fratellastri

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Laura era stata tutta la mattinata a parlare a telefono probabilmente con Andrew,e non mi aveva calcolato nelle prime ore dell'alba.
Nemmeno un commento sui miei capelli,solitamente ci riservavamo questi tipi di trattamenti la mattina. Era come un rituale. Però lei da quando si era fidanzata non era più la stessa,mi trattava persino bene.
"Ciao Rossy"mi salutò dopo aver concluso la telefonata.
"Non chiamarmi così,non sono un coniglio"dissi io ridendo e preparandomi alla nostra guerra verbale.
"Ok,scusa Ross"mi rispose saltellando.
Mi sembrava una bambina delle elementari da quando si stava frequentando con questo ragazzo.
Che cosa ne aveva fatto della mia Laura? La stronza? Sembrava scomparsa. Le aveva lanciato un incantesimo.

Scesi al piano inferiore,dove l'atmosfera non era meglio. Tutti erano entusiasti che Laura avesse trovato un nuovo ragazzo.
Da quanto ne ho capito l'ultimo ragazzo che aveva,l'aveva tradita un paio di volte. E lei ci era rimasta talmente male da non fidarsi più di nessuno.
La casa aveva una strana atmosfera in quegli ultimi giorni,non la riconoscevo più. Sembrava calma. E piena di fiorellini e di amore.
Odiavo quell'aria.
"È pronta la colazione"urlò la mia matrigna dalla cucina.
Quando attraversai la porta,un odore di frittelle e zucchero a velo mi penetrò nelle narici arrivando fino al cervello in un solo respiro.
Amavo le frittelle anche più di Carly. No scherzo.
Io feci un piccolo grugno di piacere ed Ellen sembrò apprezzare,visto che cominciò a ridacchiare divertita.
Laura era seduta di fronte a me,con il cellulare in mano ed una tazza di caffè fumante davanti. Non era attenta al caffè ma guardava soltanto il cellulare ed ogni tanto sorrideva. Era quello stupido del fidanzato,ne ero certo.
"Laura,si fredda il caffè"mormorò la madre smuovendola con un gomito. Ma lei non prestò attenzione.
Allora io decisi di farla riprendere.
Afferrai una bottiglia d'acqua nel frigo e gliela gettai addosso.
"Cazzo"urlò appoggiandò il cellulare sul tavolo.
"Attenta si fredda il caffè"borbottai sarcastico.
Ellen ci osservava da lontano,e i suoi sguardi balzavano da me a Laura. Sembrava quasi spaventata.
"Prova un pò,vedi se é abbastanza caldo"disse lanciandomi il caffè addosso.
Ed inziò a ridere. Io mi arrabbiai più che mai. Ma d'altronde adoravo questa versione stronza di Laura quindi non mi dispiaceva.
"Sei una stronza,se ti prendo giuro che sei morta"gridai mentre mi asciugavo gli occhi sporchi di caffè.
Tutti continuavano a fare colazione tranquillamente,ormai erano abituati a vederci litigare così.
Laura iniziò a correre ridendo ed io la seguii.
Arrivò alla nostra camera e si intrufolò all'interno. E quello che era il suo nascondiglio divenne la sua trappola.
"Dove pensi di andare sardina?"domandai sorridendo.
"Ok,mi arrendo"ammise.
Io la afferrai per i fianchi e cominciai a farle il solletico.
Rideva talmente tanto che non riusciva più a respirare.
Si era creata un atmosfera intima. E sembravamo una coppia di fidanzati.
Ci allontanammo contemporaneamente.
"Allora perchè mi hai buttato l'acqua?"chiese.
"Bho,ultimamente sei sempre nel tuo mondo...mi mancava litigare con te"risposi.
Lei fece un "aw" e poi mi abbracciò.
"No,no scollati sardina"dissi io allontanandomi.
"Hai detto che ti mancavoo"canticchiò mentre entravo per cambiarmi quei vestiti sudici di caffè.
"No ho detto che mi mancava litigare con te,è diverso"bofonchiai mentre indossavo vestiti puliti.
"E tu mi hai riempito di caffè,quindi me la pagherai sorellina"mormorai sarcasticamente uscendo dal bagno e notando che Laura non era più lì con me.
Dove poteva essere andata?
Ci ero rimasto leggermente male.

A life with MaranoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora