Ciao,gelosia.

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Mi rinchiusi nella stanza con i miei pensieri. Mi stesi sul letto ad ascoltare la musica. Non avevo voglia di stare al piano inferiore con quelle persone.
Soprattutto con Andrew che aveva addirittura finto di non conoscermi. Non so che piani avesse,ma con un pò di tempo ci sarei arrivato. Non ero stupido.
Non avrei permesso che facesse del male a Laura.
E queste mie preoccupazioni stavano anche rovinando la relazione con Carly. Diceva che ne parlavo troppo spesso.
Ed in effetti lo ammetto che il nostro appuntamento al parco non era stato proprio un appuntamento contando il fatto che avevo ripetuto milioni di volte quanto Andrew non mi piacesse. E lei ribatteva dicendo che invece sembrava carino.
A me non convinceva proprio.

"Posso entrare?"domandò Laura dopo aver bussato ed aver aperto la porta.
Il mio stomaco in quell'istante si contorse,non so bene per quale motivo.
Aveva in mano un bicchiere con qualche strano liquido,probabilmemte champagne.
Lei si accomodò ai piedi del mio letto. Ed io la guardai aspettando che dicesse qualcosa.
"Perchè stai qui?"chiesi impaziente.
"Non voglio che stai qua,da solo..dai scendi con me e andiamo a festeggiare"mi propose.
Io rifiutai.
"No,grazie non ci tengo a festeggiare Andrew"
"Non ti piace,vero?"mi chiese nervosa.
"Non deve piacere a me"dissi io acido.
"Lo so"rispose chiudendo quell'argomento.

"Comunque stai bene davvero con questo abito,il blu ti dona"sputai con difficoltá.
Non facevo complimenti a nessuno,e mi sembrava strano farli proprio a lei che detestavo.
"Hai finito? Aspettavo qualche insulto"rispose facendo il broncio.
"Ok,aspetta qualche secondo che li preparo"affermai ridendo.
Anche lei mi offri un timido sorriso e io lo ricambiai.
Fare queste chiacchierate era anche più bello di litigare. Anche se quello era un divertimento non indifferente.
"Laura sei qui?"domandò il fidanzato entrando nella stanza.
"Si,si stavo convincendo Ross a scendere con noi"mormorò.
Io feci cenno di no con la testa.

"Vabbene se cambi idea,scendi"mi disse mentre si allontanava con il braccio di Andrew sulla spalla.
Io mi appoggiai un cuscino sulla faccia.
"Fanculo"sussurrai sottovoce.
Ero tremendamente geloso e inorridito dalla sua presenza.
Mi ricordai come si era comportato al parco e come si stava comportando nella mia casa. Sembrava due persone completamente diverse. Come se avesse qualche disturbo della personalitá o come se semplicemente fosse un coglione.
Intuii che il motivo per cui si stava comportando così diversamente era che volesse qualcosa da Laura. Qualcosa che non riguardasse i sentimenti.
Qualcosa di materiale. Ed era penoso.

"Fanculo Andrew"mormorai lanciando il cuscino contro la porta.

Ecco un altro capitolo,mi dispiace se sono così corti. Vorrei farli molto più lunghi. Piango.
Spero vi piaccia comunque,un bacio.

A life with MaranoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora