vorrei un cambiamento

419 50 23
                                    

Scesi al piano inferiore chiamando mia madre che stava in cucina.
Volevo chiederle di cambiare stanza,non ne potevo più di Ross e della sua estrema fantasia.
"Si,dimmi Laura"esclamò appena entrai in cucina con i guanti alle mani. E stava tirando un pollo fuori dal forno.
"Non ne posso più di Ross"affermai sbuffando e sedendomi su una sedia.
"Oh,hai visto che gli ha combinato Andrew"
Rimasi sbalordita. Anche lei credeva alla versione di Ross,ma io ero certa che non era come diceva lui.
Lo dicevano solo perchè a loro non piaceva per niente.
"Non gli crederai anche tu? Sel'è inventato"esclamai arrabbiata.
Lei ruotò gli occhi e alzò le spalle.
"Io gli credo,cosa pensi che se lo sia fatto da solo?"chiese.
Non avevo un idea di come se lo fosse fatto,ma sicuramente non era stato Andrew. Lui non era capace di far male a nessuno. Era troppo buono di cuore.
"Sará caduto e visto che odia Andrew gli ha dato la colpa"spiegai. Mia madre parve convincersi,ma comunque non la vedevo sicura di ciò che avevo appena detto.
"Ad ogni modo,voglio cambiare stanza,Ross mi fa saltare i nervi"
Lei non rispose immediatamente,io la incitai a dire qualcosa.
"Tesoro,ma dove ti mettiamo? Non c'è spazio" sussurrò.

Entrò Ross in cucina e notò che stavamo parlando. Entrò proprio quando io mi stavo lamentando del suo comportamente infantile.
"Senti,se vuoi cambiare stanza fallo pure...ma non lamentarti,se poi andrá male tra te e quello scemo del tuo ragazzo,perchè ti ho avvertito"disse tutto d'un fiato.
Io sbuffai. Mi annoiavano quelle parole.
"Bla bla bla,ma perchè non taci?"domandai ironica con il sorriso più falso che avessi potuto mostrare.
"Ma stai zitta tu,sardina"affermò con arroganza.
Come suo solito. Aveva sempre quello strato di arroganza nel tono. Sembrava si sentisse superiore a tutti. Quando non era nessuno.
Sentii il campanello suonare ed immaginai che fosse Andrew che tornava dal suo solito allenamento di prima mattina.
"Vado io,così mi allontano qui che mi sento più stupido a contatto con certe persone"borbottò il biondo riferendosi a me ed andando ad aprire.
Uscii dalla cucina per vedere chi fosse ed avevo ragione era Andrew che stava tornando. Era abbastanza sudato. Ed era così tenero.
Ma immediatamente Ross gli chiuse la porta in faccia con cattiveria.
"Ross,ma che fai? Stai impazzendo?" "Lui é qui per te,non per me....quindi vacci tu ad aprirgli"mi disse con serietá.
"Ma va a quel paese"mormorai vedendolo entrare in cucina.
Ma prima di entrarci del tutto mi guardò con un sorriso e mi sganciò un dito medio.
Lo stavo odiando.
"Amore,ma tuo fratello cel'ha con me?"chiese il mio fidanzato una volga entrato.
"No,è solo scemo"dissi alzando il volume della voce in modo da farmi sentire.
Ross evidentemente riuscì a sentirmi ed infatti uscì dalla cucina e ci raggiunse.
"Se pensi che io sia scemo,non sai tu cosa sei...e non te lo dico per educazione,non voglio essere volgare"esclamò.
Lo guardai e con il mio sguardo lo stavo supplicando di chiedere scusa al mio ragazzo. Ma lui non credo che lo avrebbe mai fatto. Non era proprio il tipo che conosceva la parola "scusa".
"Fratello,ma che ti hanno combinato?"disse Andrew riferendosi al suo labbro e all'occhio.
Sapevo che non poteva essere stato lui,era sorpreso di ciò che stava guardando.
"Come se non lo sapessi"affermò il biondo uccidendolo con lo sguardo.
Scoppiai a ridere.
"Lui dice che sei stato tu"sghignazzai rivolgendomi al ragazzo al mio fianco.
Anche lui si aggiunse alla mia risata mentre Ross ci scrutava col viso rosso dalla rabbia.

A life with MaranoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora