Giri in montagna

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Solo sotto la doccia mi resi conto della frase che avevo pronunciato.
Suonava piú come una supplica che come un insulto.
Speravo non se ne fosse accorta.
L'acqua calda evitava di farmi sentire la pesantezza di quei giorni.
Ero stressato per tutto. Per Carly,per Laura e per quello che Carly avesse detto la notte precedente alla mia sorellastra.
Uscii dall'acqua con l'asciugamano intorno alla vita e mi diressi nella stanza vedendo che Laura si era stesa sul letto ad aspettarmi.
Aveva ancora la poltiglia solidificata sulla testa.
Lei mi guardó nervosa e si mosse all'interno del bagno.

"Lavati bene che quella cosa inizia a puzzare"la provocai ridendo sotto i baffi.
Lei inizialmente non rispose,poi si schiarí la voce.
"Non puzzerá mai quanto te"disse seria.
"Strano..perché ieri quando eravamo in acqua,non mi sembrava che fossi tanto disgustata"la stuzzicai ridendo rumorosamente.
Lei non rispose,poi uscii dal bagno dopo essersi fatta una doccia di dieci minuti.
"Stavo fingendo,sono una brava attrice eh?"mi domandó ironica.
La guardai sorridendo.
Sembrava che finalmente mi credesse ed io mi avvicinai a lei prendendola per le braccia in modo da farmi avvolgere il collo per farmi abbracciare.
"Dai su facciamo la pace"dissi stritolandola tra le mie braccia.
Lei rise.
"Non puzzi"mi disse continuando a ridere sulle mie spalle.
"Lo so"borbottai "me lo dicono tutti"mormorai vantandomi scherzosamente.
"Adesso mi credi?"chiesi diventando serio,ma continuando ad abbracciarla.
"Non lo so"mi confessó.
"Tu non sai quello che mi ha detto la tua ragazza,ha detto che ti disgusto"mi confidó.
E rimasi sconvolto da ció che Carly era capace di fare.
"E mi ha detto che se mi fossi avvicinata a te mi avrebbe fatto qualcosa" continuó.
Rimasi ancora piú stupito.
"Che?"domandai incredulo.
Lei mi ripetè tutto.
Non potevo credere che Carly potesse minacciare qualcuno.
"Tanto si deve solo permettere di toccarti"dissi incazzato.
Laura non parló e continuammo a goderci il nostro abbraccio.
Subito dopo entró Vanessa che bisbiglió nervosamente.
"Mark ha deciso di andare in montagna,ma vi sembra normale venire in spiaggia ed andare in montagna?"domandó.
Probabilmente papá non aveva alcuna idea di dove portarci,visto che quella zona era famosa solo per la sua immensa spiaggia e nient'altro.
Allora aveva optato per la montagna e per arrivarci bisognava guidare per circa 3000 chilometri.
Avevo deciso che quando sarei tornato dal giro in montagna avrei parlato con Carly ed avrei chiuso la nostra relazione.

"Allora tutti pronti per la montagna?"domandó mio padre entusiasto.
Eravamo tutti annoiati da quell'improvviso cambio di idea.
Eravamo venuti lí per andare sulla spiaggia e lui aveva improvvisamente deciso di cambiare le cose.
"No"sbuffó Vanessa accompagnata da Riker e Rydel che risero tra di loro.
Io guardai mio padre trattenendo un sorriso.
Ci era rimasto un pó male,ma se lo sarebbe dovuto aspettare.
"Ma perché dobbiamo andare in montagna se qui c'è il mare?"domandó mia sorella.
Mio padre la guardó chiedendole pietá.
Tentava solo di far divertire tutti.
"Perché la montagna é cosí bella"mormoró lui.
Cercai di rallegrarmi all'idea che Carly sarebbe rimasta in casa poichè aveva chiaramente detto che si annoiava e preferiva stare attaccata al cellulare e quindi sarei potuto stare con Laura.

Il viaggio non fu male,io e Laura scherzavamo e ci facevamo i dispetti come due bambini di cinque anni.
Ma questa era la cosa bella del nostro rapporto.
La fanciullezza.
Arrivammo ai piedi di una montagna e mio padre ci confessó che non conosceva benissimo la zona,quindi ci consiglió di visitarlo come preferivamo e poi di incontrarci in quello stesso punto.
Ci muní di una mappa e ci lasció in libertá.
Laura mi propose di camminare insieme all'interno del bosco immenso per osservare la fauna del luogo ed io accettai anche se controvoglia pur di stare con lei.
"Guarda che figo quel merlo"mormoró tenendo la cartina ed osservando un piccolo uccello su un ramo.
"Se lui é figo,allora io lo sono il doppio"mi vantai ridendo.
"Mi sembra molto piú simpatico di te"bisbiglió roteando gli occhi.
"Nha,io sono piú simpatico...ti faccio ridere sempre,lui no"
Misi il broncio.
"Bhe non hai torto"mi disse osservandomi e cercando di farmi sorridere.
Immediatamente le afferrai la vita prendendola tra le mie braccia.
Lei mi guardó negli occhi,ma subito abbassó lo sguardo.
Non riusciva a resistere il mio sguardo e la capivo.
Perchè io non resistevo il suo.
"Sei davvero carina quando fai la secchiona"dissi ridendo.
"Dovrei prenderlo come un insulto?"mi chiese con disappunto.
Io scoppiai a ridere e la guardai.
"No,sei carina sempre"sussurrai diventando serio.
Non sapeva cosa rispondere.
"E forza dillo che anche io sono figo"mormorai scherzando.
Lei mi tiró una leggera gomitata nello stomaco.
"Sei incredibilmente egocentrico"disse facendo una smorfia e liberandosi dalla mia presa.
"Ma ti piaccio lo stesso"dissi io afferrandola e girandola verso di me.
Notai i suoi grandi occhi da cerbiatto e me ne innamoravo sempre di piú. Aveva uno sguardo riservato solo a me. E lo amavo.
Amavo tutto di lei.

Mi ero innamorato della mia sorellastra.

"Penso di amarti"borbottai incredulo alle mie stesse parole.

A life with MaranoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora