momenti di tenerezza

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"Un elefante!"gridò Vanessa seduta sul divano,pensando di aver indovinato ciò che stava imitando Riker.
Eravamo rimasti tutta la sera a giocare ed io ero anche in una posizione abbastanza buona. Avevo indovinato tutto quello che aveva imitato mia sorella e anche Rydel.
"È un falegname"sbuffò Riker arrabbiato.
"Ma aveva tipo una proboscide"mormorò Vanessa.
"Cappello da falegname"brontolò il biondo spettinandola.
Avevano una bella sintonia ed ero sempre più sicura che mia sorella avesse una piccola cotta nei suoi confronti. Riker d'altronde era simpatico. Non era come Ross.
Improvvisamente sentimmo la porta aprirsi e chiudersi con forza. Ed io in quei pochi istanti ricordai che Ross era uscito con Carly e non era ancora rientrato.
Appena entrato non ci prestò alcuna attenzione e mi sembrò abbastanza triste e nervoso anche più del solito. Si era diretto alla nostra stanza senza salutare nessuno,nonostante il padre lo avesse accolto con un "ciao" che forse lui nemmeno aveva sentito.
Io non ci feci caso e tornai a concentrarmi sul gioco.
"Forse dovrei andarci a parlare" borbottò Rydel preoccupata.
"No" esordì mia madre "ci andrà Laura" ordinò.
Tutti si voltarono verso di me stupiti,ma io ero la più stupita di tutti. Mamma sapeva che ci odiavamo. E sembrava che lo facesse apposta a farmi andare da lui,per prendere insulti.
"Perche io?"domandai stranita.
"Perchè sará un occasione per legare"rispose convinta.
Avevo intuito che non c'era altro da dire,era una di poche parole e quando diceva qualcosa quella doveva essere,senza storie.
Mi alzai dal divano sbuffando e mi diressi al piano superiore.
Arrivai davanti alla porta della camera e bussai,ma da lì non arrivò nessuna risposta.
Così decisi di entrare comunque. Alla fine era anche la mia camera.
"Ehi Ross sei qui?"domandai osservando la stanza buia.
"Si"rispose sottovoce.
"Ti avverto che se sei venuta per prendermi in giro,oggi non è aria" mi disse.
Pensava davvero che fossi una persona senza cuore,io ero una persona che piangeva anche quando vedeva qualcun'altro piangere.
Da questo intuii che lui non mi conoscesse affatto. E forse nemmeno io lo conoscevo così bene come pensavo.
"No,sono qui perchè giù sono preoccupati e così sono venuta a parlarti"risposti scrutando il buio,visto che non riuscivo a trovarlo.
"Sono qui"mormorò alzando un braccio.
E lo notai. Era seduto sul pavimento e si mimetizzava con l'ambiente intorno,era quasi invisibile.
Mi avvicinai e mi sedetti accanto a lui aspettando che iniziasse a parlare.
"Cosa succede?"chiesi decisa.
"Niente,è tutto una merda"rispose senza dare spiegazione.
"Mh..capisco,ma forse ora sembra una merda"dissi,lui mi prestò attenzione guardandomi. E per la prima volta mi faceva quasi tenerezza,anche se nel buio non riuscivo a vederlo.
"Sai,quello che ora può sembrarti una merda..forse col tempo potrà rivelarsi la cosa migliore che hai fatto"continuai.
Lui non rispose,ma sapevo che avesse afferrato il mio discorso e avesse capito dove volevo arrivare.
"Ma non credo che per me valga"rispose triste.
"Non abbatterti,adesso può sembrarti così...ma con il tempo migliorerá fidati"dissi dandogli una pacca sulla spalla.
Lui si girò a guardarmi e mi fece un piccolo sorriso che riuscii a notare nonostante il buio.
"Adesso scendi,che stiamo giocando"dissi alzandomi.
"Grazie"sussurrò mentre mi stavo allontanando.
"Ma tieni a mente che non saremo mai amici,io ti detesto"mormorò
"Per me è lo stesso"dissi io uscendo.
Ed infatti era così,noi saremmo rimasti nemici nonostante quella chiacchierata. Anche se devo ammettere che mi avesse fatto piacere parlare con lui. Almeno avevo capito che sotto quello stronzo c'era un cuore umano.

Mentre tornavo al piano inferiore sentii Ross urlare e mi spaventai,quindi tornai indietro per vedere cosa fosse successo. Aprii la porta,trovando un Ross intento a parlare al cellulare.
"Esci fuori sardinaa,sto parlando al cell non lo vedi?"mi urlò.
Scommetto che aveva fatto pace con Carly.

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