sei un bambino

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Il ragazzo biondo si era svegliato alle 8 per fare jogging.
E per mantenere la promessa che avevo fatto alla madre di Laura,decisi di uscire anche io a quell'ora per vedere dove andava e cosa faceva sulserio.
"Ross,sei giá sveglio?Solitamente ti ci vogliono i cararmati per svegliarti alle 11"mi chiese Laura sorpresa mentre ero in cucina per parlarne con Ellen.
Io e la donna ci guardammo abbastanza complici.
"Bhe,ho deciso di andare a comprare qualcosa di carino per Carly e il negozio apre a quest'ora così faccio prima..."mentii.
Devo ammettere che quella bugia,uscii anche bene. Anche perchè Laura sapeva che Carly era una così,che amava le cose materiali piuttosto che i sentimenti. Quindi filava alla perfezione.
La Marano alzò gli occhi al cielo e mi salutò con un tenero sorriso.
E io ricambiai.
Da quand'è che ci sorridevamo? Solitamente noi due litigavamo e basta,ma nell'ultimo periodo eravamo anche più tranquilli senza una vera e propria ragione.

Quando uscii di casa,Andrew era uscito qualche minuto prima di me. Quindi era ancora fuori di casa che scaldava i muscoli.
Mi diressi al parco sicuro che fosse lì il luogo in cui tutti facessero jogging.
E infatti dopo qualche minuto,lo vidi.
Ma stava camminando tranquillamente e aveva sotto braccio una ragazza,che sicuramente non era Laura. Mi innervosii immediatamente.
E quando lo vidi allungare le mani verso quest'ultima,sbottai di colpo alzandomi e andandogli incontro.

"Che bel quadretto"urlai battendogli le mani.
"Complimenti,sei proprio un coglione"continuai.
Lui aveva un sorriso beffardo sul volto. E mandò la tipa che aveva di fianco a prendere qualcosa al bar.
"Bravo piccoletto mi hai scoperto,ma che ci hai guadagnato ora? Laura è scema di natura,anche se glielo dici...lei crederá a me"sputò fuori,prendendo una sigaretta e gettandosela in bocca.
Io lo afferrai per il colletto della maglia e lo scaraventai contro un albero tenendolo saldo tra le mie mani.
"Il biondino si è innervosito,cosa c'è? Sei geloso?"domandò mantenendo quel sorriso beffardo sul volto.
"Guarda che lei non ti fila,sei suo fratello"borbottò con una fragorosa risata.
"Siamo fratellastri"gridai io appena mi lascio del tempo per rispondere.
"Pensi che per lei faccia differenza? Non ti vede come un ragazzo,ti vede come un fratello...invece è cotta di me e dopo che me la scoperò,sará finita"disse ridendo.
"Ti giuro che se solo la tocchi con un dito,io ti spacco il culo"lo minacciai stringendo la presa e poi lasciandola,liberandolo dalle mie mani che probabilmente avrebbero potuto anche soffocarlo.
Quando mi innervosivo nessuno riusciva a tenermi sotto controllo.
Ed ero capace di tutto.
Mentre mi stavo allontanando,lui mi voltò e mi tirò due pugni. Uno sul labbro,spaccandomelo ed un altro sull'occhio,rendendomelo nero.
"La prossima volta che mi minacci,ti faccio anche peggio"mi disse appena tornò la ragazza dal bar. Successivamente si allontanorono.
Ed io mi toccai il labbrò dal quale fuorisciva del sangue.
Pensai a ciò che aveva detto Andrew.
Forse aveva ragione sul fatto che ero geloso. Ed aveva anche ragione sul fatto che Laura non mi avrebbe mai visto come altro.
Ma io la vedevo come una sorella,o come altro?
Questa domanda mi martellò il cervello finchè non arrivai a casa.
Non lo sapevo. Soprattutto nell'ultimo periodo,in cui lei si era fidanzata..io ero diventato un pò troppo preoccupato nei suoi confronti.
"Che cosa è successo?"domandò Ellen preoccupata avvicinandosi a me.
"Niente"risposi io.
"Ma come niente?Oddio ti hanno ucciso!"disse Ellen esagerando.
"No,non preoccuparti...è stato Andrew"mormorai.
Lei mi guardò storta.
"È stato lui?Per quale motivo?"mi chiese.
"Perchè avevamo ragione,c'è qualcosa che non va in lui"dissi io.
Lei mi fissò un pò stordita.
Probabilmente si era resa conto che era anche stata colpa sua se si era conclusa così. Ma alla fine se non fosse stato per noi due,non avremmo mai scoperto la falsitá di quel ragazzo.
"Annulliamo il nostro piano"disse lei facendo un gesto con le mani.
"Ok"dissi,tanto non avevo bisogno di altre prove. Avrei detto a Laura ciò che avevo visto anche se lei non mi avrebbe creduto.
"Dov'è Laura?"dissi con un filo di voce.
Lei indicò con un dito il piano superiore e io mi diressi lì a passo svelto.
Appena aprì la porta,la ragazza mi guardò sbalordita.
In effetti non era un bello spettacolo vedermi con il labbro sanguinante ed un occhio nero.
"Che hai fatto?"domandò preoccupata mentre andava in bagno a prendere del cotone e del disinfettante.

"Ahia,mi fai male!"gridai io per il dolore. Il disinfettante bruciava ed aveva un odore talmente forte.
"Fai l'uomo"mormorò sghignazzando.
"Adesso dimmi che è successo"ordinò continuando a tamponarmi la ferita sul labbro.
"È stato Andrew,quando l'ho visto con un altra ragazza"esclamai,lei sembrò non sentirmi. Ma sapevo che mi aveva ascoltato.
"Ehi,mi hai sentito?"domandai scuotendola.
"Si,ma dici solo stronzate..pensavo che nell'ultimo periodo fossi cresciuto,ed invece rimani sempre uno stupido bambino"mi disse lanciandomi il disinfettante ed anche il batuffolo di cotone.
"Cresci,ok?"mi disse andandosene.

A life with MaranoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora