Mi dava fastidio che Laura mi desse così poca importanza.
Adesso che era fidanzata pensava solo al suo ragazzo e nessun'altro.
Ma che mi importava in fondo,io avevo Carly che era tutto per me. Non era romantica come il "suo" Andrew,ma aveva valori e principi.
Non proprio tanti,ma li aveva.
Quando arrivai al parco dell'aereoporto notai una ragazza bionda intenta a sistemarsi i capelli. Era Carly sicuramente. Quando era arrabbiata si sistemava i capelli,e sapevo anche perchè ero arrabbiata.
Avevo fatto dieci minuti di ritardo.
"Ciao tesoro"dissi avvicinandomi,cercando di darle un bacio.
Lei si scostò e mi guardò torva.
"Come ti permetti di fare tutto questo ritardo?"domandò con il naso arricciato.
Quando parlava in questo modoo ricordava molto le nobili di qualche famiglia reale.
Ma lei non era nobile. Abitava in una casa di periferia. E nonostante ciò era cresciuta viziata.
"Purtroppo a camminare sono lento,e lo sai che non ho l'auto" risposi io tentando di nuovo di baciarla.
Stavolta non si scostò e,anzi,mi infilo le mani nelle tasche posteriori dei jeans e mi avvicinò a lei di più.
Sapevo che i miei baci riuscivano a farle dimenticare tutto. O almeno era un modo per evitare una conversazione anche momentaneamente.Ci sedemmo su una panchina e notai un ragazzo biondo con uno zaino sulle spalle. Assomigliava tanto al ragazzo che Laura mi aveva mostrato sul cellulare. E probabilmente era proprio lui. Aveva lo stesso sguardo da rimbecillito.
Lo vidi avvicinarsi a noi e probabilmente anche lui mi aveva riconosciuto,probabilmente quella tonta di Laura aveva inviato anche una mia foto.
"Ehi,ma tu sei Ross giusto?"borbottò.
Io feci un cenno.
"Sei il fratello di Lau?"domandò dandomi una pacca sulla testa.
Risposi con un "si" annoiato.
Speravo che se ne andasse.
"Mi ha detto che sei un coglione"mi disse.
Io rimasi sbalordito. Nessuno mi aveva mai parlato così,apparte Laura. Ma nessuno che non conoscessi si era rivolto a me in un modo così scorbutico. E nonostante gliel'avesse detto Laura ero più arrabbiato con lui. Proprio perchè non lo conoscevo. Io e Laura erano tre anni che non ci sopportavamo.
"Scusami?"dissi facendo un gesto con la mano cercando di farmi ripetere quello che avevo appena sentito.
"Suu,stai calmo piccoletto"mi disse dandomi un'altra pacca sulla spalla. Mi venne la tentazione di tagliargli quella mano.
"Piccoletto un cazzo"mormorai innervosendomi.
Lui prese un pacchetto dallo zaino e tirò fuori una sigaretta ed inizio a fumarmi in faccia.
"Cosa c'è di divertente da fare qui in giro biondino?"mi chiese mettendosi un paio di occhiali da sole. Una cosa un pò strana,visto che il sole era appena calato del tutto ed era ormai sera inoltrata.
"Allora,mi rispondi? Ci sono belle ragazze qui in giro?"mi chiese nuovamente.
Io spalancai nuovamente la bocca sbalordito. Ma a che gioco stava giocando? Parlava di questa cose davanti al fratello della sua fidanzata.
Lo detestavo.
Come faceva Laura a stare con uno simile? Cioè erano completamente diversi. Lei meritava molto di più. E lo dicevo persino io che la odiavo.
"Stavo scherzando piccoletto"mi disse andandosene.
E giá stavo pensando a quando sarei dovuto tornare a casa e trovarmelo lì in mezzo alle palle.
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A life with Marano
RandomRoss Lynch e Laura Marano sono due fratellastri e si ritrovano in poco tempo a dover condividere tutto: pregi,ma soprattutto difetti. Riusciranno ad adattarsi?