Vanessa

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Io ed Andrew entrammo nel mio alloggio abbracciati. Ed immediatamente notai Ross e Vanessa seduti sul divano a discutere di qualcosa.
"Allora devi dirglielo"borbottò Vanessa.
"Non ascolta"disse Ross disperato.
Vanessa mi notò sul ciglio della porta e tossì a Ross per fargli capire che eravamo presenti.
Lui si voltò a guardarmi,e mi oltrepassò con lo sguardo.
Poi allungò lo sguardo e vide anche Andrew. Questo lo fece imbestialire,perchè si alzò sbottando.
"Grazie per la chiacchierata,io vado sù...qui sento troppa puzza di falsitá"ammise uccidendo Andrew con lo sguardo.
Io ed il biondo al mio fianco ci scambiammo uno sguardo e poi notammo Ross salire le scale voltandosi a guardarmi.
Era così tremendamente infantile.
Ci avvicinammo al divano accomodandoci accanto a mia sorella che sembrava meno disponibile rispetto nei confronti di Andrew.
Di sicuro Ross le aveva raccontato una sacco di frottole.
Andrew notò in fretta lo sguardo di mia sorella e decise di allontanarsi per chiamare la madre.
Si diresse al piano superiore tenendo il cellulare tra le mani.
"Che stai facendo? Mi sembri Ross"dissi infuriata.
"Niente,solo che il tuo tipo non mi piace"borbottò.
"Ross mi ha raccontato delle cose ed io ci credo"
Sbuffai nervosa.
"Non ci credo,ha convinto anche te con le sue cazzate" dissi
Lei ruotò gli occhi.
"Non sono cazzate,non avrebbe senso...lui ti vuole bene,sei sua sorella. Invece Andrew non lo conosci abbastanza."
Sbottò.
Io mi allontanai nervosa e decisi di salire al piano superiore per ricongiungermi con il mio fidanzato.
"Solo,guardati le spalle"mi avvisò prima che me ne andassi.

Appena arrivai al piano superiore,vidi una situazione strana.
Ross manteneva Andrew per il colletto e lui era inerte contro il muro.
"Ma che cazzo fai? Sei scemo? Lascialo in pace"urlai dividendoli.
Lui sembrò sentirsi in colpa.
Ma non chiese scusa ad Andrew.
Sembrava sentirsi in colpa nei miei confronti,non in quelli del mio ragazzo.
"Mi dispiace"sussurrò dispiaciuto.
Ma io ero imbestialita.
E questa non gliel'avrei perdonata. Stava per picchiare il mio fidanzato senza alcuno scrupolo e senza alcun motivo.
"Sei solo un ragazzino"gridai con tutta la rabbia che avevo in corpo,afferrando la mano del biondo e trascinandolo giù con me.
Avevo deciso che ce ne saremmo andati da quella casa.

Decidemmo di andare in giardino,lì eravamo da soli. Nella nostra intimitá,e non avrei dato a nessuno il permesso di disturbarci.
Soprattutto se fosse stato Ross. Era così immaturo per i suoi anni.
Non potevo crescerlo mica io,eravamo fratelli. Non ero la sua badante.
"Ehi piccola,non fa nulla"mormorò Andrew vedendomi leggermente scossa.
Io mi gettai tra le sue braccia.
"No,mi dispiace che Ross ti abbia trattato così...lui non ha nessun diritto di comportarsi così con te"borbottai annusando il suo inebriante profumo.
La sua camicia emanava uno di quei profumi di fiori e mi rendeva più allegra.
"Si vede che non sono simpatico a nessuno in questa casa"disse tristemente.
Non volevo che soffrisse anche lui per quella famiglia. Alla fine lui non c'entrava nulla se tutti si bevevano le bugie di Ross.
Che colpa ne aveva se quel biondino mi odiava? Solo la colpa di amarmi. Come io amavo lui.
Ed era bellissimo provare di nuovo quella sensazione.
Amare senza paura.
"Ti amo"dissi spiazzandolo e cogliendolo di sorpresa quando lo baciai.
Lui mi avvolse le mani intorno alla vita.
Non mi aveva detto "anche io",ma non cen'era bisogno. Lo sapevo che mi amava.
Subito dopo decidemmo di andare a farci un giro.
Andrew era da molto nella mia cittá ed ancora non l'aveva visitata per bene.
Le uniche cose che aveva visto era l'aereoporto ed il parco. Ed io per un giorno sarei stata la sua guida turistica.

A life with MaranoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora