Addio,Andrew

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Laura sembrava davvero inferocita e non aveva tutti i torti.
Notai i suoi occhi ricolmi di lacrime e mi pentii di averla portata lì ad osservare quella scena tremenda,ma cos'altro avrei potuto fare? Lei non credeva nè a me nè alla sorella. Credeva solo a quel ragazzo che era decisamente un bravo attore. Le aveva fatto credere a progetti importanti a cose che per lei erano speciali.
Le aveva fatto ricredere nell'amore e poi le aveva calpestato il cuore con ferocia.
Vidi Laura allontanarsi a passo decisi ed io la seguii per dargli appoggio morale e fisico nel caso lo ritenesse necessario.
Appena arrivò accanto ad Andrew trattenne le lacrime e cercò di farsi forza.
"Complimenti"disse sbattendo le mani con forza.
Lui si girò e guardando la ragazza impallidì.
Laura non si frenò e gli tirò un forte schiaffone sulla guancia destra.
Io sorrisi leggermente. Non ero sadico,ma se lo meritava quel bastardo.
Lui si sbalordì.
"Laura non è come pensi"cercò di discolparsi.
Lei si mise a ridere presa dal panico.
"Ma tu non sai quello che penso...penso che sei un fottuto bastardo,che è qui da appena una settimana e si è giá dato da fare con una ragazza qualsiasi..sei un enorme stronzo che ha avuto la grande testa di cazzo di farmi dubitare persino della mia famiglia,come cazzo ti sei permesso? Come?"disse con tutta calma.
Probabilmente lei se lo aspettava,solo che non voleva ammetterlo poichè era troppo presa dai sentimenti.
Lanciò un altro schiaffone che lo colpì sulla seconda guancia.
Poi si rivolse alla ragazza che stava guardando quella scena in disparte senza dire una parola.
"E tu,tesoro mio,come ti chiami perdonami?"chiese sarcasticamente.
Quando si innervosiva diventava ironica,lo avevo testato durante le nostre liti.
"Sonny"rispose la ragazza a testa bassa.
Probabilmente sapeva che il ragazzo fosse fidanzato,sembrava si sentisse in colpa.
"Cara Sonny,stai attenta che se ti volti...probabilmente giá sta scopando con un altra"la avvertii.
E in quel momento decise che doveva andarsene infatti si voltò verso di me e mi disse un "andiamo". Lei camminò davanti a me e io mi voltai verso Andrew facendogli un dito medio in pieno volto e mimandogli un "vaffanculo" soddisfatto.
Seguii Laura e gli camminavo dietro,perchè sentivo che lei voleva rimanere un pò a riflettere in solitudine.
"Laura sei stata fantastica,lo hai rovinato"esclamai.
Lei si passò una mano sugli occhi e mi resi conto che stava piangendo.
Camminavamo da ore. Si era fatta sera e noi continuavamo a camminare senza una meta precisa. "Laura non possiamo continuare a camminare nel vuoto"la ripresi.
Lei si girò verso di me con gli occhi arrossati e le guance completamente bagnate. Mi faceva troppa tenerezza vederla in quello stato.
"Lo so"rispose sedendosi su una panchina. Io la affiancai e la avvolsi con le mie braccia cercando di asciugargli il volto con la mia canottiera.
"Grazie,Ross...hai cercato di dirmelo e non ti ho ascoltato"mi sorprese.
"Ma come non ero un ragazzino?"domandai scherzando.
Lei non prestò attenzione a quella domanda.
"È tutta colpa mia"mormorò stringendosi alla mia vita.
Continuai ad abbracciarla.
"Sono così fottutamente stupida,tutti i ragazzi si prendono gioco di me..perchè sono estremamente ingenua,cazzo"urlò.
"Non potrei essere come Carly!"esclamò.
Quel paragone mi stupì,lei non aveva nulla da invidiare alla mia fidanzata. Era fantastica così come era.
"Laura non sei tu ad essere ingenua,sono gli altri ad essere dei deficienti"borbottai.
"Lo pensi davvero?"mi chiese asciugandosi leggermente il naso.
"Certo,io l'ho capito subito che Andrew era un coglione"sbottai.
"E sapevo che ti avrebbe fatto soffrire,quindi meglio se è andata a finire così ora...piuttosto che quando sarebbe stato tardi"dissi abbracciandola più forte.
"A cosa ti riferisci?"mi domandò continuando a piangere tra i miei bicipiti.
Non volevo rispondere,sapevo che ci sarebbe rimasta malissimo. Ma anche lei aveva il diritto di sapere.
"Niente Andrew mi aveva solo detto che avrebbe fatto sesso con te e poi ti avrebbe lasciato"spiegai.
Lei cominciò a piangere più forte e inziò a tirarmi dei pugni sulle gambe.
"Sono così fottutamente stupida,cazzo"ripetè più volte.
La tolsi dalle mie gambe e la alzai cercando di parlarle guardandola negli occhi.
Le presi il mento con due dita e le asciugai le lacrime con la mano.
"Non sei stupida,sei fantastica"mormorai.
Lei si zittii.
Ed io non riuscì a trattenermi,mi avvicinai al suo viso fino a sentire il sapore del suo respiro.
E sfiorai le sue labbra con le mie.
Poi le afferrai la schiena e la portai ad avvicinarsi a me.
Forse avevo fatto una stronzata,ma era probabilmente la stronzata più bella della mia vita.

A life with MaranoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora