capitolo 46

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Due giorni dopo la situazione non è cambiata per niente, io mi sento un po' svuotata dopo aver pianto tutte le lacrime che ho in corpo la notte scorsa con Nat.

Oggi pomeriggio sono stata a casa di Jake che stranamente sembra accorgersi di nuovo di me o meglio, almeno quando lo sfioro non si irrigidisce più di tanto. Mi sembra di essere fidanzata con un estraneo.

'' ecco, fatto.. hai capito come devi risolvere il problema?'' guardo il quaderno aperto davanti a noi sul letto '' credo di sì... spero di passare questo esame, così da stare tranquilla per un po''' sento i suoi occhi su di me e lo guardo ''grazie per avermi aiutato in fisica'' si avvicina baciandomi teneramente '' non c'è di che''.

Prendo distrattamente la collanina tra le mani e lui se ne accorge ''perché la tocchi sempre?'' mi chiede incuriosito ''cosa?'' ''la collana.. la stringi tra le mani ogni volta''.

Arrossisco ''non.. non ci faccio caso... però mi tranquillizza'' mi guarda e vedo dolcezza e felicità.. ma anche paura ''la tua dolcezza ogni volta mi lascia senza fiato''.

Lo bacio teneramente, ci baciamo per non so quanto tempo, ci coccoliamo e per tutto il tempo rivedo il mio Jake.

Apro gli occhi e vedo che mi sta fissando... è felice e gli sorrido premendo il mio naso contro il suo ''i tuoi occhi sono più azzurri del solito'' ''anche le tue tette sono più grosse del solito'' lo schiaffeggio sulle spalle scherzosamente ''ma non è vero!'' ''invece sì!'' per tutta risposta la sua mano plana sul mio davanzale ''ecco vedi?'' scoppio a ridere perché contemporaneamente mi pizzica il fianco facendomi il solletico.

Lo bacio, ma poi... poi lo sento irrigidirsi e quando apro gli occhi rivedo quel velo di terrore e rimpianto sul suo volto '' cosa c'è?'' sospiro accarezzandolo e lui si irrigidisce ancora di più ''niente..non c'è niente che non va'' mi alzo a sedere e lo guardo male ''sì invece.. ho visto il cambiamento avvenire proprio davanti ai miei occhi.. non sono scema!'' sbuffa spazientito mentre si alza dal letto ''Isa non dire stronzate e smetti di farti paranoie inutili.. sono solo un po' stanco'' lo fisso ''non dirmi stronzate''.

Scuote la testa ''non ti sto dicendo stronzate! Sono semplicemente stanco... e tu mi stai facendo innervosire con queste domande stupide'' ''non sono domande stupide!'' sbotto ''per me sì!'' mi urla contro lui ''sei paranoica e questa cosa mi urta i nervi''.

Rimango così sorpresa che non so cosa dire.

Questo scatto di rabbia proprio non me lo sarei mai aspettato e non so bene come comportarmi. Lui si rende subito conto e sbianca per poi passarsi nervosamente una mano tra i capelli ''Isa scusa io..'' mi alzo raccogliendo le mie cose ''no, non fa niente Jake, tranquillo... sei solo nervoso. Ok, ti crederò anche questa volta'' mi volto verso di lui prima di uscire dalla stanza ''ma non trattarmi di merda senza un motivo, ora me ne vado... perché è questo che vuoi. Ciao'' sbatto la porta ''Isa aspetta..'' lo sento chiamarmi e subito dopo un rumore di vetro che si spacca contro il muro.

Sono tentata di tornare indietro ma non lo farò.

Basta umiliarmi. Io gli ho dato in mano tutto di me, più di così non posso fare.

Adesso tocca a lui, e spero soltanto che faccia le scelte giuste.

Me ne vado direttamente al locale dove farò il turno con Cam.

Mi vede arrivare sconvolta e quando gli passo accanto cerca di fermarmi.

Ancora non è in tenuta da lavoro ed indossa una semplice t shirt grigia e un paio di pantaloni verdi militari ''Cam devo andare a cambiarmi... il turno inizierà tra poco'' guarda l'orologio '' sei in anticipo di quasi un'ora e sei sconvolta.. cosa è successo?''.

io, te e l'infinito #Wattys2016Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora