post-bacio

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Laura qualche minuto dopo si allontanò da me e dal suo volto sembrava stupita quasi quanto me. Non capivo che avevo fatto.
Ma lei mi stava guardando con i suoi grandi occhioni marroni come se avessi appena commesso un omicidio.
"Perchè l'hai fatto?"urlò spaventata. "Non lo so"urlai spaventato.
"Come non lo sai? Mi hai appena baciato"continuò a gridare.
"Stavi piangendo"gridai di rimando. "E ti sembra un buon motivo per baciare una persona?"chiese urlando ed asciugandosi le lacrime.
"Non lo so"ammisi.
La realtá era che avevo voglia di baciarla,e l'avevo fatto senza pensarci troppo.
"Ommiodio che cosa hai fatto! Noi siamo fratelli"esclamò quasi schifata.
"Ma stai tranquilla,è stato solo un bacio e poi non siamo fratelli"dissi per discolparmi.
Lei mi guardò interrogativa.
"Non fai che ripeterlo da tutto il pomeriggio,hai cambiato idea negli ultimi minuti?"disse inferocita.
"Senti stai calma"affermai cercando di tranquillizzarla.
Alla fine dei conti era stato solo un bacio,un bel bacio. Ma niente di più. "Tu mi hai baciato ed io dovrei stare calma?"mi domandò stranita.
"È stato solo un bacio a stampo,non conta niente"mormorai.
"Perchè me ne volevi dare anche uno con la lingua?"chiese.
"No,ma sei pazza?"domandai voltandomi.
Non volevo farle capire che stavo mentendo. In effetti non mi sarebbe dispiaciuto.
"Ma poi sei anche fidanzato,che schifo"disse.
"Eh bhe vedo che ti è piaciuto"dissi sarcasticamente.
Lei mi guardò torva.
"Ok,non preoccuparti...facciamo finta che non sia successo nulla"proposi.
Le tesi la mano,aspettando che lei la afferrasse per accettare.
Ma sembrava che avesse timore anche della mia mano.
"Stai calma non te la mangio"dissi con un sorriso.
Lei la afferrò. E poi si rivolse a me.
"Parola con nessuno,promesso"
Le strinsi la mano abbastanza intristito.
A me era piaciuto quel bacio. E lei invece lo aveva schifato.
"Ok"mormorai togliendo la mia mano dalla sua e iniziando a camminare davanti a lei.
Ero infuriato.
Lei mi seguiva dietro a passo lento,mentre io avevo fretta di tornare nel mio letto. Dormire e dimenticare quella giornata infernale.
Anche se mi ritrovavo ad aspettare ogni dieci metri per la sua lentezza.
"Forza muoviti,sardina"borbottai nervoso.
Lei sbuffò e allungò il passo superandomi.
Non capiva il motivo per cui ero arrabbiato eppure mi sembrava abbastanza palese. Lei aveva odiato qualcosa che a me era piaciuto. Ed era qualcosa di molto più significativo di quello che lei credeva.
Forse non l'avevo baciata per tranquillizzarla,ma perchè volevo semplicemente avvicinarmi a lei.
E sentirla più vicina a me.

Arrivammo alla soglia di casa e mentre stavo per infilare la chiave nella serratura. Osservai di striscio l'orologio che segnava le dieci passate. Eravamo stati un ora e mezza a discutere di quel dannato bacio.
Lei mi sfiorò un braccio prima che girassi la chiave nella serratura ed entrassi nell'abitazione.
"Ross sei arrabbiato con me?"mormorò sottovoce.
Non capivo perché continuasse a rivolgersi a me in quel modo così dolce e tenero. Voleva farmi perdere la testa per lei. E ci stava riuscendo.
"No,perché dovrei essere incazzato!"sussurrai incazzato.
"Perchè ti ho detto di dimenticare il bacio"disse con un filo di voce.
Ed il fatto che mel'avesse ridetto,mi aveva fatto innervosire ancora di più.
Perchè non volevo dimenticarlo.
Era stato bello e leggevo nel suo sguardo che anche per lei era lo stesso. O forse mi convincevo di leggerlo.
"Non preoccuparti,siamo fratelli...no? L'ho giá dimenticato"sbottai girando la chiave ed aprendo la porta.

Entrati in casa ritrovammo i nostri familiari seduti sul divano. Stavano aspettando Laura. Volevano vedere come stava. E la sua reazione ad un'altra relazione andata male.
Vanessa ci osservò sulla soglia e mi osservò con curiositá.
Io feci un cenno di si.
"Ah tesoro mio"corse Ellen ad abbracciarla.
E Laura sembrò rilassarsi al solo tocco con sua madre. Mi sentii improvvisamente in colpa per non aver fatto lo stesso. Così decisi di andare a dormire e dimenticare tutto e da quel giorno avrei evitato Laura,nel miglior modo che potevo.
Quando ero al primo gradino mio padre mi bloccó alzandosi dal divano e venendo verso di me.
"No,no aspetta Ross"mi disse.
Io lo guardai negli occhi un pò irritato.
"Voglio andare a dormire,posso per piacere?"dissi.
"È successo qualcosa?"mi domandò.
"No dimmi ciò che volevi"affermai.
Lui si rivolse a tutta la famiglia.
"Pensavo che,per far passare un pò questo periodo a Laura"urlò sorridendole.
Io la guardavo con rabbia.
"Potremmo andare alla nostra casa sulla spiaggia a Siesta Beach"propose.
"Quel posto è stupendo"continuò.
Sembrarono tutti contenti ed in un certo senso anche io lo ero. Quella spiaggia e quella casa mi riportavano bei ricordi.
Mi riportavano a quando i miei genitori erano insieme ed erano felici.
Aveva un non so che di tranquillo quel luogo e si,avrebbe aiutato Laura a superarlo ed avrebbe aiutato me a dimenticare quel bacio.
Allora dissi un "ok" ed iniziai a risalire le scale tranquillo.
Ma lui mi bloccò nuovamente facendomi uno "pss".
"Dimmi"
"Carly ha chiamato quindici volte"mi sorpresi.
Poi guardai il mio cellulare e notai le 25 telefonate solo sue.
Me ne ero completamente dimenticato.
"Cazzo"borbottai.
"Cosa le hai detto?"chiesi.
"L'ho invitata a partire con noi domani"mi confidò.
Ero in leggera difficoltá,anche perchè non sentivo che lei sarebbe dovuta venire.
Guardai Laura un pò spaventato.
Non mi piaceva quella situazione.
Lei mi scrutò dalle spalle della madre.
"Vabbene"mormorai.
E salii che scale andando finalmente in camera mia.

A life with MaranoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora