Wattys2016
RomanceIsabel si è appena trasferita a Berkeley, California, per frequentare l'università che ha sempre sognato. A salutarla all'aeroporto oltre ai suoi genitori, ci sono il suo fidanzato secolare e la sua migliore amica. Isabel è una ragazza timida, i...